Veneto
Monoscopio sul blog Sintonia Manuale. L'emittente parte dalla preesistente Radio Lendinara, esistente tra il 1976 ed il 1981 con un ripetitore a Monte Cero, quindi è logico immaginare che da lì irradiasse anche la tv; tra i soci "Renato Scaranaro, Franco Gasparetto, Alvise Bassi (che aveva studiato radiotecnica), Narciso Panella, Paolo Tavian, Dazia(...)le Rainerio, Sandro Ruggin". Se si parte a marzo 1977 come viene riportato da "Radiotv dati" (vedi sotto), allora ci sono tre anni su cui non si hanno dati, nemmeno il nome dell'emittente, che magari sarebbe potuto essere Tele Lendinara, nome che venne effettivamente notato, come riportato in questa lista, dove gli si attribuisce l'Uhf 37 (forse); un articolo di Ennio Bellucco, nella rivista per la 351ᵃ Fiera di Lendinara del 2016, dice: "Da Radio Lendinara aveva cambiato nome in ATR1, perchè si era collegata ad ATR di Rovigo, ma fu un apparentamento quasi inutile": non è spiegato in che cosa consistesse l'accordo con A.T.R. di Rovigo, ma in una foto si vede una telecamera nello studio di ATR1 Lendinara con un adesivo recante il logo di ATR di Osti, dalla quale evidentemente proveniva la telecamera. Il sito storiaradiotv parla di un centro di produzione di A.T.R. a Lendinara, segnalato dalla stessa emittente. Secondo questo sito su ATR1 Lendinara viene ripetuta A.T.R. di Rovigo, ma a fine 1980 troviamo una programmazione autonoma:
C'è difficoltà a riempire il palinsesto, nè c'è la vitalità produttiva della radio, che avrebbe potuto travasarsi qui con qualche programma in più, qualche trasmissione di derivazione radiofonica. Torniamo alla rivista per la 351ᵃ Fiera di Lendinara: "Il desiderio di fare anche la tv segnò nel 1980 il destino dell'emittente (...) L'impegno (...) si dimostrò superiore alle forze disponibili, sia finanziarie che di competenze (...) era difficile mettersi in regola con le normative, già di per sè molto confuse", e spesso si andava alla direzione delle Poste di Verona per cercare di capire gli obblighi normativi. Nel periodico "Radio Tv Dati" n.3 del 1981, sulla base dell'Indagine Istat del 1980, vengono riportati questi dati per ATR1 Lendinara: data inizio trasmissioni marzo 1977; via Dei Da Carrara Lendinara (Rovigo); canale: 65; direttore responsabile Franco Gasparetto, direttore dei programmi Paolo Tavian; trasmissioni a colori; trasmettitore DE PAOLI; numero ripetitori: 2; area di copertura: Rovigo, Padova, Verona, Ferrara, Bologna, Ravenna, Modena; orario trasmissioni: 24h, un notiziario al giorno; la tariffa pubblicitaria per un filmato da 30 secondi è 20.000 lire (commissione d'agenzia 20%); la vendita della pubblicità è diretta. Si può supporre allora questo: che dal 1977 al 1980 ci siano state semplicemente delle telecamere negli studi della radio, come accadeva da altre parti, e che sull'Uhf 65 andasse in onda una sorta di "radiovisione", magari per un periodo di tempo limitato ogni giorno, e forse senza neanche mandare in sovrimpressione loghi, oppure mandando in sovrimpressione "Radio Lendinara", nonostante fosse una tv, oppure "Tele Lendinara"; nel 1980 si prova con una programmazione commerciale, si adotta un nuovo nome per la tv appoggiandosi alla potente vicina ATR di Osti, e si cerca di raccogliere pubblicità sufficiente. Ma le cose non vanno, e dopo un pò ATR1 smette di trasmettere autonomamente e passa a ritrasmettere ATR. Torniamo alla rivista per la 351ᵃ Fiera di Lendinara: nel 1981 "Alla fine, disamorati e delusi, i soci decisero di cessare l'attività, cedendo gli impianti radio a "Radio voce del deserto" (...) e gli impianti tv a Telestense di Ferrara". |
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