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TeleRubicone La storia di TeleRubicone. La gestione Dardari-Casadei. "Fu drammatico il maggio 1976", racconta Ermanno Pasolini, giornalista di Savignano sul Rubicone; "aspettavo di iniziare un programma seduto su un tavolo quando uno scossone mi buttò a terra; mi arrabbiai pensando che mi avessero fatto uno scherzo, ma non c'era nessuno". Le cronache raccontano che in quei minuti chi stava seguendo i programmi di Tele Capodistria li vide interrompersi di colpo: era il terremoto del Friuli. Pasolini stava lavorando per Tele Rubicone di Savignano, che non restò con le mani in mano: "Nei giorni seguenti noi di TR organizzammo una raccolta in piazza di denaro e generi alimentari a lunga scadenza, e li portammo assieme agli scout di Savignano ad Avilla di Buia (Udine), con cui abbiamo rapporti ancora adesso dopo 30 anni, noi andiamo lì, vengono noi da loro, sono nati rapporti di amicizia……". Abbiamo raccolto tanti di quei fondi da poter costruire due casa prefabbricate a Gemona (Udine)", racconta invece Gilberto Dardari, uno dei soci della tv. L'emittente era partita via cavo il 1° di settembre 1974, dopo la comparsa di TeleBiella che stava producendo fermento in tutto il paese. La nuova tv romagnola aveva sede in via Garibaldi 22, dietro il bar Acli: i soci fondatori erano Gilberto Dardari, Alberto Casadei, Romano Pizzinelli, Guido Ravagli (ma presto rimasero solo i primi due). Spiega Dardari: "Avevamo steso 15 chilometri di cavo lungo Savignano e parzialmente San Mauro Pascoli. Le telecamere le costruii da solo con pezzi di ricambio provenienti da Olanda ed Usa; il costo dei nastri per registrare era notevole sulle 150,000 lire di allora" (ed all'epoca si usavano bobine stile cinema, non esistevano i VHS, "bisognava cancellare le bobine" riutilizzandole così più volte. "Io sono arrivato l'8 novembre 1974", spiega Pasolini, che faceva già teatro e che divenne il presentatore ufficiale dell'emittente; "è stata una cosa bellissima, le tv private erano più seguite della Rai, lo dimostra il fatto che per i quiz ricevevo dalle 300 alle 1000 lettere alla settimana" quando poi dai quiz postali si passò a quelli telefonici ci fu in città qualche problema di intasamento delle linee. "Ognuno di noi si scriveva i testi", prosegue Pasolini, "io mi preparavo il gioco, le domande, presentavo…nessuno di noi è stato pagato". La collaborazione all'emittente era infatti volontaria; ci si avvicinava al moderno concetto di emittente comunitaria, con un palinsesto fatto perlopiù di autoproduzioni di vario tipo: dalla musica alle notizie alle feste paesane alla medicina (avvalendosi della collaborazione della locale A.I.D.O.) fino ai giochi a premi; le telecamere dell’emittente seguivano ogni tipo di eventi e manifestazioni. E dal 15 luglio 1976, dopo una sentenza della Corte Costituzionale, si passò alla tv via etere, dapprima con un ripetitore cittadino, poi spostandosi a monte ed ampliando via via la copertura a tutta la Romagna. A Natale l'emittente organizzava una raccolta di lettere scritte dai bambini a Babbo Natale, e ne veniva poi chiamato uno in carne ed ossa a premiarli in piazza con giocattoli offerti dagli sponsor; un'anno fu creato un finto elicottero nello stadio di Savignano, e grazie al montaggio di un filmato di repertorio in televisione sembrò quasi che a Savignano fosse atterrato un elicottero e ne fosse sceso Babbo Natale. Il quale intanto uscito dall'eliveicolo finto si diresse dallo stadio verso la piazza per compiere la sua missione. Esisteva pure un concorso per bambini, il "Paperino TR", che ebbe una finale presentata da Mago Zurlì-Cino Tortorella. Dopo il terremoto del Friuli venne quello dell'Irpinia nel 1980: "Quella volta inviammo tre roulotte, grazie anche al lavoro dei sig.Rino Caprili e Marzia Galassi", spiega Dardari. Ermanno Pasolini già dal 1979 cominciò a girare tra varie tv, da VGA a di nuovo TeleRubicone a Rai 2 fino alla televisione Svizzera; in tempi recenti ha fatto coppia anche con Brigitte Nielsen ed Antonella Elia. "Nel 1980 o 1981”, continua Dardari, facemmo due trasmissioni in diretta con Lina Pagliughi, famosa soprano, con centinaia di telefonate da parte degli appassionati in tre ore di trasmissione": Pochi mesi dopo Lina Pagliughi scomparve. Ed anche TeleRubicone è al capolinea: come spiegatomi a suo tempo dall’ing.Valletta (ex-proprietario di Erreuno Tv Romagna) i macchinari delle tv della prima ora erano invecchiati, e TR non faceva eccezione, bisognava fare il salto di qualità… La gestione del Movimento Popolare. Nel 1981 la tv fu venduta da Dardari e Casadei a nuovi soci di area cattolica; spiega il sig. Domenico Pirozzi, una delle persone che lavorarono alla seconda gestione dell’emittente: “Ad acquistare l’emittente fu il Movimento Popolare, divenuto poco tempo dopo Compagnia delle Opere, io l’ho seguita nell’81-82. Volevamo partire dall’esperienza cristiana, dei tentativi di telegiornale, di programmi culturali … mi ricordo da una parte lo spirito di grande dedizione di chi ci lavorava, tecnici e giornalisti, dall’altra le difficoltà a coprire la vita di tutta la diocesi, a reperire la pubblicità …”. La nuova gestione amplia il palinsesto con film, telefilm e cartoni animati e qualche autoproduzione come “Filo diretto”. Il telegiornale purtroppo non dura molto, ma fino al 1983 ci saranno tentativi di ripartenza. Ed è quasi certamente nel 1983, spiega Cesare Trevisani, altro ex-dipendente dell’emittente, che la sede si sposta da Savignano a Rimini, in via Lince; poco tempo dopo (1984) a Savignano sorge Erreuno Tv Romagna. Il palinsesto di TeleRubicone si rafforza gradualmente, con un pò di musica, di spettacoli e di rubriche sportive, ma nel periodo 1984-1985, spiegano a VGA, la pubblicità locale latita per tutte le emittenti. La gestione di Antenna 1. Assistiamo, nel corso del 1984, ad un nuovo cambio di gestione, e TeleRubicone passa nelle mani di Antenna 1, tv cattolica di Modena (all’epoca era gestita da religiosi), e tutta la programmazione scompare, sostituita dalla ripetizione di Antenna 1; nel 1985 TeleRubicone si è riassestata (per qualche tempo in video ci sarà solo un messaggio in videografica, probabilmente una pausa nelle trasmissioni per risistemare tecnicamente l’emittente, sede e ripetitori), e comincia a trasmettere rubriche con ospiti in studio tra le 19 e le 20, più la partita di calcio del Rimini; nell’estate ’87 va in onda, al mattino, un televideo turistico a cura di “Promozione Alberghiera”. Nell’ultima annata (’87-’88) alle 19 abbiamo perlopiù musica, più lo sport il martedì … La gestione Te.Sa. Tv. Da marzo 1988 ad Antenna 1 si sostituisce Telecentro di Bologna: il gruppo Te.Sa Tv, di cui fa parte anche TeleSanterno, dopo avere assorbito TeleCattolica e TeleGabbiano, ha acquistato in blocco anche questa emittente. Subito scompare lo spazio autonomo di TeleRubicone, e poco tempo dopo anche il logo. Da fine 1988 da Cerasolo di Coriano va in onda Antenna Blu, una sorta di fusione tra TeleRubicone e TeleGabbiano che ripete Telecentro, e per un po’ MTV via satellite. Ci sono anche delle autoproduzioni: un gioco tra studenti, salotti e dibattiti in studio, una vetrina di negozi condotta da Victor Fusco ... ma entro l’inizio del 1990 scompare tutto, e da inizio 1990 si aderisce al circuito Azzurra. Il 18 giugno anche Telecentro entra in Azzurra, ed Antenna Blu si limita a ripetere la casa-madre; arriva poi Retemia di Giorgio Mendella ad acquistare tutto, e da agosto 1990 Antenna Blu ripete la tv nazionale di Lucca. Poco tempo dopo scompare pure il logo: fine della corsa. Pare che l’archivio nastri della prima gestione di TeleRubicone non esista più; si ignora che fine abbia fatto quello delle gestioni successive e di Antenna Blu. Scheda dell'emittente su Palinsesti Storici. |
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