Venezia Giulia
| Gorizia |
| Telemare |
Fonte Storiaradiotv,
Wikipedia
e sito dell'emittente: Tv nata a Monfalcone nel 1980, spa con soci i
sig. Retossa, Lenardon e Fabris, frequenze Uhf 30-53.In palinsesto un tg, sport, informazione, trasmissioni per le scuole e dirette dei consigli comunali di Monfalcone e dei consigli provinciali di Gorizia.
In seguito l'emittente sarà rilevata dagli imprenditori isontini Fari e Tentor.
Nel 1992 Telemare non ottiene la concessione, ma tutto salta per aria di fronte ad un mare di ricorsi. Le nuove concessioni sono del 1994, ma stavolta la concessione, per tutto il Friuli-Venezia-Giulia, "viene rilasciata ma non notificata".
L'emittente rimane ferma fino al 1996, e nel frattempo la tv slovena potenzia il proprio segnale, così quando la tv riprende a trasmettere sull'Uhf 41 arrivano accuse di interferenze da oltreconfine, e la tv di Monfalcone viene nuovamente sequestrata. Dopo una manifestazione di protesta la frequenza viene spostata sull'Uhf 32 da Monte San Michele.
Nel frattempo la proprietà vende l'emittente alla G.S.G. (Globe Space Mitteleuropa) srl, presieduta da Maria Ferletic ed emanazione di una associazione dedita alla promozione della cultura slovena in Europa.
Telemare comincia a trasmettere, oltre che in italiano, anche in sloveno e friulano. Dal 2002 la sede viene spostata a Gorizia.
In palinsesto La S.Messa dal Duomo di Gorizia, la domenica alle 12, il telegiornale, dal lunedì al venerdì alle 13,20, "Romagna mia", tutti i giorni alle 10,06, un tg culturale il lunedì alle 20,25, riprese (in sloveno) di manifestazioni internazionali, rubriche dedicate al sociale e spazio ad artisti locali.
L'ultima sede è a Gorizia in via Pajer 6, copertura provincia di Gorizia, l'altopiano carsico di Trieste, Cividale in provincia di Udine ed una zona confinante in Slovenia. Con il passaggio al digitale ci si attesta sul LCN 18.
In un estratto dal telegiornale di Telemare datato 2018 si protesta per la riduzione dei contributi governativi all'emittenza locale, paventando la chiusura dell'emittente, che in quel momento occupa 8 dipendenti tra cui 2 giornalisti, e preannunciando varie iniziative
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