ARAN CORS #636 – Colla Attack! 2° |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, il nuovo numero aboriginal nelle edicole
nostrome ci presenta la seconda dimenticabile parte della falsa nuova
era che ha visto la dipartita di coppa (?) della parigina Manuelle.
Sarà Doremitilla a spupazz…consolare il vedovo Aran? Lapalissiana
confessa Se questo
blog è titolato ARAN E MANU, mi pare lapissiano che i protoagonisti
sono e restano ab aeterno (non “aeternum”, ci va
“ab” davanti e va messo all’ablativo, N.d.R.) proprio ARAN E MANU.
Ripeterlo è noioso, ma c’è di mezzo la recente svolta nel fosso narrativa
scelta dall’hoggboss. Un giorno, Pax Semper potrebbe decidere di
affiancare Aran a Margarinot – magari, dico io che coi disegni nudi di
Margarinot c’ho fatto dei poster-, oppure a Bebba Giosafat: (perché ho
scritto “Bebba” invece di “Beppa"? Non è mica parente del Bibbo di Superman!) in
qualsiasi caso, questo frog continuerà sempre a chiamarsi ARAN E MANU,
non me la porterete via, c’è quello che ha sposato un ologramma con annesse
bambole varie, dalla gonfiabile alla porcellona, em, porcellana, anche io
riuscirò a fare la stessa cosa! Svite
continua È quanto
l’intraprendente Doremitilla Gattonelsacco – codesto è il vero cognome
che la procacciace diva cinematografica e cantante liricografica confessa al
biondo Aran – consiglia con ardore, e malcelata caduta delle spalline del
reggiseno, al suo ambizioso spasimato: o prendi me o sei
uno svitato. Da questo versatile versante, non ci sono segnali stradali incoraggianti
per l’eventuale ritorno, futuro prossimo o trapassato futuro, di Manuelle,
solo “stop” e “divieto di parcheggio”, non “accesso libero”. Lo scrivente conte
però non cessa di sperare sul ce(…): ultimam spesam moritacci suam! Disponibile
a tutto Doremitilla Carezzagatti la conosco. È disponibile a
qualsiasi cosa pur di avere Aran tutto per sé e lo ha dimostrato nella
lunga scaramacaicuccia sentimentale del confronto del diverbio del deuteragonismo
con Manuelle. Doremitilla non ha i pudori e gli svincoli morali della
parigina, che per la verità non ce li ha neanche lei: pur di ottenere ciò
che vuole è disposta a contraccambiare un passionale bacio saffico
con un altro passionale bacio saffico, che se ci ripenso … e l’han fatto
solo in quel numero … mi sento fremere … pietà di me … questi sono i quadri che
dovrebbero replicare col copia-incolla … continuate … asp … scusate, vado in
bagno che sono tutto sudato …. La mezza
storia del mezzo numero Causa
malattia del passatore a china, si è slogato il polso per rispettare le
scadenze di consegna, in questo numero abbiamo la metà precisa della storia
che conclude quella che vi siete dovuti sorbire il mese scorso. Nel cast, oltre
ai protoagonisti protoprincipali, compaiono anche il Numero Uno e mezzo
e Rob Crock – quest’ultimo protoagonista anche di sessanta paginette
in assolo in solfeggio -. Aran, malconcio in ospedale, dimostra
insofferenza alle proposte matrimoniali di Doremitilla e decide di
scappare dal matrimonio. Ci ripensa dopo avere controllato il conto in banca, e
finisce per tornare nel lettone dentro lo yacht della soprano (no, non
c’entrano telefilm, cosa pensate!). I due danno vita a una gara di pesca,
trasformatasi in gara di nuoto quando cadono in acqua, nella quale raggiungono
la parità ai punti. C’è però una sorpresa ad attenderli al ritorno sul lattante,
no, natante. La gara di Manuelle Più e più volte,
nel corso della nuotata, Doremitilla cita la precedente gara disputata
con Manuelle, nella quale la parigina mette in palio un incontro segreto a tre
con lo stesso Aran, con lo scopo di liberarsi una volta per tutte delle mire
accapigliatrici, com’è che si dice, della soprana. A mal partito, e siccome l’arbitro
non era Byron Moreno, Manuelle non si era fatta scrupoli a barare, sfruttando
le sue capacità illusionistiche per allenarsi a fare la corte a Mandrake, nel
caso avesse perso Aran, o comunque vincere se capitava. Ciononononostante, la
gara di nuoto tra le due spogliarelliste era terminata in parità: Doremitilla
non ottiene Aran, e Manuelle non raggiunge lo scopo di togliersela di
torno per sempre, o di fare una cosa a tre come per lo scrittore di Wonder Woman. Pax Fert! e
altro L’ hoggboss
interviene a inizio albo, per ricordare le vicende poco artistiche che gravano
su questa indecorosa mezza storia. In una paginetta di Pax Fert!
invita invece all’acquisto del suo dilui libro inedito dedicato a Riccardo
Squinzia, e proposto in anteprima a chi lo paga. Il mese prossimo
sventuro … Un applauso
al buon Dariush Persianush per la prossima copertina: Così così è se ve
ne accorgete, dal richiamo archimedepitagoriano dell’opera omofobica:
Così se fa (se me pare) – dove assistiamo a una realtà relativa come in
quel tizio coi baffi bianchi ed i capelli pure bianchi per aria, come si
chiamava, Liefeld, Dietrich, Andreotti, ah, ecco, Einstein, nella quale ognuno
ha la propria visione, non non c’entra la Marvel, se no sarebbe stata una
wandavisione! -. La copercapodcopertina è molto fresca ed estiva, ho
provato a bermela ma era di carta ed ho sputato l’albo, nonostante la presenza,
come la odio, della fastidiosa Doremitilla, m’han tolto Manuelle per lei, e
da intellettuale farà pure meno docce! Ma l’ hoggboss dichiara il suo
pensiero già nel titolo. Il vester
semper vester Pax Semper non ammette contraddittorio nemmeno dallo specchio, o
è così o così sia! Aaamen … Duro rex sed rex. Big Persianuk dà il meglio da sé
(ci mancherebbe, lo paghiamo)! (Predazionale – da Aran Cors #636) YoudelTuber
sempre ferventi C’è
iniziativa nel mondo virtuale degli Youdeltuber, e segnalo come sempre,
e purtroppo anche per questo mese, la pagina di questo mio stesso frog!
Ogni tanto è aperto qualche nuovo canale e, visto che becco sempre i canali
sbagliati anche col telecomando, nel caso altamente probabile succeda a mia
insaputa in stile Scajola, non esitate a segnalarmi il canale che mi ci
getto: se meritovitevole sarà senza dubbio aggiunto alla mia pagina non ufficiale
dedicata ad Aran Cors! Io ora ho da
annà co’ Anna a disinfettarme i graffi de’i gatti che m’ha messo in saccoccia Doremitilla. Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia Porta aperta
pè Bruno Vespa, chi nun c’ha la Vespa nun parte. |
Aran Cors 635 – Colla Attack! |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, il nuovo numero aboriginal appena giunto
nelle edicole paesane è il primo della cosiddetta falsa nuova
era che ha visto la presunta dipartita della parigina Manuelle. Che
ne sarà del consolabilissimo vedovo Aran? Anomalia editoriale La seconda
anomalia di questo dimenticabile fumetto, che mi sono dimenticato di dire
qual’era la prima, forse era il fatto che fosse ancora in edicola, è lo smilzamento
della storia inedita: solamente sessanta tavole. Giusto
giusto la metà del tascabilissimo contenuto di centoventi tavole mensili+iva.
Pax Semper, scrivendo come sempre in prima persona ma sul retro della
copertina, avvisa i lettori del Febbrone da cavallo che ha visto al
cinema, e che un’altra di quelle malattie che sono state tirate in ballo già
più di una volta durante la vita della testata, ha costretto l’inchiostratore a
dare forchett, come si dice, e per le sessanta pagine rimanenti per
giustificare il prezzo di copertina, ci sbobbano una ristampa con
protagonista Rob Crock: l’eredità Crock. Un’anomalia – comicamente
metà storia originale e metà ristampa – un Ciaocrem oltre la data di scadenza,
in verità vista anche prima, quando proponevano una storia da 120 tavole divisa
in quattro spillati, roba pensata su misura per l’editore e non per i lettori
chiusa dopo appunto quattro numeri. Proprio la sua scadente anomalia consiglia di
collezionarlo (parola di Pax Semper) con l’acquisto di una seconda copia che
la fumetteria non vi ricomprerà per più di 10 centesimi! Intrigo rocambolante L’assenza di
Manuelle offre comunque una sterzata nel fosso e un raffreddamento
della trama. Aran, in lunghi anni di agonia editoriale, aveva ricoperto
il ruolo di spalla non più del Numero Uno e Mezzo che con quella faccia
faceva perdere copie, ma della frizzante mogliettina parigina – come avviene in
molte coppie, dove la mia controparte femminile ha un indubitabile carattere,
ferma cara – mogliettina strappata alle “Folies Bergeres” sacrificando i
guadagni dell’ultima missione. Il consolabilissimo ex agente del gruppo J.L.S.
decide di assecondare i voleri di Manuelle e si presenta in camera da
letto vestito da coniglio, poi si ricorda che secondo la trama Manuelle non c’è
più e che deve trasportare la salma nel suo paese d’origine: la Francia, patria
anche di Francisco Franco … o no? Ed è qui che la narrazione ingranoturca
una rocambolesca accelerazione. Doremitilla
non molla mai… Concorrente
sentimentale al cuore di Aran è la cantante lirica Doremitilla Carezzagatti.
Tra lei e Manuelle, nel corso dei numeri, si sono svolti dei pepati
siparietti comici dove perfidamente speravo che si azzuffassero strappandosi i
vestiti di dosso l’un l’altra, dove all’una Manuelle cercava di prevalere
su Doremitilla ed alle due Aran entrava nell’alcova della Carezzagatti. Assente
Manu, Doremitilla è ora convinta di avere partita facile e mette
in campo tutte le sue scollature per conquistare Aran. La bionda
avvenentissima ha tuttavia fatto i conti senza il Numero Uno e mezzo: Sua
Eccedenza vuol fare il malocchio ad un’unione amorosa tra il suo ex agente sottopagato
e la spogliarellista e cantante lirica. Immancabilmente, il destino
beffardo sembra avere altre maligne politiche editoriali per il biondo Aran! Patrimonio dilapidato Senza
guastare la lettura con troppe anticipazioni, che è già guastata dalla scarsa
qualità del prodotto, va comunque osservata la banalità della sceneggiatura
di un patrimonio dilapidato come Aran Cors! Esagero? Magari! In Italia
non c’è nessuno ti giuro nessuno nemmeno il destino che scriva sceneggiature e
dialoghi come i miei. Nel male e nel molto male, i miei dialoghi sono unici. (Pax Semper – da un’intervista con Fred
Rubblonnie) La frase
potrebbe apparirmi sincera, oppure sarcastica e ironica, o magari entrambe le
cose, dato il contrasto tra l’intervista rilasciata a Fred Rubblonnie, e
reperibile su Youdeltube, e la verità. Invece c’è una scomoda verità
dietro quest’affermazione. E non soltanto per la lunga carriera che pone
attualmente Pax Semper come uno degli utilizzatori di “ghost” più
prolifici ancora in attività. Il patre-patron di Aran Cors e di
tanti altri personaggi a fumetti se ne infischia dell’editorialmente
corretto. E, sotto quest’aspetto è uno dei pochi, se non davvero l’unico, a
sfornare opere che altri editori non avrebbero il coraggio di pubblicare,
non sono mica scemi! Umorismo
senza applausi Nel numero seicentotrentacinquevolte
ricompratelo, Pax Semper, spalleggiato ai disegni dall’affidabile e
insostituibile veterano in tuta mimetica Dariush Persianus, mi mostra una volta
per tutte come vanno trattati i lettori: e non c’è perbenismo che tenga!
Lo sfondo è il suo consolidato umorismo da fumetto nero, a cui siamo
abituati da oltre cinquant’anni e passa, ma la scelta narrativa, deludente
e drastica, è molto più vicina ai reali desideri dell’uomo comune, ossia le
donne in desabillé, di qualsiasi altro escargotage, come si dice,
che avrebbe adottato uno comunque qualunque diverso sceneggiatore. Pax Fert! e
altro Se nel suo
consueto spazio predazionale il padre-patron offre delle riflessioni folli
sulle presunte caratteristiche del lettore ideale, neanche avesse perso la
ragione, nelle pagine promoazonali restanti troviamo una attesa novità:
la grapphicc gnovel inedita (miracolo!) di KryssKross. Purtroppo,
il mercato attuale, costringe l’editore a una vendita solo attraverso
corrispondenza a un prezzo di copertina non proprio popolare, se no il
prezzo non proprio popolare lo avremmo avuto direttamente in edicola. Un
peccato, specie per l’editore, e pure per un personaggio che nelle ultime
uscite, mi sembrerebbe, aveva cominciato a raccogliere qualche nuovo lettore,
ma forse ero solo io nell’atto di comprare una seconda copia. Il mese prossimo
sventuro … A fine
maggio ci attende la seconda parte di Colla Attack! con il
possibile Dynastino riservato al biondo Aran senza la sua Manu e le
sue docce. Oltre naturalmente all’altro mezzo boccone della ristampa
del già ristampato L’eredità Crock. Si preannuncia un 2022 privo
di Manuelle con una Doremitilla Carezzagatti al fianco del biondo
titolare della ormai insensata testata? Comunque anche Doremitilla ha un fisico
da pin-up, slurp! Il mistero
corre sul filobus! Il vester
semper vester Pax Semper, grande autoillusionista, chiude qui questa avventura
che ci ha lasciato con la scocciatura. Big Persianush dà il meglio di sé,
almeno lui! (Redazionale – da Aran Cors #635) YoudelTuber
sempre assenti C’è fervore
nel mondo virtuale ed immaginario degli YoudelTuber e segnalo come di consueto solitamente la pagina
di questo mio stesso frog! Ogni tanto è aperto qualche nuovo canale,
becco gli orari di apertura per caso, e, nel caso succeda a mia insaputa come
per Claudio Scajola, non esitate a segnalarmelo: se mi aiuterete a
capirci qualcosa con internet sarete senza dubbio aggiunti alla pagina non-ufficiale
dedicata ad Aran Cors! Io ora ho da
annà co’ Anna a vuotare er secchio der riciclo plastica ner cassonetto giusto,
perché er Brigadiere Peppino Sparapugni con i colleghi Manganello e Mitraglietta
nun se fanno i cavolacci loro. Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia A sapé ‘fa
‘a pajata, quarcuna de vecia se intorta. |
Aran Cors 634: Alla fine in balera |
Cari lettori
e non di Aran Cors, c’è un calamaroso avvenimento nel nuovo albuccio
in edicola del mio fumetto strapreferito che pone ancora una volta Manuelle
sotto i riflettori, sperando che per il caldo dei riflettori si spogli. La luce
sarà calda o caldissima? Anticipazione
spoilerosa Preferisco
usare la parola anticipazione, piuttosto di boiler – ecco, che mi
serve l’acqua calda – e non rovino nessuna sorpresa anticipando che dalla
copertina si capisce tutto: la giovane parigina, codocciatrice e moglie di
Aran, lascia il marito in lacrime e disperazione dopo essere stata cacciata
dalla serie con un espediente già usato dalla Marvel. Premesse noiose Questo frog è nato allo scopo di adulare uno degli
albi più longitudinali, com’è che si dice, lungogevi, bò, e non bonelliani
(oramai quasi una eccezione) della storia editoriale italiana, ma il pretesto
per esistere del mio frog è legato al titolo stesso Aran e Manu,
dove l’ispirazione del sottoscritto è data da uno stolido ed erotico legame
di coppia. Per citare un altro personaggio famoso, non può esserci
Diavolaccik senza Eva Kierkegaard. Ma un Aran Cors senza Manuelle?
Attenderò gli sviluppi sperando in nuove comparse femminili. Precedenti sciocchezze Non è naturalmente
la prima volta che Aran
viene separato dalla sua Manuelle. Un primo assaggio molto simile
a quello attuale ce l’hanno scodellato nel 2013, con gli albi Intriganti
a Parigi e Manuelle è risorta. In quel
momento, la momentanea e artificiosa dipartita della parigina era dovuta
ai servizi segreti francesi, il famoso F.L.I.C., ai quali Manu aveva dei
favori da restituire, ed in natura non voleva saperne, per cui ha preferito la
missione. Oggi c’è di mezzo il FEBOKONTI del tenente Orlandleoluk.
Ci sono delle analogiche digitali, uffa, non mi viene la frase, che, se
ripetute, potrebbero far tornare Manuelle fresca e pimpante sotto la
doccia, slurp! Colli di
volpi Il geniale Pax
Semper è un veterano di mille battaglie redazionali, e nel mondo del
fumetto è conosciuto in ogni recondito segreto, ma non se ne parla così come
accadeva per Alfred Andriola. La morte di un personaggio usurato, ma
protagonista, è un irresistibile richiamo per l’editore al dragaggio dei
soldi dei lettori. Un esempio su tutti è la raffazzonata Morte di SuperIsleOfMan,
con la quale la Democristian Comics ha venduto ben sei milioni
di copie ottenendo un incasso in cassa che se ce l’avessi avuto io sarei ai
Tropici. Pax Semper ha scelto di imprimere una sterzata alle storie
sfruttando, oramai a corto di idee, questa esca acchiappalettori? Possibile.
E se la starà ridendo sotto i baffi della moglie. Oh no, la moglie mi ha
sentito … no, ferma … AAARG! Dell’oca il
passo Conclusa – per
fortuna – la saga di Nara Dorfuss e Connie improntata sul cattivo
gusto senza senso, l’istricico cocreatore di Aran Cors torna a recitare
una guida più terra-terra, disarticolata, demoralizzante, dove
trova miracolosamente posto anche un redivivo gruppo J.L.S., in gran
spolvero di polvere che gli si era posata addosso, e dove il vedovo molto consolabile
è ben lieto di finire nelle mire tintobrassanti di Doremitilla Carezzagatti.
Ci sono anche delle gags molto scarse a corredare questo inutile numero
per renderlo ancora più noioso e perdibile, da scappare dall’edicola al
passo dell’oca. Pax Fert! Nell’almanacchetto
mensile con la quale Pax Semper accompagna e chiude ogni albo e che
viene letto per primo (anche perché di solito è l’unica cosa leggibile), si
legge dell’incontro tra il Semper e Budino Bazzanodegliarduini: quest’ultimo viene
considerato tra i pochi ed ainoi rari difensori del fumetto, insieme ad
Orestolo Paperbuono. Il vicepadre narrante del nostro Aran rivendica una nobilitazione
delle nuvole blateranti grazie e prego ai più celebrati scrittori di libri,
che non devono avere a che fare con i disegnatori per cui li invidia, come
appunto Bazzanodegliarduini. Succederà o no? Per ora gli allegati dei
quotidiani stanno proliferando con collane a fumetti a mitragliatrice a ripetizione
che con la loro larga diffusione fanno una concorrenza invincibile ai
volumi di ristampe costosissimi e con qualità inferiore della 1000VoltePeggio
Publishining. Il mese
prossimo sventuro … Il mistero è
per me così fitto che… i redazionali non mi anticipano nulla, uffa,
manco nella seconda di copertina dove solitamente troviamo un tramezzino
(spero di avere azzeccato la parola) ironico che anticipa il numero successivo.
In realtà si replica la presentazione del seicentotrentaquattrovolte
ricompratelo, come a ribadirne la scarsa importanza. Nella copertina del seicentotrentacinquevolte
ricompratelo, dopo una presenza costipante e continuativamente lasciva, non
c’è traccia di Manuelle. La rete
divisa Mentre è
sempre presente e scarsamente attiva la pagina dedicata agli Youdeltuber
che parlano di Aran Cors, in rete, soprattutto sul social Facite-o-bookalon,
trovano spazio libero i soliti denigratori della parigina, nnn che nervi.
Ognuno può coltivare le piante in giardino senza leggere il mio fumetto
preferito, e senza avere l’opinione che preferisce, ma nessuno può fare
finta di niente, ossia che, nel bene, Manuelle ha permesso il vivacchiamento
del fumetto Aran Cors sino a oggi, nel male, consentirà al mensile
di continuare a uscire anche con una sua sostituta. Diavolo che
donna (specie sotto la doccia)! Mo vado a
famme tre partite a tresette con Peppino er baro sopraffino e Sora Panza che
perde a carte senza creanza. Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia Sparagnino,
sparagnino, arriva er fisco e se lo fa paino. |
Aran Cors 525: Aran Governatore del Veneto |
Cari lettori
e non di Aran Cors, il riciclaggio idee per la sezione Aran e Manu
Randomizzated, stavolta ci sbologna un Aran Cors governatore del Veneto.
E non solo, purtroppo. Il numero in questura, em, questione ha diversi motivi di
non importanza ed è qualcosa di veramente… scoraggiante. Una grafica artigianale Nel 1984 Pax
Semper si scinde dalla leggendaria Editoriale Cornucopia e fonda la Pax
Semper Pressroom. Porta con sé tutte le sue creazioni, previo contratto col
povero cognato, compreso il personaggio di pipettadispunta: Aran Cors.
La PSP chiude i battenti nel 2013, cambiando la registrazione in
Tribunale per “Aran Cors” ed aggiungendo “Aboriginal” sotto la testata senza spiegare
il perché. Ma per quasi trent’anni, la loro è una proposta di albo a fumetti
piuttosto artigianale. Pax Semper è lo sceneggiatore unico
delle squadre di scrittori fantasma (“ghosts”), affiancato da varie mani incatenate
col lucchetto ai disegni, e da una parte grafica simile a quella di un
ciclostilato. La 1000VoltePeggio
Publishining La
produzione straartigianale fumettistica di Pax Semper è rilevata dalla
figlia Raffaella Valsecchi. Lo sceneggiatore si sente sollevato dal
non doversi più occupare di tutte le pratiche burocratiche di una casa
editrice che un tempo gli sbrigava il cognato. Questo consente al Vester di
dedicare una palata di tempo alla scrittura in prima persona lui medesimo,
quando per valanghe di storie ha riaggiustato il lavoro d’altri. I
risultati balzano subito, ainoi, agli occhi degli appassionati. La costipartenza
di Aran Sotto l’egidia,
carmelitana, come si dice, del nuovo editore di famiglia, Pax Semper
scrive una – inutilissima – parentesi con i vampiri, meglio leggersi subito una
trilogia di Paperino. La narrazione è corposa, nel senso che fa andare
di corpo, i dialoghi sembrano persino più tedianti e le idee sono davvero inesistenti.
Si comincia immediatamente con qualcosa di insolito per il biondo Aran: la
carica a governatore del Veneto. La trama di
Allez Aran Aran Cors, accompagnato dall’inseparabile
fresca sposina Manuelle, è convocato dal Numero Uno e mezzo. Il
grande capo barbastraccia è coinvolto in un sotterfugio politico.
Occorre appoggiare un candidato da opporre al favorito nella corsa per la Regione
Veneto. L’uomo in questione, Aran, è destinato ad una sbornia colossale
nel tentativo di difendere il Prosecco, come da fuori programma. E difatti,
dopo una spensierata serie di comizi, nei quali ogni volta Aran sollecita Camìa
ad accompagnar il boadin ad arar le morbide terre del Veneto, ogni occasione
sembra buona per rimaner da sol coi bottiglion. Aran è un ragazzo disonesto, stolido,
insincero: l’esatto corrispondente di ogni politicante. Si scoccia tremendamente
a recitare nella competizione truccata. Manuelle decide di rinfacciare al
marito la sbornia con una piazzata delle sue. Gli esiti sono però irreversibili
e ribaltano la possibilità di riscuotere il guiderdone. Il nuovo Pax
Fert Il Semper
alimenta sé stesso in ristorante e la rubrica di novità stravecchie cambiando
anche nome al redazionale a fine albo, che diventa Pax Fert. In questo
spazietto sempre letto per primo, lo sceneggia-attore pone l’accento su un
artista spesso sottovalutato: il suo “ghost” ai testi, solo che lo chiama col
proprio nome, Pax Semper alias Luciano Valsecchi, e non con quello vero. E informa
alcune anticipazioni, no, com’è che si dice, sulla decimilionesima ristampa di Aran
Cors. La valvolerve, uffa, come si dice, se avessi letto quella grammatica
invece dei fumetti, è, come anticipabile, deludente e scassa. Giudizio per
Aran Cors Allez Aran Questo
numero 525volte ricompratelo rappresenta il secondo teatrino malriuscito con
etichetta 1000voltePeggio Publishining; Pax Semper non appare ispirato, né
efficace e neppure succoso nella trama e nei dialoghi. La maggiore libertà,
dovuta all’eliminazione del lavoro burocratico, come quando il grosso del lavoro
era del cognato, ed un’altra parte del “bullpen”, si avverte nel tascabile. Il
biondo Aran viene lasciato uscire di casa dalla moglie, che non ne poteva
più di sentirlo lamentare come Geremiccolo. L’apporto di Manuelle è senza
doccia, strauffa, ma le luci della ribalta tornano ad Aran Cors, per forza,
se non fan vedere la moglie sotto la doccia …. La vena poco ironica e
sarcastica dell’autore sembra replicata. La lettura è lampantemente poco godibile
e poco piacevole. I disegni e le chine di Dariush Persianush salvano
una storia poco significante, annoiante e riempitiva, dando un contributo indispensabile
se no addio albo ... Accattatev’illo,
mentre io vado a cerca’ de scansa’ le legnate de Severino er creditore…
Conte Tfracchia Facce vedé
‘ste bellezze nascoste in Svizzera, evasore! |
Aran Cors 633: 4+4 uguale Nora Orlandi |
Cari lettori
e non di Aran Cors, il nuovo numero miracolosamente in edicola
del mio fumetto preferito propone la prima vera resa degli albi, no, dei conti
tra Aran, Manuelle e i loro sosia carogne! Ma l’avrò
capita bene? Un Aran Cors
da recordar! Pochi, anzi
direi quasi nessuno se ne sarà accorto ma, con questa nuova uscita si aumenta
di prezzo, e voi dovete essere contenti!! Essa stabilisce un record inarrestabile
nei periodici a fumetti: l’aumento del prezzo di copertina (e
crescerà ancora, non vi illudete)! L’ultimo aumento risaliva a luglio
2011, un euro in un colpo, così bevete meno caffè, nevrotici! Aran non
subiva un aumento da dieci lunghi anni, sfido, da piccoli aumenti avevano
alzato di un euro tutto in un colpo. Sfido chiunque a trovare una testata
ancora in edicola con questa qualità e questo prezzo nel panorama editoriale
italiano. Turarsi il
naso Cinquanta centesimi di aumento: nonostante
questo incredibile record di esosità, bisogna che i lettori si turino il naso. Ovvia,
stiamo attraversando un momento difficilissimo per le tasche non
solo nazionali ma pure estere (no, non fumo) e per la reperibilità della
carta, speriamo che non scompaia la carta igienica. I disagi sono per tutti
ogni giorno. Pensate che io, appena uscito dall’edicola con in mano la
mia copia con solchi da legacci da imballaggio, mi sono preso una scarica di
pioggia, poi un fulmine mi è atterrato proprio davanti ai piedi, poi è arrivata
la grandine che mi ha riempito di bernoccoli, poi una folata di vento mi ha
sbattuto un giornale in faccia, e siccome non ci vedevo sono andato a sbattere
contro la pensilina della fermata dell’autobus. Mi sono messo sotto pensando di essere al sicuro, invece
è passato un camion su una pozzanghera e mi ha innaffiato tutto di acqua
fangosa. L’albo
si è salvato, lo avevo messo nelle mutande. Spine nel dito Da ormai
diversi numeri, Nara Dorfuss e Connie sono diventati delle autentiche spine nel dito
di Aran e Manuelle. Compaiono, scompaiono, riappaiono, non ci
capisco più niente, e gli altri lettori con me; spesso prendono il posto dei
titolari della testata, di cui l’autore si è già stancato come dei precedenti.
Ultimamente, la coppia di farabutti sembra occupare lo stesso appartamento
dei due sposini, speriamo che non siano scambisti! In questo numero le trame
paiono evolvere verso l’homo erectus. Provare per credere! Il gusto del
senzsense La terminatologia
senzsense ha in letteratura un significato ben oscuro, a me almeno.
Nasce nell’Ottocentomila, d’accordo?, no, 800 e basta, e propone storie
improponibili che ballano a metà tra il riciclo e la mancanza di idee,
sconfinando nello sconfortante e nella sospensione della pazienza.
In questo, il nuovo sardo, no, corso di Aran è certamente esemplare
e, proprio per questo motivo, particolarmente pietoso. Pax Semper si
diverte a giocare con chi paga i quattro euro e mezzo dell’albo e lo conduce
sopra una mulattiera che ha gli sbocchi più prevedibili: spari, morti e storie
non professionali. Il casting
di questo numero Raffaella Valsecchi, editrice di Aran
Cors, ce lo aveva rassegnatamente anticipato e puntualmente eccolo
qua: Sbevacciuk prosegue le baldorie per il suo cinquantennale
in casa di riposo assumendo una sbronza inedita e corposa nella
storiaccia ora in edicola. Oltre all’ubriacone atomico e ai già citati
personaggiucoli di copertina, il pied-a-terre dell’albo offre la partecipazione
del Numero Uno e mezzo, di Rob Crock, del tenente Orlandleoluc
e persino un fugace cameo di Calvesque! Niente Manuelle svestita, uffa! Scoppia la
coppia di artisti in redazione In tutto questo,
la parte grafica dei grifoni è affidata alla sempre più consociata coppia Dariush
Persianush/Colonnello Bonaccia. A quest’ultimo sottopagato va
riconosciuto il gravoso e non indolore merito di permettere a Dariush
Persianush un lavoro schiavistico ai disegni e, di
conseguenza, alle sceneggiature mediocri che, come in passato, folleggiano. Il mese prossimo
sventuro … Non spoilero
nulla per non rovinare il piacere della scocciatura a sorpresa. Ma il
prossimo roboante numero in edicola a marzo si aprirà con il rocambolesco
ed i suoi fratelli colpo di scena scodellato al termine del numero seicentotrentatre
volte ricompratelo: un rutilante espediente narrativo tipico
del fumetto marvelliano. Quale? Ma si tratta di Amazing Spider-Man vol.2
n.13 di John Byrne (1999)! Correte in edicola a sborsare inutilmente altri
soldi e lo scoprirete! Il mistero
corre sul filo! Il vester
semper vester Pax Semper, grande filofemmine, non vuole sbilanciarsi ma
deacquariarsi e non ci anticipa niente di niente, di quale epoca traviserà
tutto?? Big Persianuk è muto come un pesce senza l’acquario, sob! (Redazionale – da Aran Cors #631) YoudelTuber
me medesimo che sarei sempre colui alla quale Una immodesta
promozione personale è l’invito a visionare il mio lavoro da youdeltuber che reclamizza
questo stesso blog! Un video di soltanto cinquantanove secondi fatto
con l’aiuto di iMovie che artefà lo spirito con il quale ho deciso di improvvisare
articoli su Aran e Manu ai quattro gatti e quattro cani che tengo
in casa. Se poi smettessero di miagolare e abbaiare sarebbe meglio, eh! Io ora ho da
annà co’ Anna a giuocare uno scherzo al brigadiere Peppino Sparapugni, vedemo
se co’ ‘sta maschera stavorta nun me reconosce ... Se vedemu besughi! Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia Ognuno co’
‘a farina piena de gorgoglioni ce fa la beneficenza e pure generoso pare.
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Anacanapana La rivista Come acquistare Anacanapana Zerozeroamici. |
Me so’ ingrugnato #2 |
Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, questo secondo noioso appuntamento
con Me so’ ingrugnato risponde a uno dei quesiti più decorrenti
e inesistenti sul fumetto ideato da Pax Semper: quando e percome
il gruppo J.L.S. è stato scaricato in favore della parigina Manuelle? Piccole avvitamentaglie Come purtroppo
sa chi legge questo blog, la morosa del biondo Aran compare nel numero trecentonovantotto
volte ricompratelo della serie aboriginale, ormai ridotta all’osso alla
vigilia del traguardo dei quattrocento numeri mensili. Dopo una breve riapparizione
nel quattrocentoventi, che io credevo che fosse il 420 della casa editrice
Nerbini di Firenze, Manuelle si accascia su Aran Cors a
partire dal numero quattrocentoventinove volte ricompratelo, ma il
salame anche con una bella ragazza accasciata sopra di lui ci mette un po’ a
capire. Perché da questo momento Manuelle prende il comando della serie? Golpe in
rosa I lettori
sono presi alla sprovvista. Gli sbobbano la presunta morte del gruppo J.L.S.
nel numero quattrocentoventotto volte ricompratelo, non fosse bastata la
storia del mese precedente, e si ritrovano una nuova morosa del
sopravvissuto Aran, e io rimango frastornato. Non è la prima mancata fidanzata
del titolare della testata della serie, infatti le precedenti volte sono
tutte finite a schifìo. Ciiiiiccio … Si attende un prevedibile voltafaccia
anche da parte di Manuelle (e quando si volta mi raccomando inquadratela
tutta), con il biondo deuteragonista destinato a una nuova riciclatissima delusione.
Ma stavolta c’è baruffa nell’aria! Sciacquarsi
e prego andare Manuelle è
di pasta integrale, e pure al punto giusto di cottura, rispetto alle vecchie aspiranti
ad Aran. Non è una donnetta fingarda, infingarda, ermengarda, come si dice che ho
dato il dizionario in prestito nel 1998 e non mi sono ricordato di richiederlo,
non ha dei discorsi fini, non gli interessa sedurre il malcapitato se non con le
sue armi da fuoco. La parigina picchia durissimo, usa armi ipnotiche da
fuoco e ricorre alle magie peggio di Mandrake: ha tutte le carte taroccate
in regola per il ruolo di chi deve ridare spessore ad una serie che oramai
non ne ha più, e soprattutto, del tipo di ragazza preferita dal sottoscritto,
slurp! Una donna col Rolex al polso, che poi lo lascia a casa perché la volta
della pioggia gli ha lasciato tutta la ruggine sul braccio. Scelte immotivate Nei
redazionali d’epoca, Pax Semper ricordava che si era creata una palude
stagnante, persino lui provava un sentimento di noia che era stato poi ammannito
ai lettori ed agli stessi addetti ai lavori, viste le storie che venivano
servite. Un concetto disarticolato per presentare un problema reale
e pure repubblicano, e vi dico cosa era in concreto: la lenta erosione delle
già ridotte vendite. «L’arrivo di
Manuelle, tradotto in cinque lingue così mi capite, le traduzioni le
trovate sul sito internet, ha portato delle copie vendute in più, siamo arrivati
al 20%+giuliva. Un caso del genere non accadeva da quando Supergulp ha
chiuso i battenti, così stavolta Supergulp! l’ho detto io. Considerata poi
l’aria fetida e stagnante che tira in tutto il pianeta dell’economia, il
dato è ovviamente entusiasmante per le mie casse! Quei pochissimi ignavi
che mai fur vivi che hanno annunciato che non compreranno più Aran per l’arrivo
di Manuelle, a loro non gradita perché è di carta e non in carne ed ossa,
anche se l’hanno fatto nessuno se n’è accorto, speriamo che non scrivano altre
lettere, se si non voglio accorgermene (…) abbiamo superato la soglia di
sopportazione di una congiuntura negativa nelle vendite che se protratta nel
tempo poteva portare sotto i ponti. L’inserimento stabile di Manuelle ha
portato non solo nuove idee nelle storie, con quelle vecchie finite già da
tempo, ma ha bloccato il processo di decadenza che qui era peggio che per
altri colleghi, e recuperando persino le copie perdute. Ha anche
acquistato nuove amiche, che vorrebbero essere come lei, a giudicare dalle
lettere che arrivano in redazione, con tante adolescenti che mi chiedono di
pubblicare Lady Oscar». Pax Semper – da “Chef Pax”
Special!!! Tromboni flautati Da quell’imprevedibile
2005 a oggi sono trascorsi ben diciassette anni di declino qualitativo delle
storie. Aran Cors permanentemente malscritto incredibilmente
esce ancora mensilmente in edicola con la scritta Aboriginal. I denigratori
proseguono nella loro giusta opera di critica, capaci di trovare gli evidenti
difetti della serie, e questa cosa non mi dà pace. Infatti continuo a
protestare ogni volta facendo finta di contare qualcosa. La maggior parte dei
critici annovera tromboni flautati, lettori innamorati dei tempi che
furono, al periodo fondante dei primi settantacinque numeri e
ai successivi con il cast del gruppo J.L.S. al completo e la squadra dei
“ghost” ai testi pure. Per fortuna i tromboni flautati non sono fuori
spartito come il sottoscritto– una preponderante parte attiva su
certi social, lettori emancipati, intelligenti e reattivi che formano lo
zoccolo duro della testata, mentre io di duro ho solo il comprendonio – vivono in
un presente fatto di soldi spesi, si parlano acutamente conoscendo sia il
passato che il presente che il futuro. Mentre io, che conosco solo il presente
perché passato e futuro non li capisco neppure, e poi coi verbi, tipo
proporzionale e preposizioni articolate, non ci capisco assolutamente nulla, divento
un nostalgico dell’ultimo numero e nulla più. E poi passo a criticare gli altri
con argomenti che mi potrebbero ritorcere contro. Del resto, volevo dare
lezioni ai collezionisti. Del resto, l’altro giorno rimpiangevo la falce e il
martello… E adesso la
nostra Karkadheotta; non mi ridai più della plebaglia, vero? «Non vi rivelo
certo un oscuro colpo di stato riportando che la crisi del nostro beneamato settore
ha portato un forte decicciamento delle tirature e noi ovviamente non
siamo stati esclusi da questo catastrofico cataclisma. L’arrivo di “Sonounadonnanonsonounasanta”
Manuelle ha fermato la tendenza al bilancio in rosso e
fortunatamente abbiamo recuperato parte del terreno perduto, che poi
arriva Raffaella e quel terreno ce lo fa zappare perché i bilanci non sono
esaltanti lo stesso (…) carissimi albi, ed il nostro antiquariato trecento
volte tanto; vale sempre il concetto “prezzo che vince non si tocca” (…) e
infatti noi non stavamo affatto guadagnando lettori, anzi ne perdevamo ad ogni
numero, un lento dissanguamento che quelli della donazione sangue ci hanno
fatto presente che il sangue dovevamo donarlo, non riceverlo, per cui adesso
che abbiamo riguadagnato copie torneremo da loro e ci faremo mettere la siringa
così come altre volte abbiamo siringato i lettori (…) quindi mi rivolgo a quei
pochi misogini che protestano perché non compare più il cane Bergerano, quindi affermo
che se voi lettori siete misogini perché sentite la mancanza del cane, allora
siete zoofili ed altre amenità: ragazzi bisogna rassegnarsi, Manuelle evviva,
Pimpante, no, quello veramente è Altan, è divertente come Rambo, accattatev’illa
e saremo tutti più danarosi in redazione!». Karkadeotta –
da “Morning Train 9 to 5 o’ clock Karkadhea”
Io vado a
telefonare a quello del dizionario … Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia Chi povero
nasce, de povertà ha da morì. |
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Aran Cors 632: Che gioia il languore |
Cari
lettori a sbafo o no di Aran
Cors, siamo arrivati al primo riempitivo (perché ormai sono
quasi tutti “fill-in”) della nuova annata 2022 del nostro nuovo anno del nostro
periodo di dodici mesi del nostro fumetto di cui non esce una storia buona
neanche una volta l’anno! E si inizia subito con… una seconda fregatura, dopo
la presenza in edicola del numero scorso: Nara Dorfuss e Connie mai sotto la
doccia! Incredibile… Raniel L’ho già scritto
nell’articolessa dedicata al numero seiviacentotrecentotrenta: Nara Dorfuss mi ricorda
un vecchio personaggio di Pax Semper: quel Raniel, creato negli anni settanta in una
atmosfera pesante come il piombo, il quale purtroppo non mancava nelle strade
del nostro italico strapaese. Quale somiglianza? Di Raniel, Nara Dorfuss ha il
parrucchiere, ma non il resto. L’aspetto
grafico per forza no, Veronerola non ha sfondato, Dariush Persianus è sfondato di
lavoro, un po' di più la tendenza a risolvere
le cose nel modo più sbrigativo che tanto piace agli scrittori che così
faticano di meno, il dito
sulla carta moschicida, il cinico fare puntate al cinodromo. Sono pure
due farabutti con obiettivi molto diversi.
Il primo pirata i panni di un poliziotto defunto – anche qui con idee piuttosto
simili ad idee altrui, nella goldenage americana c’era N.711 di George Brenner
-, ma sul secondo che mi posso inventare? Le brontolate
del Numero Uno e mezzo Sua Eccedenza
il Numero Uno e mezzo, grande bavoso, mangiatario e lagnoso oggi dietro
le porte a spiare Manuelle, fondatore del gruppo J.L.S. e reclutatore di
Aran Cors, pone ai nostri due attuali protagonisti della collana della
serie che è duale come Dua Lipa due domande ornamentali e non solo il
questionario sugli scopi di Nara e Connie. Dopo che mi sono letto questi
interrogativi, vado sulla giostra e mi scordo la trama dell’intero albo.
I viaggi tutto
organizzato su Marte È una saga
a corto respiro, quella del salto su Marte. Presentata per la prima dimenticabile
volta in occasione dello storico numero cinquecento volte ricompratelo,
con il matrimonio di Aran e Manu. Qui, il miliardario GinFitzald,
diventato uno spione col binocolo della coppietta e soprattutto ululativo nei
confronti di Manuelle – della quale poi s’invaghisce – spedisce i
novelli sposi nello spazio dopo aver comprato il brevetto dalla Tesla, con destinazione
pianeta vino rosso. Località Vecchio Pizzicagnolo, quella vicino alla casa
cantonale, quella dove i due atterrano, zona visitata anche altre volte, dalla
coppia e dalla sola Manu. Il Numero Uno e mezzo, prassedico o come si
dice, risolve il dilemma attribuendo le storie sconclusionate a una… mezza
overdose di barbiturici, per gentile macchinazione di GinFitzald.
Sarà questa la spiegazione per delle storie dove si viaggiava per Marte e su
Marte come se si andasse nel paese vicino, quando persino nei fumetti per
bambini prendono un razzo e si mettono degli scafandri da astronauta? E l’altra
domanda? Lo scopriremo solo vivendo...comunque adesso ho un po’ paura …di
leggere il prossimo numero. Insuperabile
doccia I vecchi
lettori di Aran Cors non erano abituati a tanto fan-service, la
serie si reggeva da sola anche senza. Gli agenti del gruppo J.L.S. erano
vessati dal capo e ridotti alla semi indigenza, con a malapena un dollaro
da dilapidare in osteria nei giorni di festa. Da quando Manuelle è
entrata nella vita di Aran, le docce e la pulizia sono
talmente frequenti che sono più puliti dei castori. E per fortuna, aggiungo io
osservando Manuelle sotto la doccia, slurp! Le donne di Pax Semper sono sempre
molto moderne ed intelligenti, e Manuelle è così intelligente che i suoi
argomenti li presenta a coppie. Assistiamo così a programmati
siparietti erotici. Come nel numero seicentotrentadue volte ricompratelo. I panchinari
di questo numero Gli storici personaggi
della serie sono stati tutti cooptati, tanto per rimarcare la proprietà e l’utilizzo,
se qualcuno volesse far storie. Da Rob Crock a Trunf, da Geremiccolo
alla Ascesside, fino al conte Onions, con lo scroogiano Numero
Uno e mezzo che gioca una parte demotivazionale. Tuttavia, Conte Onions
e Barbastraccia a parte, gli altri ex agenti scornati compaiono per uno o due
quadri, per i motivi che spiegavo in alto, ad altro non servono. Anche portare
in edicola la serie con fill-in tra le altre cose ne rimarca la proprietà. Il Pax Fert! Vi svelo un
segreto, si si!! Sapete cosa leggo appena acquisto la nuova copia di Aran
Cors in bagno, em no, in edicola e poi la porto in bagno? E chi se ne
frega, direte voi. Vabbè, ve lo dico lo stesso: è l’angolo di Pax Semper,
il finale dell’albo con la rubrica dell’istricico, spero che si
dica così, e collerico autore che tiene le fila di personaggi ereditati dal
tempo che fu. Ftia tranquilliffimo Eccellenza, le leggo fempre le sue parole! Questo
mese il Semper si diverte anche stavolta a parlare di argomenti
extrafumettistici, riuscendo a strappare una espressione amara al
lettore, come da suo inconfondibile modo di fare. Concludendo… Il numero seicentotrentadue
volte ricompratelo di Aran Cors come può essere malgiudicato?
È importante che voi lo sappiate? Questo non credo, come diceva un senatore. Aran
Cors va comprato a prescindere, nel male e nel molto male,
come direbbe il buon Pax Semper, anche se della vecchia testata ha solo
il nome. Correte in edicola e comprate due copie! Il prossimo
mesetto… 4 + 4 uguale
Nora Orlandi è una terza
parte della seconda che veniva dopo la prima che mi sono già scordato cosa
c’era dentro. Siamo arrivati alla resa dei conti tra Aran, Manu e
i loro assicuratori cattivi? Così parrebbe, leggendo come si conclude il
numero di gennaio. Ma già una volta una pistola era in nella mano di una
alla fine di un numero e nella mano dell’altra all’inizio del numero
successivo. Il vester semper vester Pax Semper, grande matusalemmico,
ci impartisce questa incredibile lezione e Big Persianuk lo sorregge con
magnificusianici disegni! (Promozionale – da Aran Cors #631) YouTubisti
da vedere e rivoltarsi! L’invito è
valido ad ogni ora del giorno: buttatevi nei vari canali … di YouTube,
cosa avete capito! Di sicuro io non ho da annoiarmi. Ce ne sono di bravi,
creativi, ironici e anche discreti competenti della storia di Aran,
tutte cose che io non sono. Fidatevi, parola di milanese. Annate a legge’,
io c’ho da mette’ toni minacciosi in un forum mentre me magno er caciocavallo. Spe, Spi et
Opus Proclama, dateme valsente! Conte Tfracchia In tera de cechi, beato chi c’ha in camera la slovacca.
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Me so' ingrugnato |
Carissimi
lettorissimi e non di Aran Cors, anno nuovo e panettoni ancora in
vendita … ah si, c’è una nuova rubrica. Me so’ ingrugnato
tratterà notizie artefatte e vaneggiamenti vari a ruota libera. Iniziamo in
bellezza questo 2022 con… il peggio del 2021! Ovvero la classifica dei peggiori
Aran Cors Aboriginal per l’anno che verrà … cioè è già andato. Partiamo dal
bellissimo titolo della nuova rubrica: perché Me so’ ingrugnato? Chi s’ingrugna?
S’engrugna er sottoscritto, conte Tfracchia, e ora sbadigliando si è
messo all’opera andando a rileggersi le succulenti nudità di Manuelle ed
altre di passaggio, ium! Per la cronaca, er sottoscritto ha smesso subito d’ingrugnarsi
e di sbadigliare. Me so’ ingrugnata è anche il grido rivolto allo
scrivente, definito plebaglia, dalla fedele servitrice dell’editore di Aran Cors:
Karkadeotta. Premessa
numero due e tre quarti La classifica
che vi faccio leggere qui sotto, nel trapassante articolo (o era presente? Io
coi verbi …), è opera molto opinabile del suddetto conte, sarei più preciso, me
stessissimo, e intende premiare i peggiori numeri di Aran Cors Aboriginal pubblicati
in tutto l’anno 2021. Quindi esiste solo la mia classifica impopolare?
Non ufficialmente esisteva nel defunto forum di Aran Cors –
vossia stasse tranquillo, ne riparleremo eccome un giorno
o l’altro, buah ah ah ah ah – e, soprattutto, esisteva quella ufficiale
sulle pagine dell’albo scritto ed edito dal mio idolo Pax Semper,
pubblicata soavemente a gennaio sino al benedetto arrivo di Manuelle. Ma di che sto
parlando? Prima della
classifica urge una breve riflessione (le mie sono sempre brevi). Quale
tipo di annata è stata, quella del 2021 per Aran Cors Aboriginal?
Dunque, le temperature hanno influito sulle cantine … no, non c’entra, quello è
il vino, hic! Possiamo riassumere in due punti principali ed uno secondario:
Per il punto
numero uno devo aggiungere molto – della pandemia se ne discute già in
televisione a tutte le ore, e la cosa mi ha dato alla nausea, ovunque mi
rifugiassi per non sentirli-. Pax Semper, da sempre, s’ispira alla lettura
di Cronaca Vera per scrivere le sue divertentissime storie cupe. E generalmente
scrive fumetti neri, con scenette in chiave umoristica e sarcastica
quando c’erano ancora Magnificus ed altri ”ghost”. È perciò inesorabile che
il Covid bachisca … forse il baco da seta non c’entra ed era “bazzichi”, comunque,
anche nella storie della prima metà dell’annata 2021 c’è il Covid, se avesse
perso pure questo aggancio con l’attualità avremmo avuto la conferma di una
testata oramai slegata dal mondo. Hic! Nara Dorfuss è un personaggio lampantemente carognone.
Messo come tappabuchi in una storia breve pubblicata sullo speciale di Aran per
i cinquant’anni di sventure, e riciclata poi a breve distanza di tempo nella
serie Aboriginal come altro tappabuchi. A detta di Pax Semper, il
personaggio antigone, com’era, anticalcar…, vabbé, del biondo titolare dell’”aboriginal”,
ha raccolto molti dollaroni in edicola, hic! Ciò ha spinto
l’autore ad utilizzarlo per colmare i vuoti narrativi per tutto il 2021.
Oh, ma è proprio buono questo … La
classifica di Ovidio Ovidio
perché dopo averla letta Karkadeotta mi esilierà in Ponto o in Metaponto. Hic!
Ho già scritto,
con entusiasmo adolescenziale, due articoli tutti centrati sulla storia che
ho messo al primo posto. È una trama anacronistica, per il fumetto di Aran
Cors. Forse per il fatto che è più vicina alle storie da fumetto nero
apparse in tempi antidiluviani sui vari Krinimal, Sartinik e KryssKross.
Proprio per questo motivo risulta chiaro che il vero Pax è quello, e l’umorismo
glie lo scriveva qualcun altro. Mi stupisce… in modo molto positivo, una Manuelle
assoluta protagonista nella stanza della doccia, slurp, ma c’erano purtroppo
anche altre stanze all’interno della storia, e questo mi metteva probabilmente in
estrema difficoltà come mai prima d’ora, ma devo abituarmi a leggere bene anche
il resto dell’albo, hic! All’interno c’è Cronaca Vera, erotismo per lettori
scafati, nel senso che vorrebbero avere uno scafo ed il resto della barca per
fare colpo su Manuelle, e la parte più oscura del corp…em, del mondo femminile,
chi lo capisce mai cosa hanno in testa? Un grosso e sincero hic, cioè un
meritatissimo chi beve con me Covid non lo colga agli autori.
Oh, davvero niente male questo … hic hic … Conclusioni sbagliate
e speranze illusorie Cosa mi
piacerebbe leggere su Aran Cors Aboriginal nel 2022? La
classifica di Ovidio torna a fine 2022, fino ad allora non disturberà
ulteriormente. Buon anno e un brindisi per il nuovo anno! Io l’ho fatto eccome
il brindisi, hic hic hic, ma poi che scentra, hic, io la rescenscione l’ho
fatta, hic, adescio coscia dovevo fare, hic …. Nobel obligatorius
para mi! Conte Tfracchia So’ tutti bravi
a sposare immaginariamente quello coi soldi. |
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Aran, Manu e gli altri |
Cari
lettori o quasi di Aran Cors,
qui non si comincia come sarebbe logico dal numero 1 – anche perché Sua
Eccedenza
il Numero Uno e Mezzo non comanda più il gruppo, ah ah ah, ah ah ah,
voi non
ridete? – ma dall’ultima pubblicazione da comprare in edicola: Aran Cors #666 titolato Dateci! Dateci! Dateci! Quarantaquattro
gatti in fila per sei col resto di due. In
quanti masochisti leggono il mio blog dedicato a uno dei fumetti più
idolatrati
del panorama nazionale? Il resto di due, a farla larga. La rete è un
brulicame,
brulicare, bulicame, come si dice, una piazza coi sanpietrini da
raccogliere,
un continuo sgomitare di noi affannati nerd e io, estensore del
presente blog, navigatore
poco avvezzo che, spesso e volentieri, viene dirottato da immagini e
video del
momento, dagli spettegolatori delle case editrici, dagli scrittori vip,
dal
virus… oppss, magari devo fare un discorso virile, non virale. Anzi,
con la
pandemia sotto casa mi serve un rifugio. E
perciò mi rifugio, sì, in un bel mondo immaginario dove io sono un
esperto. Tante
immagini di uno Questo
blog è a corto di immagini. Lo scribacchinacchia un finto esperto
e, si sa,
i finti esperti si accontentano dei propri papiri: preferiscono
dilapidare le
proprie giornate giocando all’editorialista all’azzardo di un impegno
vero.
Inoltre, diciamo il rimbrottone che mi hanno fatto, per quanto riguarda
Aran Cors il
copyright diventa
pure copyleft, copycenter, copyup e copydown. Mi hanno fatto un rimbrotto
così, e lo
farebbero anche a voi. Non se ne esce se non coi piedi in avanti. Per
cui vi
farò vedere solo le copertine e poco altro, sperando che quelli non se
ne
accorgano. Una
paginetta che vale per mezza Discorso
totalmente differente per la parte scritta. Tutto mio tutto mio, non ha
niente
poveretta sul camino una civetta … em, scusate, stavo divagando– mio
salvo dove
espressamente indicato, e cioè quando metto il Verbo del mio Idolo,
slurp –
testo mio dicevo, e di solito tutto inventato di sana pianta. E vorrei
ben dire:
altrimenti cosa vi faccio vedere? La ricetta della torta che fregavo a
mia
nonna? No, e poi dopo l’ultima mattarellata presa sulla schiena adesso
la torta
la compro in pasticceria. Lo scopo, ambizioso come me quando cerco di
dare
lezioni ai collezionisti, è di uguagliare
le malelingue su Aran
Cors, non nel senso di criticare la testata, ma nel
senso di
denigrare chi non è contento delle storie: basta che sia contento io. C’era
una volta un bel forum … Non
mi dilungo troppo sull’ex-“Aran Cors Forum”, a cui non ho fatto in
tempo a
partecipare, uffa! In sintesi, fino
al 2010 esisteva un forum dedicato ad Aran Cors.
Nelle
intenzioni dell’autore della testata questo forum avrebbe dovuto
baciare gli
albi sullo scaffale come faccio io, nei fatti lo facevano un poco meno,
anzi
per niente. Il responsabile è stato martirizzato dall’autore/editore,
ed è riuscito a
mostrare la situazione così
com’era. Questo nonostante il fatto che Pax Semper,
l’autore/editore, abbia dato la sua versione dei fatti nel numero
successivo,
ma oramai ce lo filiamo in quattro o cinque, tutti gli altri non
praticano
l’autoillusione. Da quel momento in poi Pax Semper, creatore del
fumetto, dal
carattere tale che se sei di fronte a lui assumi un colorito terreo, ha
visto aumentare
il numero dei propri detrattori, il contrario di quando c’era
Magnificus come
socio. Detrattori che hanno vari appoggi, in modo piuttosto logico, nel
mondo aperto
della rete. Molti detrattori screditano Aran
Cors… senza nemmeno leggerlo … ed era una testata che
veniva
letta e riletta dopo l’acquisto, qualche domanda dovrei pormela, se
fossi
capace – su questo punto ci tornerò, non temete ... Detrattori
con problemi di portafoglio Dicevo
sopra … siete ancora qui vero? Dicevo, alcuni
acquirenti comprano Aran
Cors in edicola per non spaiare la collezione. Non lo leggono, lo ripongono
sullo
scaffale e basta, sacrilegio, cuore e fegato mi fanno bi-bim ba-bam.
Altri ne sfogliano poche pagine e fanno i criticoni pure loro, nnnn che
nervi!
Ognuno è libero di spendere il proprio denaro come meglio crede, mica è
il mio.
Ma se un detrattore afferma che il Numero Uno una volta cerca una busta
una
volta no, una volta si comporta in un modo e l’altra no, allora non ci
vede
proprio: Sua
Eccellenza Pax
Semper verga il canone ufficiale con la sua penna d’oca.
Qualunque
cosa scriva va bene, il resto è delegittimato dal 1964. Non
ci sono solo migliaia di detrattori Memori dell’antica gloria di Aran Cors, e gloriosi essi stessi, e della novità che questa serie portava nel fumetto italiano, mentre ora questa novità non c’è più e si imitano i telefilm americani, i detrattori che mi detraggono il mio idolo non sono i soli a parlare di questo fumetto, dopo averlo letto per 20-30-40-50 anni. Ci sono anche dei lettori appena arrivati, che hanno iniziato ad acquistare ora la testata ed hanno un giudizio sicuramente più parziale. Persino favorevole, certe volte, il che vuol dire che li utilizzo per dimostrare le mie tesi. Questi lettori alle prese coi fumetti trucidoni che fanno adesso cercano qualcosa di leggero, divertente, sceneggiato bene e con disegni amichevoli ed in Aran Cors trovano solo i disegni, per forza che ne parlano bene, c’è solo quello di tascabile (pseudo)umoristico non manga. Per dare un buon esempio – visto che questi parlano su Youtube – lo farò anche io, creerò Ho Cannato Tutto Tivù su YouTube.
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Le domande
su Aran Cors #666
Un nuovo
numero di Aran Cors mi pone sempre diverse domande, visto che non ci
capisco
niente. Per alcune mi invento una risposta subito, per le altre rimando
a dopo,
ma tanto non ci capisco niente neanche dopo. Ecco cosa può stimolare la
lettura di Aran Cors … andate di corsa se necessario …
Alla prima
domanda posso rispondere quello che ho letto sull’albo: Nara Dorfuss
è,
come dichiarato da Pax Semper, il clone cattivo di Aran Cors – con
qualche
piccola licenza di uccidere -. E come tale si comporta anche se nessuno
lo
paga, si sa, il crimine non paga. Se Aran è un fessacchiotto, Nara è
furbo,
nella misura nella quale il 90% dell’umanità crede di esserlo. È nato
su una mangiatoia
vicino ad un bue e ad un asino: la mangiatoia era una tangente fatta
con danaro
pubblico, il bue era quello che si ingozzava di soldi e l’asino era
quello che
pagava. L’autore gli ha dato questa origine e ha deciso di infilarlo a
forza
nella saga, visto che le idee latitavano. Connie è invece la
controparte
malvagia di Manuelle, la compagna di Aran.
La seconda e
terza domanda sono, se siete già tornati ed avete fatto tutto quello
che
dovevate fare, collegate da un elastico di quelli che usavate a scuola.
Da
sempre, lo stile di Pax Semper è di utilizzare, visto che senza
Magnificus ed
altri le idee sono poche, come cospirazione, traspirazione, uffa,
ispirazione
per le proprie storie, l’attualità nera più cruda, mai rosolata,
foglie di
alloro, rosmarino, mai! Il Numero Uno e Mezzo è uno dei
potenziali candidati
al virus, dato che ha l’età di Noé. Le Folies Bergéres del clima
…
no, forse l’ho scritta sbagliata, comunque sono anch’esse sul menù del
giorno e
si aggiungono a quelle scatenate dall’uomo … ma non è stato l’uomo a
scatenare
il clima? Mi sto ripetendo …
Giudizio su
Aran Cors #666
Soggetto,
sceneggiatura e dialoghi sono come sempre, “ghost” a parte, di Pax
Semper – lo
affermano i creditori davanti alla porta sul retro -. La natura di Aran
Cors
è di genere umoristico, sarcastico ed antiforum, la quotidianità è
messa alla
budapestina, no, alla berlina, mostrata nel più recondito buco della
serratura,
con Manuelle sotto la doccia, ium, slurp, è tanto dolce che dovrebbe
fare la
doccia di panna. In questo il disegnatore è come al solito molto
efficace, per
mia fortuna. Qualche situazione stimola quel che già sapete, la
“scontinuity”
invece desta da tempo una enorme perplessità. In Pax Fert!,
paginetta
redazionale, lo sceneggiatore spoetizza tutto il clima di
intrattenimento
umoristico che in teoria l’albo dovrebbe portare, ma senza Magnificus e
gli
altri ….
Perché Aran
e Manu?
Il titolo di
questo pseudoblog celebra la coppietta del fumetto italiano.
Da oltre
200 numeri – comprese storie che i lettori hanno dovuto comprare
due volte – il cast di Aran Cors
vede in pista lo
stesso Aran e la compagna Manuelle. Francoprovenzalmente, come
si dice, se
questo non fosse accaduto, la testata avrebbe quasi certamente chiuso,
vedere sotto
la doccia Manuelle non è come vederci Peppa Giosafat. La parigina
ha portato
nuova linfa nei lettori inariditi, che volentieri ricambierebbero, e ha
rispolverato
la capacità di Pax Semper di caratterizzare i personaggi femminili,
a forza di inventare pistoleri si era scordato come si facevano.
E adesso
vado a montare un bailamme in un forum con un’aria finto-accomodante …
Conte
Tfracchia Roma è il
paradiso a 5 stelle dei cinghiali.
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