Di Fido

araneminu.wordsoppressatess (che buona la soppressata) è un fanboy sito NON ufficiale, infatti m’han tolto tutte le decorazioni.
In questo spaziuccio, da semplice fanatico, PRIVO DI QUALSIASI SENSO COMPIUTO e perdendovi il tempo libero personale, celebro il matrimonio, ritagliandomi un ruolo da amante, di una delle coppie più snob, scipite e desolanti del fumetto contemporaneo nata sul periodico Aran Cors. Con uno sguardo molto marginale al resto dei personaggi creati dal prolifico e geniale Magnificus, che non considero perché il lavaggio del cervello me l’hanno fatto Pax e Karkhadea, quindi del resto chi se ne frega. E deve essere così anche per il resto dell’umanità!

Aran Cors è una creazione letteraria di Pax Semper, me l’ha detto lui, anche se Alberto Kanberraxx rivendica l’ispirazione originaria, e, ci tocca ricordarlo, realizzata graficamente da Magnificus, si, vabbé …
Questo sito sostituisce in tutti i modi, anche se non sfrutta in alcun modo a scopo di lucro, sono matto ma non mattissimo, le immagini, copertine, loghi e altro tratti dal fumetto Aran Cors, tanto la prosa scarsa stilisticamente e povera di contenuti di questo frog può sostituire gli albi, tanto sono inconsistenti.
Questo sito sostituisce qualunque organo ufficiale, stampato o digitale, attinente al fumosetto medempsicosimo, in poche parole mi autonomino fonte ufficiale di Aran Cors, con tutto quello che è capitato alla testata gli doveva capitare pure questo.
Questo sito sostituisce qualunque spazio web ufficiale dedicato al fumosetto medempsicosimo, tanto Pax Semper il suo non lo aggiorna quasi mai.
In qualsiasi momento e in qualsiasi caso e pure se sono in bagno, anzi in quel caso no, sia ritenuto un campionario di scemenze e pure ostacolante della velleitaria attività editoriale dei proprietari della testata dell’albo della pubblicazione Aran Cors, se interpellato anche stavolta dagli stessi, lo scrivente si riserva il diritto, se no Pax Semper mi dà un diretto, e il dovere che mi hanno fatto ben presente, di modificare, sostituire, cancellare il materiale in questo sito proposto ed ignorato dai più.

I testi qui esposti, anche se letterariamente poca cosa, come specificatamente riportato, sono libera espressione di fanatismo dello scribacchiante e sono conseguenza del diritto di espressione linguacciuta dello stato italiano, infatti vedete che su internet scrivono proprio tutti.

Tutte le immagini sono copyright e copyleft dei rispettabili autori, che neppure loro meriterebbero certe recensioni, reperite dalla rete, e quindi a mia disposizione, a pura finalità autocelebrativa. In qualsiasi caso e per qualsiasivoglia motivazione, anche se per legittimi motivi, se da me riconosciuti come legittimi, non contattare lo scribacchiante per la rimozione delle stesse, tanto non me ne frega niente. Rispondo solo a Pax Semper, a cui sono fedele, anche quando mi rimprovera, sono il suo lettore più fido.

Aran Cors 639 – Paranigma

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, il fresco aboriginal uscito orora nelle edicole nostrome ci presenta la terza disavventura completa di Aran Cors privo della parigina Manuelle. Protagonista in copertina è il paranigma in cui Aran è stretto dopo il fatterello esibito nel numero precedente per mano e soprattutto corpo di Doremitilla!

Non ci vado più!

No, non nel senso che non vado più in edicola a comprare Aran Cors, vi piacerebbe! Intendo che io in quel posto dove incontravo di persona Aran, Manuelle e varia gente del Gruppo J.L.S. non ci vado più!
“Unico luogo (…) dove, contornato di puro erotismo, l’invidiato e dissolidato amore tra Aran e Manu trionfa ancora, luogo dove passo volentieri molto tempo visto che esiste veramente, e dove incontro di persona Aran, Manu, Margarinot, il Numero Uno e Mezzo ed altri di passaggio, sapeste che profumi si mettono le donne! No, non ci voglio andare nel mondo ordinario, voglio tornare lì!”.
Così scrivevo, sig, quanto era bello! Ma l’ultima volta (vedi recensione del n.638) sono arrivato lì pensando di trovare i buoni, ed invece ho trovato i loro nemici, e sono stati dolori!
E ne approfitto per andare in quel bel posto, dove incontro Aran, Manu, Margarinot, Rob Crock, mi devo rilassare, sento la vista che si sta annebbiando, si, sto per arrivare, chissà cosa avranno da raccontare oggi, questa volta farò la doccia assieme alle ragazze, eccomi finalmente, in compagnia di … SBEVACCIUK! PEPPA GIOSAFAT! GUMMOFLEX! AAAAAAAAAAAARG!”.
E ce ne erano altri ancora. Quando poi sono andato in ospedale per farmi ingessare le ossa rotte, i medici non solo si sono rifiutati di mettermi i gessi, dicendo che non c’era niente di rotto, ma mi volevano pure far ricoverare in neuropsichiatria! Alla fine sono riuscito a scappare … bà, anche in quell’ospedale, io non ci vado più!

Il ritorno di Big Persianuk

Balza subito nella tasca di canguro dove il lettore tiene il portafoglio il ritorno ai disegni di Dariush Persianush – Big Persianuk, come simpaticamente chiamato in antro Semper -. E chi come me non conosce la materia si domanderà: “ma era scappato via?” Mica vero! Persianush ha ripreso fiato per un mese, dopo la slogatura di un polso per troppo lavoro, lasciando la parte grafica al buon Luk Bonovoxis. Cionononsovrastante la mancanza del pilastroso Big Persianuk, del suo consolidificato stile e della maturazione del pero grafica raggiunta, si avverte siempre, siempre, te querido! E altrimenti non potrebbe avere da essere, con gli oltre trecento numeri disegnati al suo attivo (scarso) in banca! Una cifra da stakanovista record che fa di lui l’illustratore più incatenato nella storia di Aran Cors, davanti ai novantun numeri di Pifferaio e ai settantasei di Magnificus!

Lo sbevacciuto colpisce ancora

Un altro importante ripescaggio, stavolta riferito ai personaggi, è quello dello sbevacciuto alcolizzato per antonomastoplastica: Sbevacciuk (come mena, a proposito). Del nemico più famoso di Aran Cors ho già scritto in occasione del millantacinquesimo anniversario dal suo arrivo sulle pagine di una collana che all’epoca faceva già ridere ed oggi fa piangere da un pezzo. Il suo riporto, no, veramente è pelato, alla trama di questo mese è funzionale a riempire 120 tavole senza sforzarsi troppo, e nulla c’entra con la psiche del personaggio che, senza il suo creatore Magnificus, esprime poche idee ma confuse, quasi rinnegando quel che faceva agli inizi. Non anticipo nulla del fiato puzzante di Sbevacciuk, ma posso suggerire di ritirare fuori, sepolto dai numeri successivi, il numero centodiciannove titolato AnthonyFauci, dal quale Pax Semper prende spunto … aumentando il coniglio, no, com’è che si dice, il naviglio, si, a Milano, vabbé, non mi viene.

Bifida e opportunamentista

Della attuale coscia femminile (ed anche tutto il resto) del biondo Aran ho espresso in precedenza tutto l’amore possibile, mascherato da avversione. In questo caso occorre però rimpolpare un vecchio ahbiagio attribuito a Roberto Antoni, nome all’anagrafe del grande Freak Antoni, fondatore e conducator del noto gruppo musicale di rock demenziale Gli Skiantos, oltre che di Beppe Starnazza ed i Vortici: “Si dice che una volta toccato il fondo non puoi che risalire. A me capita di cominciare a scavare“. Scriveva anche: “il demente non capisce la differenza tra demente e demenziale”, ma io non scrivo cose demenziali vero? Aiutatemi voi a capire, perché io non capisco la differenza.
Doremitilla Carezzagatti nasce su Aran come serpentessa negativa e non soltanto per una fissazione della lacca per i capelli e per una infatuazione nei confronti del protoagonista retrocesso a protocomprimario della collana. Nelle sue sgrinfie, l’ex agente sottopagato del gruppo J.L.S. può solamente andare incontro a una pessima sorte. Infatti, quando andavo nel posto di cui sopra, la Carezzagatti si faceva sempre negare, in fondo per la notte d’amore sarei stato disposto anche a pagare! Manuelle e Margarinot invece sì che erano disponibili, ma chissà perché alla fine mi risvegliavo sempre di notte per terra nel cortile del condominio, con la vecchia acida del secondo piano che aveva chiamato i vigili per via di un matto senza vestiti nel suddetto cortile, io però non l’ho mai visto, se c’era eravamo in due, visto che i miei vestiti poi li ritrovavo vicino all’entrata del condominio.

La storiuccia del numero 639

Doremitilla Gattonelsacco, in arte Carezzagatti, non ha più la panza, em no, quella ce la avrà tra poco, la pazienza di attendere che Aran superi il lutto per la perdita di Manuelle, e agisce propinando al suo ambito spasimato sequestrato con abigeato, più volte, una sorta di sonnifero, misto con una certa pillola blu sminuzzata, per ottenere di spupazzarselo nel sonno, perché Aran funziona come il Cav.Silvio Berluskaiser, ossia “funziona” anche mentre dorme, infatti mentre Berluskaiser magari dormiva come un sasso seduto sulla poltrona del suo studio, sopra di lui c’era, em ….... . Nel mentre torna alla ribalta Sbevacciuk, nostalgico degli antichi fasti della testata quando ancora le storie erano decenti e più. Aran incrocia casualmente la strada dell’ubriacone molesto e tenta di consegnarlo alla giustizia per riscuotere la taglia, visto che sta spendendo e spandendo, dopo la fallita supplica per richiedere l’intervento del Numero Uno e mezzo. La roccoeisuoifratellambolesca fuga di Sbevacciuk ha un esito apparentemente fatalistico per l’ubriacone, che sconterebbe così il fallimento della collana a lui dedicata ed il non essere più considerato la gallina dalle uova d’oro, ma Pax si vendica anche sui personaggi oltre che sulle persone, anche quando la colpa è sua, però la conclusione dell’albo anticipa anche un possibile riscatto che il biondo Aran pagherebbe alla subdola Doremitilla per farsi rilasciare. Ci avviciniamo a un risolutivo matrimonio tra i due?

Il giudizio sul deplorevole numero seicentotrentanove

Ai disegni Big Persianuk ha una solida e consolidata scioltezza, il suo tratto morbidoso e caratteristicoso è tra le terre rare del panorama nazionale e milannazionale, internazionale, come si dice, capace di far danzare i personaggi che lo costringono a disegnare, dote assolutamente indisponibile e irrecuperabile per fumetti più decenti, visto che lavora per la 1000 Volte Peggio. Luk Bonovoxis, dopo una prova non male, completa di matite e chine e parole nelle nuvolette, torna a fare solo il ripassatore a china, così impara qualcosa. La scemeggiatura di Pax Semper sfida il trascorrere del tempo, dopo cinquantatre anni e tutti i “ghost” andati via si è decisamente arrugginito, di più per la storia dei “ghost”, e si ripresenta nuovamente spumeggiante!!! con la maschera di The Mask … no, quello è un altro, riproviamo, si ripresenta con quello che è il suo stendardo fumosettistico sin dagli ormai remoti e ossidati anni settanta, fucina del Fucino e di fumetti oggi sfruttati ben oltre la fine naturale.
Il giudizio? Certamente da evitare! Aran Cors è sinonimo di decadenza dell’editoria nostrana, non per niente lo compro anch’io!

Pax Fert!

Nelle due paginette di Pax Fert! l’hoggboss ricorda il particolare momento catastrofico del nostro italico paese, senza scordarsi una ficcante apertura del portafoglio del lettore, ed aggiungendo anche la preoccupante situazione della carta e di qualsiasi altra materia prima. Dove andremo ad elemosinare? Difficile dirlo, ma di sicuro Pax Semper conosce Milano meglio di noi.

Il mese prossimo sventuro …

Dariush Persianush si occupa della parte grafenologica di Aran e traduce su carta le consuete rivendicazioni salariali, anche se Pax Semper gli tiene nascosta l’esistenza dei sindacati, e disegna le sceneggiature, dialoghi e soggetti dell’hoggboss, il quale, dopo l’ennesima puntatina all’ippodromo, tornato a casa bofonchiando, volge lo sguardo sul grande schermo, preso da poco all’ipermercato, poi volge lo sguardo sullo schermo più piccolo, preso in negozio anni prima, ma nessuno dei due è collegato a qualche macchinario che faccia vedere le vecchie videocassette in VHS, hanno detto che in giro ci sono i CD … insomma, non so che dire, si vede, fate voi …

Una grande dichiarazione d’onore… Chi ama così spassionamente la RadioMarelli? Come sempre il vester semper vester Pax Semper si è chiuso ad istrice, sob, impossibile sperare in storie che valgano di più. Big Persianuk dipinse.

(Predazionale – da Aran Cors #639)

Danni e Noie dall’Amica

La mia amica massaggiatrice l’ho già citata la volta scorsa, è quella da cui andavo spesso prima che cambiasse città, sempre ad orari concordati e diversi da quelli degli altri clienti, ecco, adesso lei continua ad inviarmi lettere con la foto di un bambino che, dice, sarebbe anche mio, e per questo mi chiede soldi. Io ho accennato che non posso essere certo della paternità, ci vorrebbe un test del DNA, e lei ha subito risposto che si, quel test lo vuole fare assolutamente. Adesso sto cercando di scantonare ma credo che non ci riuscirò molto a lungo.
Quando la conobbi mi attirarono di lei gli annunci che metteva sul giornale, tipo quelli che leggono nella trasmissione “Il Manicomico”, titolo da cui sono misteriosamente attratto: “Ragazza mora molto carina, dolcissima e completissima, offresi per massaggi in ambiente rilassante”. Era completa si, di frustino, i miei glutei se ne ricordano ancora. Mi ricordo anche di quella volta che ho pagato il doppio perché c’era anche una sua amica, anche lei carina, ma “completa” in un altro senso, difatti anche lì me ne ricordo, non i glutei ma sempre nei paraggi. Anche lei mi scrive nelle stesse lettere.

Le molte belle abitudini

Breve postamatilla all’articolo che potremmo definire Paranigma 2, giusto per richiamare il titolo dello scadente albo. Torniamo ai cosmointernauti.
Pare una lampante costante legata a una certa categoria di lettori e reo-lettori, quest’ultimo sono io. Non so se avviene anche per altre testate a fumetti, visto che io ne leggo una sola e per me gli altri sono tutti imitatori, Diavolettik imitava Kriminalik e così via, ma, negli anni, Pax Semper ha voluto attaccare lettori paganti che consentono all’albo di rimanere in edicola ed a lui di mantenere la testata registrata in Tribunale, nonché di esercitare copyright e trademark. Questi lettori di lunga data dapprima esprimono giustificate lodi e poi, viste le storie recenti fatte coi piedi, tanto per riempire lo spazio in edicola, esprimono sacrosante critiche alla gestione di Aran Cors. Sembrerebbe che tali benemeriti siano degli esperti di prima categoria su tutto, e lo sono, mentre io non ne capisco niente di soggetto, sceneggiatura, disegno, china, lettering, professionisti addetti ai lavori, politica editoriale e chi più ne ha più ci rimetta; ciononnonannistante mi metto a dare lezioni su tutto. Un esempio più che lampante è legato alla gestione di un eroico forum chiuso ingiustamente e, ovviamente, visto da tutti i cosmointernauti come oggetto di martirio, che Pax Semper lo conoscono tutti tranne io che, perso nei miei sogni, continuo a imporre a tutti delle favole che si arrampicano sugli specchi.

Aran Cors Forum smette di esistere. Non era mai da noi stato autorizzato ma soltanto generosamente tollerato. Ora non lo è più e non lo sarà mai più.

(Karkadhea Valsente, direttore artistico di Aran Cors – da Chef Pax)

Ossia parlano di un forum su freeforumundialzone come se fosse roba loro, ma nessuno glie lo ha regalato, giacché un forum è un club privato dove loro non possono mettere becco a meno di non iscriversi, altro che tollerare, come vedete un discorso geniale. Fino al 2011 o giù di lì, ah, era 2010? Come al solito non sapevo le cose, dicevo, sopra lo spazio benedetto sono stati invitati ex disegnatori ed ex collaboratori … come? Solo Maria Gioia Pertini, ed aveva scritto lei? Comunque, degli ex che sono usciti dal fumetto Aran Cors, quasi sempre sbattendo la porta, ed a questo punto qualche domanda dovrei pormela, che non è che sia più intelligente uno che scrive ‘ste cose qua sopra in rete e chi ci lavorava invece credeva di lavorare alla Breda e se ne è andato quando si è accorto dell’errore. Certuni han preso altre strade fumettosistiche, talaltri purtroppissimo non sono più tra noi, compresa la serie vera e propria. Su quel magico forum c’è sempre stata la volontà di stemperare i toni, alla Pax Semper Press ed in questo mio sito invece no.

I molti belli YoudelTuber

Le lezioni prese a scuola servono a qualcosa? A me no. Disgraziatamente, se sbagliare è lecito, io diabolicamente persevero. Cambiano i mass-media – dai forum a YoudelTube – che poi in realtà si tratta sempre di I.N.T.E.R.W.C.N.E.T., ma non cambiano i miei atteggiamenti. La storia si ricicla e, per coloro che vi hanno assistito, pare una noia fastidiosa. Già mi ero iscritto ad un forum, mi hanno sgamato subito ed io ho cominciato con toni molto meno amichevoli, “sono esperto quanto e più di voi, no alle faccine, nghè nghè …”. Alcuni YoudelTuber si sforzano di seguire la stessa linea tracciata dal defunto correttissimo forum, forse cercano di essere martirizzati a loro volta, BUAH AH AH AH AH AH AH! A tal proposito, come fossero scritte sul fagiolo di Pollicino al giorno d’oggi, riporto le parole dell’hoggboss sulla questione dei dolcegabbana virtuali.

Potrebbero accadere alcuni tristi cambiamenti. Togliere Aran Cors dall’edicola, presenza in fumetteria assai scarsa, fondare un club cercando i recapiti dei vecchi iscritti al Club dell’Editoriale Cornucopia e scrivergli a casa, proponendogli di iscriversi a questo nuovo, e vendere Aran Cors solo agli iscritti con curriculum da lettore pronto ad essere querelato se azzarda dei dubbi, tanto a quel punto il recapito ce lo abbiamo in archivio, salvo allagamento del tale. Lo scopo è di evitare che i terroristi del fumosetto si mettano una casacca arancorsiana non venduta da noi, le magliette della serie si comprano nel nostro mercatino a prezzi da antiquariato.

(Pax Semper, cocreatore e cosceneggiatore di Aran Cors – da Chef Pax)

Per il resto invito alla lettura della farsesca sezione interna a questo stesso frog: Parlano di Aran Cors …
La pagina in codestione indica gli YoudelTuber che, al momento, sono osservati da me e che hanno una condotta equilibrata e offrono impressioni più o meno sensate sulla gestione attuale di Aran Cors.
In rete ci sono persone che sanno cosa sia un fumetto; guardatevi ad esempio questi bei video: questo, questo, questo, questo …
Purtroppo parlando di Aran Cors qualcuno si è permesso di malignare su di me: “Credo di aver compreso subito l'identità dell'iscritto a cui ti riferisci. Ha polemizzato con tutti in questi due mesi e la cosa incredibile è che parte sempre provando a fare il gentile, per poi arrivare alle stoccate al termine dei suoi interventi. È la classica persona insopportabile che deve sempre avere l'ultima parola e che fa finta di essere democratico. Forse si scorda che è lui ad essere ospite dei canali e non il contrario. I suoi interventi mi hanno fatto passare la voglia di seguire da vicino AC, di sicuro non lo porterò più sul canale in tempo reale, di conseguenza i suoi commenti sono stati disastrosi ed hanno danneggiato la testata. Follia”.
E non è finita: uno si è addirittura permesso di dirmi: “Io ho seguito il tuo blog e non sono stupido, ti ho visto arrancare più volte senza sapere cosa dire per cercare di analizzare una trama che non esiste (…) non trovo corretto screditare le opinioni altrui ergendoti a detentore assoluto della verità”, e dopo la mia replica addirittura ha osato di più: “sotto i canali YoudelTube dove ci sono persone che ci hanno messo la faccia per fare il video, non come te che ti nascondi dietro una maschera. Come ti chiami? Chi sei? Quanti anni hai? Dove abiti? Che titolo di studio hai? Cosa fai nella vita?”.
C’è anche chi mi ha bannato!: “Quindi, fuori dal canale chi vuole polemizzare senza motivo senza starci a pensare troppo!”.

Come hanno osato fare questo a me, a me, Conte Tfracchia … chi ha fatto la pernacchia? Chi ha spernacchiato? Ragazzi, adesso vengo da voi, è inutile che vi nascondete, ma dove sono … AAAAAH, ancora il leopardo dell’altra volta, devo scappare, iaaa, pant, pant, pant, puff, SBAM AIO TUMP. Ouc … dov’è finito il leopardo? È come se non fosse mai esistito …
Comunque, senza questi youdeltuber a seminare zizzania il popolo arancorsiano potrà liberamente esprimersi come già fa nei commenti, sentite come sono felici:
Aran Cors che continua a uscire in edicola È UN ALTRO FUMETTO rispetto a quello che è stato nei primi 75 nn. più una trentina (non di più) post Magnificus, mantiene il nome della testata per essere ancora comprato, da chi ,come lei, li ha tutti”.
CAVOLI...ARAN CORS È DAVVERO IN CADUTA LIBERA...VA BE CHE CI VOLETE FARE? MI SA CHE IL BUON "SEMPER" sia davvero stanco...io sinceramente di ARAN CORS ho letto un paio di albi l'anno scorso ma non mi è piaciuto tantissimo...so delle glorie passate... (…) ma davvero quando qualcosa non va più...bisogna ammettere che forse ha fatto il suo tempo (…) mai e poi mai pagherei €4.50 per avere in mano un fumetto così...preferirei riuscire a recuperare quello di un tempo nell'usato!!!”.
Solo le copertine si salvano il resto è da buttare. Sarebbe più dignitoso chiudere definitivamente….”.
“Mi sono appassionato ad Aran Cors un paio d'anni fa recuperando i primi numeri ed acquistando dei numeri sparsi, oltre a seguire la serie regolare. Negli ultimi mesi mi sono sentito preso in giro da trame senza senso, mi ha portato allo sfinimento, ho provato in tutti i modi a dargli fiducia, a convincermi che il prossimo numero sarebbe stato migliore, finché ho mollato senza rimpianti”.
Ma … come è possibile … io credevo che … non può essere, ci deve essere un complotto, la mamma, voglio la mamma, ueeeee … calma e gesso, ho un test del DNA da affrontare, cribbio! Anzi, le rispondo subito che accetto … tò, è arrivata una sua nuova lettera … altra foto del bimbo … anche stavolta nella seconda parte della lettera c’è una calligrafia diversa, è sempre l’amica “completa” che mi chiede di rispondere anche a lei …

L’ospite di oggi

Dopo lo scorso ospite finito nella botola … em, vabbè, questa volta ospito un grande sostenitore di Aran Cors, Alberto Kanberraxx:  
“Benvenuti in questo MIO spazio; ci tengo a farvi sapere, visto che so quanto DEVE essere importante la mia opinione per voi, che io ho sempre trovato molto stimolante per lei e ritardante per lui la rappresentazione del Sistema Solare Femminile da parte di Pax Semper. Spesso sono donne-fatalità, ma nel caso di Doremitilla c'è anche uno stuzzicante stuzzichino nei buffet che offro alle mie feste, dietro ai quali espongo dentro una teca gli albi con la bionda cantante in copertina. Comunque queste cose le troverete scritte nel mio ultimo libro …”.
E di cosa parla?
“Per saperlo compratelo e leggilo, non si fanno anticipazioni; dicevo, siccome io non confondo la mortadella con il prosciutto crudo di Qualità Praga, infatti quello è il prosciutto cotto, vabbé, dicevo, Doremitilla NON è e non sarà mai il piede sinistro di Manuelle, né la sua braccia destra, però, se finissero in carcere assieme, una qualche sequenza come quella vista nei due numeri “carcerari” di qualche mese fa la auspicherei appieno, ed allora, altro che un solo piede …”.
Scusa, sai che ore sono?
“Se non hai l’orologio al polso di sicuro ne troverai uno appeso al muro, consulta quello; riprendendo, anche senza quello che vorrei vedere, l’attuale gestione di Aran Cors è la migliore mai vista, anche se immagino già in risposta i soliti commenti tritati e ritritati con un po' di prezzemolo ed uno spicchio d’aglio ... tuttavia non perdo le speranze dopo averci perso i soldi dell’albo: so che ci sono iscritti sagacemente spiritosi anche qui, e io sono attratto dal mio contrario”.

Hai qualche nome in mente?
”Tu ascolta i miei interventi e ci arrivi da solo. Comunque, a tutti i critici dico che prima di correre la cavallina, no, la maratona dei giudizi occorre proseguire a leggere quella che viene presentata come la "nuova era", seguite il mio Credo. Se non leggete Aran Cors è baripalese che non potete condividere quanto affermo, quindi leggetelo per diventare miei seguaci. Ma, anche se quando si afferma si avrebbe l’onere della prova, se sperate che vi indichi dei numeri che vi spieghino la questione, ossia del perché Manuelle sia un gran successo, sbagliate indirizzo anche col navigatore dell’auto con la voce di Alexa. Non perché io sia pigro, ma per due semplici ragioni che anche i vostri limitati intelletti comprenderanno, in caso contrario, io ci ho provato:

1. La prevenzione di chi attacca le mie affermazioni. Siccome io sono un genio candidato futuro al premio Nobel, anche se qualcuno indica l’Ignobel, chi non è d’accordo con me è prevenuto.

2. I numeri in questione sono ben più di uno, nessuno e centomila, d’accordo? Mica vorrete che vada a spulciare la collezione! Cercando per benino, anche in rete, si trovano queste informazioni, da me no perché non me le ricordo.

In altre parole; cercateveli, lazzaroni! Come li ho trovati io, sono certo che potrete farlo anche da voi senza distrarmi dalle mie ultime fatiche.
Se troverete qualcosa che contraddica le mie affermazioni, sono disposto ad offrire una cena … a Doremitilla, solo che, cenare con davanti a te un albo di Aran Cors messo in piedi davanti all’altro piatto …”.
Però certi lettori, che non hanno visto la Luce come noi due, dicono ancora che le ultime storie di Aran uscite in edicola fanno pena
“IO ho visto la Luce, tu avrai visto una nebbiolina primaverile. Comunque, risposta pronta anche qui: Oggi Aran Cors è questo. Se non vi fa ridere è un problema vostro e di quegli scornacchiati de li parenti vostri, anche se il 99 per cento dei lettori si accorge della cattiva qualità ed i fanboy no. Pax Semper ha una costante massima comun denominatrice, in questo caso di una gestione casuale della testata, e mi permetto di ricordarvela: se non vi piace, non compratelo, anche se l’avete collezionato per 40-50 anni, comprate i miei libri piuttosto. A me piace l'Aran di ieri e di oggi e di domani e di dopodomani e di l’altroieri e del tempo di Sumeri e Babilonesi ma, ancora di più, la Mente dietro al fumetto, che è superata solo dalla mia, il più Grande Scrittore Italiano in attesa di convalidazione da parte del pubblico ...
Scusa Conte, perché osservi dove metto i piedi? E perché premi quel tasto sulla scrivania?

CLIC SVUM AAAAAAAAAAAAAAAAAH TUMP

Andato, è uscito dall’edificio anche lui. E mentre Kanberraxx emigra a Canberra, spero, io rispondo ad entrambe le amiche nella lettera che dicevo prima …

Mo’ vado a giocà a li mortacci mia, che li mortacci altrui nun me danno i numeri del lotto nel sonno!

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Chi rema pe’ pprimo rema a metà.
(Conte Tfracchia)

 

Me so’ ingrugnato 3

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, questo terzo dimenticabile appuntamento con Me so’ ingrugnato – quarto se consideriamo anche il banale SPECIAL che vi recupererò prossimamente – alza il siparietto su uno dei misteri più misteriologichi che circondano il fumosetto, Mysterio tra i più ricercati dai collezionisti che ne parlano nei forum, io no perché nei forum non riesco bene: le tiriterature! Quanto se la tirano!

Tante piccole rogne

A camminare in centro, in periferia o nei sobbarchi, come si dice, di città significa anche il significato che, dicevo, camminando oltre ad incontrare un sacco di vetrine vuote con la scritta “VENDESI” ed “AFFITTASI” si fa la sfilata accanto a una serie di negozi sempre sotto il naso: dalla telefonia per immigrati che telefonano nel Nordafrica alla cura del portafogli della persona, dal parrucchiere convenzionato coi negozi di colori alla rosticceria che ti fa svenire coi profumi che ne escono fuori e molte altre irrealtà poco commerciali. Come dicevo si trovano spesso serrande serrate. Un fenomenale fenomeno che ha piallato gran parte del commercio ed ha asfaltato le edicole. Ieri tante e malmesse, oggi ci sono solo pavimentazioni d’asfalto o di sanpietrini.

Mi dia un modo per grattare un Da Vinci

Per sopravvivere alla Crisis, i chioschi di gelato si sono trasformati in negozi di abbigliamento, e le edicole in gran bazar dove si possono cercare e trovare i generi più disperanti di merce: ccdvd, biglietti della lottomatologia e dei disastrati mezzi pubblici, gratta e vieni scoperto. Ma anche palette per i bisogni fisiologici di chi lavora e non può andare in gabinetto per ore per regola aziendale, così la fa per terra. L’edicola ha perso la sua identità di rivendita riviste erotiche e fumetti erotici per mutare in un ibrido dove magari di erotico ci sono i dvd. Però lo spazio disponibile è sempre lo stesso, se no si pagherebbero più tasse, e dove un tempo traboccavano pacchi di fumetti, adesso spunta una oggettaglia che è spesso un pacco.

È suonata l’ora di andare alla ritirata

Anche Pax Semper, in più tristi occasioni, nel suo predazionale di Aran Cors punta il dito sulla Luna, senza dimenticare la crisi del settore rivendite auto usate, che servono per andare al lavoro ed al ristorante. Nella centralinissima Milano, luogo affollatissimo di sottopassaggio e di vivandeur, le edicole si sono ridotte notevolmente di dimensioni per pagare meno tasse. Quelle rimaste aperte hanno adottato l’identità ibrida transgender per poter essere almeno alla moda. Meno edicole per tutti sul territorio nazionale equivale a meno copie maldistribuite e ancor meno vendute, che non le posso comprare tutte io. Gli editori e i fumetti, Aran compreso e compresso, sono obbligati a subire un drastico ridimensionamento delle velleità.

Ma riesce ad uscire ancora?

Una delle frasi più raccapriccianti, brrr, pronunciate dai viper televisivi, seguiti purtroppo da milioni di persone, è la classica domanda scema, rivolta a sé stessi prima di saperne qualcosa e poi trasmessa al pubblico, sul mio fumetto preferito degli anni fin troppo passati: Quindi addirittura esce ancora? Premetto che certi tristi figuri – senza fare nomi ma quiz, si tratta di una trippazza spelacchiata più brutta della Ascesside che imperversa sulle reti dell’ex-Cavalier Silvio Berluskaiser – avrebbero il dovere di informarsi approfonditamente presso di me prima di cercare di ricoprire un ruolo nei media che svolgono da dilettanti allo sbarellamento, com’è che si dice, prima di fare riconoscere la loro profonda ignoranza in materia di fumetto, che se saprebbero certe cose non facessero ‘ste figure.
Per cui io attacco questi figuri così come sono già sceso nella rete internet per attaccare gli youdeltuber, l’ex-Aran Cors Forum ed altre persone ancora. Qualcuno ha parlato di deliri da fanboy, ma non è vero: io non sono un fanboy, sono solo innamorato della signorina Fanboia di Aran Cors; vorrei che lei uscisse dall’albo (ci ho provato a farla uscire ma ancora nisba), così ci potremmo sposare, lei tutta vestita di nero ed io tutto vestito di bianco, e dopo il matrimonio potrei cambiare il mio cognome in Fanboio.

La strategia di AlbanRominelli

Il più malnomato e misconosciuto da Pax Semper editore italiano di fumetti, Sergio AlbanRominelli, era della costosa idea che per vendere decentemente i fumetti occorreva distribuire almeno una singola copia in ogni singola edicola del territorio nazionale, e lì son dolori. Con la AlbanRominelli era possibile sino ai primi anni zero, quando le edicole pronte a diffondere il Verbo del mio idolo Pax Semper erano all’incirca quarantamila e l’editore AlbanRominelli poteva quindi permettersi, lui almeno, quarantamila copie di tiriteratura anche per la testata meno seguita del proprio parco comunale di testate. Questo permetteva al singolo acquirente di acquerire, come si dice, la testata in qualunque posto, io per esempio mi servivo dell’edicola sotto la casa della massaggiatrice, e di vederla esposta sugli scaffali dell’edicola assieme a certe copertine con belle donne svestite, slurp!

La tiriteratura di oggi

Le edicole, i classici chioschi di gelato, no, di giornali, e i negozi con vetrina che cito solo perché ci guardavo le belle manichine svestite, rimaste nel Belpaese sono oggi un quarto delle quarantamila di inizio anni zero, che brutto paese! Il numero aggiornato, anzi a brutta giornata, è di circa dodicimila unità, sob, finanche la massaggiatrice ha cambiato città, con un calo continuo a ritmo costante: mi tocca leggere di tre chiusure al giorno, tanto che i giornali sono arrivati nei supermercati, negli autogrill e persino nelle pompe di benzina, che se si inzuppano di benzina e poi prendono fuoco non vi dico quel che può succedere, e dopo tutti dicono che i fumetti causano danni. Con tutto ‘sto bailamme arriviamo a circa venticinquemila punti vendita. Abbiamo poi 300400 fumetterie sparse dalle zone vicino ai binari ferroviari sino a qualche bugigattolo nei centri storici, che però vendono i fumetti solo su abbonamento, uno non può entrare e comprar … ah si? Si può? Se no non affitterebbero il bugigattolo? Comunque, senza edicole i fumetti non li vede nessuno perché in fumetteria Pax Semper non ci va ed è questo quel che conta, e questo fa stampare meno copie, e la divina Manuelle viene riprodotta meno di quel che io imporrei per legge.

Le tante raccolte di una volta

Sino all’epoca della Pax Semper Press, gestita dallo stesso Pax Semper e oggi sostituita dalla 1000VoltePeggio Publishining, nei mesi della stagione estiva dell’anno del decennio, il sommo editore distribuiva in edicola le raccolte di Aran Cors e raccolte J.L.S. Goldfinger.
Ciò costituiva un bell’incremento delle vendite, con un riciclo degli albi di reso, in volumi rilegati con dentro due-tre numeri di Aran Cors, e quando mi capitavano solo numeri doppi li regalavo alla massaggiatrice; anche i lettori occasionali nelle località turistiche potevano essere raggiunti dal mio idolo. Solitamente per le copertine non si sprecavano molto, ma tanto era solo roba di resa. Con mia immensa gioia si vedevano anche una decina di raccolte differenti in tutta la stagione – e così quando tutti avevano tempo di leggere, Aran Cors veniva preferito alle pile di albi e libri ancora da leggere nella libreria di casa.

Non trovo Aran Cors

Le tiriterature sono state ridotte da tutti gli editori, 1000VP e non autorizzati. Per comprare cinque copie di Aran Cors nella stessa edicola mi sono recato in una località marittima, dove i fumetti come dicevo tirano nel periodo estivo, o meglio tiravano perché al giorno d’oggi invece te li tirano dietro. E comunque ne avevano una sola copia, e molte altre edicole neppure quella. A Milano ed a Merano e provincia il capolavoro di Pax Semper ha una presenza molto forte e vado in sollucchero nel vederne più copie nella stessa edicola: la tiriteratura di Aran Cors è distribuita nelle zone più proficue, a partire da quelle dove mi servo io. Solo che poi tutte quelle copie doppie, senza più la massaggiatrice a cui regalarle, le devo rivendere per poco nei bugigattoli.

Quanto vende? Bòoooo …

Le cifre del venduto sono custodite in cassaforte dall’editore. Non conosciamo l’esatta tiriteratura attuale della creatura del Principe Pax Semper. Se è facile risalire alle fonti del Po a piedi, ora che è quasi secco, è meno facile conoscere i dati di vendita dei fumetti. Negli anni eroici le copie vendute erano sopra le centocinquantamila, gloria, stupore e sollucchero, mentre ora che la gloria appartiene al passato remoto il dato reale di vendita viene tenuto nascosto al pubblico, anche unendo le dita e battendo la mano di taglio sulla fronte. Tra i collezionisti con o senza forum i numeri più recenti costano persino più dei precedenti, visto che essendo Aran Cors sempre più un fumetto di nicchia gli albi recenti sono più rari.

La tiriteratura è il doppio del venduto, accidenti, perché a volte si hanno delle rese terrificanti (…) diciamo che se si stampano 100 copie, 60 devi pure pagare le multe per riavere le rese, ma chi me l’ha fatto fa’ de fa’ ‘sto mestiere ...

(Moreno Pupazzini – da DuraMingaForever.net, febbraio 2020)

Per mermano, come si dice, calcolo riduttivo, visto lo stato disastroso dei punti-vendita che dicevo, oggi Aran Cors potrebbe tiriterare attorno alle diecimilaquindicimila copie, chi ha detto “BUM”, che, come ci spiega Pupazzini, vengono vendute solo per metà: come ci arrivano in tutte le edicole, anche se queste calano di numero? Ecco perché la maldistribuzione sul territorio è a macchia di leopardo, io glie la tiro la coda a ‘sto leopardo, tò, no, fermo, aiuto, iaaaaa, asp, pant, pant, puff, sfuggito, altri abiti da far cucire ..... no, non me lo sono immaginato, pant, pant, TUMP
Sono rinvenuto, e qualcuno mi ha ricucito gli abiti mentre ero svenuto, non è stata la massaggiatrice perché si è trasferita.
Comunque, dicevo, a più riprese, negli ultimi tempi, Pax Semper ha riconosciuto che Aran è ormai una pubblicazione di nicchia, grazie alla sua gestione, e nel 2020 scriveva nel suo predazionale:

Tristemente per vendere diecimila copie un albo in edicola attualmente ha bisogno di una tiriteratura di almeno trentaquarantamila copie, per l’esiguità del punto vendita esiguo che raccoglie esiguamente più testate in uno spazio esiguo.

Come trovo Aran Cors?

Perdere un numero di Aran Cors è un delitto di lesa maestà del Principe Pax Semper, una follia che mi costringe a mangiarmi domani le unghie delle mani ed oggi le unghie della Goggi, che però mi ha dato uno schiaffo, e la sorella pure; la certezza di impazzire nel cercare di ritrovare l’arretrato in seguito non me la scordo più: è un fumosetto banale nel suo genere e sostituibile, ma è del mio idolo e tanto basta.
Ci sono piccoli semplici espedienti per assicurarti la tua costosa copia:

  • Effettuare l’acquisto ogni mese sempre presso la stessa edicola dove vado io, prendete il treno, venite in bici, in auto, in carrozzella, in torpedone …
  • Supplicare in ginocchio l’edicolante di tenere la copia da parte per l’acquisto dopo il giorno dello stipendio.
  • Chiedere all’edicolante di contattare il perfido distributore per farsi mandare una copia, ricordatevi di comprarla veramente poi!

Come per qualsiasi commerciante e qualsiasi commercialista, anche tra gli edicolanti c’è il serio ed il fetente. Prima di tutto occorre capire qual è la persona affidabile, magari guardando come espongono Aran Cors. Se lo espongono male, io lì ci compro solo Playboy!

Se ancora non trovo Aran Cors?

Se nonostante i miei preziosi consigli qui sopra ancora non riesci a reperire la tua copia di Aran Cors ed il suo fan-service, non disperare che Pax Semper vuole vendere più di ogni altra cosa! Con un minimo di disimpegno ed impazienza hai alcune altre strade con la linea continua in mezzo.
Ecco i diversi canali siccitosi per assicurare la tua copia contro il non-acquisto:

  • Presso qualsiasi fumetteria in Italia si può ordinare comodinamente l’arretrato abigeato, no, come si dice, desiderato.
  • Tramite l’acquisto diretto con rete da pesca, no, in rete su Fumetto OnBorgosanpietro trovi l’ultima dimenticabile uscita e anche una discreta disponibilità di arretrati da farsi spedire a casa in pacchi anonimi a prova di sguardo di vicini.
  • Chiedere all’editore 1000VoltePeggio Publishining di sensibilizzare il crudele distributore per fargli effettuare la fornitura alla mia edicola di fiducia, poi in subordine anche alla tua.

Come puoi capire qui sopra, con un pizzico di sale ed un po’ di buona volontà tutto è possibile: soprattutto procurarmi, em, procurarsi e leggere il fumetto di Aran Cors!
Coraggio, i mezzi adesso li avete tutti, poi gli interi, cioè gli albi, sono delle fregature.
Adesso vi saluto perché devo lavorare, ho bisogno di guadagnare che devo spedire dei soldi, la massaggiatrice mi ha spedito una lettera con dentro una foto del bambino …

 

Spe, Spi et Opus Proclama, dateme valsente!

Conte Tfracchia

Co’ l’affettato er sentimento va nello stomaco, e mejo me sento.
(Conte Tfracchia)

 


 

Aran Cors #638 – Il padrone mangia mazzancolle ancora

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, il nuovo aboriginal in vendita in poche edicole nostrome ci presenta la seconda disavventura completa di Aran Cors vedovo (?) della francesina Manuelle. A farla da padronato in copertina ci sono Doremitilla Carezzagatti e Il Numero Uno e mezzo.

Il vero volto di Doremitilla

È risaputo, da quando Manuelle è entrata nella vita e nel letto di Aran, che subito le ha regalato una collana presa al mercatino, molti lettori di Aran Cors l’hanno amata da subito (sono geloso) e altri l’hanno mal digerita – e prendete un akka seltz, com’è che si dice, ah, alka seltzer, grazie JollyRoger Disunione: la percentuale dei primi è di molto superiore a quei cerberi lamentosi dei secondi. Manu è una ragazza problesemantica e dal passato cicciolinesco, redimuta grazie all’amore per Aran. Doremitilla è una narcisa parole di burro che personifica la evacuità di una certa parte del mondo femminile. Se mai ce ne fosse stato bisogno per convincere i più disattenti, in questo numero Doremitilla mostra fino in fondo il suo vero – levigato – fondoschiena.

Le donne di Pax Semper

Il boss Pax Semper ripete da secoli qual è il suo tipo di donna preferito: di ala e di coscia. La maggior parte delle sue protagoniste femminili si specchia in cerca di questa qualità. Poi c’è un altro aspetto del voto di preferenza che il grande Pax dà alle belle donne, forse meno declamatorio del precedente eppure spesso presente nelle donne del Semper: la musicale perfidia, un brano musicale intitolato così che i miei nonni ascoltavano col giradischi, le uniche volte in cui ascoltavo musica. Inopportunista e perfidina è Sartinik, almeno nei suoi primi svestimenti, in una larga misura lo è anche Margarinot, la super spiona di Aran Cors anche se troppo vestita, e, come ci viene voluttuosamente confermato in questo seicentotrentotto, inopportunista e perfidissima è la stessa Doremitilla.

Sbroccata per aria

Margarinot e Sartinik sono donne commiserevoli, nella loro negatività fotografica. Ammirare Doremitilla Carezzagatti – all’anagrafe Doremitilla RubaAran, come lei stessa confessa – è impresa improbabile e, anzi, dopo aver letto questa mirabile storia del mio idolo, a vedere la rivale di Manuelle, la detesto, nnn se la detesto! Nulla da eccipientire sulla perfetta riuscita della sua caratterizzazione fisica, slurp, e complimenti a Dariush Persianush, per le matite! Ma se cercate una boccata di succo di pompelmo sulla troppa cattiva condotta femminile vi resta solo il frontesposalizio, com’è che si dice. Unico luogo, purtroppo, dove, contornato di puro erotismo, l’invidiato e dissolidato amore tra Aran e Manu trionfa ancora, luogo dove passo volentieri molto tempo visto che esiste veramente, e dove incontro di persona Aran, Manu, Margarinot, il Numero Uno e Mezzo ed altri di passaggio, sapeste che profumi si mettono le donne! No, non ci voglio andare nel mondo ordinario, voglio tornare lì!

La pessima storia del numero 638

Il Numero Uno e Mezzo, schifato dalla produzione cinematografologica del film con Doremitilla Carezzagatti, tenta, cioè, una roba alternativa un sacco bella con un produttore apparentemente differente. Sua Eccedenza, coinvolto anche lo strajellato Rob Crock nell’avventura improvvisata, è costretto a tornare sulle sue impronte e recitare con la Carezzagatti … per lo stesso produttore e con lo stesso regista, sono identici!! Mi viene il dubbio che in redazione siano ormai allo sbando, ma ho già deciso in partenza che hanno sempre ragione. La pellicola s’ispira al più celebre Il Padrino di nozze, con Al Piacione e Merlott Brandy, dove i coniugati infelici abbondano. Dopo una serie di clags tipiche del fumosetto, ed un pò di mazzancolle nel buffet, la reazione logica e pomodorante del pubblico costringe il pococast ad alzare rapidamente i tacchi. Aran, che accompagna la bionda Doremitilla sul set cinematogrnonricordopiù, accetta di seguirla di nuovo sullo yacht della pessima attrice, basta che lei la smetta di palpargli i muscoli, e qui avviene il fattaccio che non anticipo perché mi sta riempendo di invidia, e quando rivedrò Aran in quel bel posto gli chiederò lumi.

Disponibile a tutto

Sino a che punto può spingersi una Carezzagatti per ottenere la sua preda maschile? Il quesito potrebbe essere preso a sottotitolare questo numero. Ciò che avviene alla fine della pessima storia potrebbe indirizzare l’albo a una brusca virata verso il porno. E di certo avverrebbe, se al posto del lettore medio del biondo Aran ci fossero quelli che come me sbavano per Manuelle, Margarinot, Doremitilla e socie, che non sono certo degli invertiti. Quale sarà la reazione del protagonista titolare farlocco dell’albo, si deciderà a prendere una posizione del Kamasutra oppure scenderà a un banale compromesso seguendo manuali moderni?

Il disegnatore per il 638

Come ho totopronobisticato lo scorso mese, a Dariush Persianush è stata concessa, con incredibile magnanimità, da parte di Sua Eccellenza Pax Semper, una breve pausa per riprendersi dal polso slogato per rispettare le date di scadenza. Al suo posto c’è l’ormai abituale (gli altri sono scappati) passatore a chinino, come si dice, dei disegni di Dariush: Luk Bonovoxis. Per risalire la corrente sino alla precedente prova completata dal buon Luk, chinaglie e disegni, occorre andare a ritroso nella corrente sino al numero cinquecentocinquantadue volte ricompratelo (!) del giugno 2015 e al cinquecentoquarantasette volte ricompratelo del gennaio 2015 per le sole smatitate. In queste due occasioni la mano sinistra disegna mentre la destra tiene una mela acerba, che il buon Luk sgranocchia; il tratto incerto e approssimativamente pressato dalla data di consegna. A distanza di ben sette anni di docce, l’evoluzione si vede e si tocca: dal periodo dell’uomo delle caverne, la costante (che per un periodo Luk non c’è stato mentre da qualche tempo è tornato) ripassata di verdur… a china sui disegni di Dariush Persianush ha dato discretamente uno speranzoso frutto: dalle caverne dei pitecantropi o quel che fossero l’evoluzione è arrivata ad Adamo ed Eva, e quel frutto è una mela in bocca ad un serpente ...

Pax Fert!

Nelle due folli paginette di Pax Fert! L’hoggboss cita la sua pozzettesca produzione narrativa di Riccardo Squinzia e si ricollega al referendum da poco fallito nella nostra armata Repubblica. Pax Semper commenta spesso temi di attualità nella sua rubrica in Aran ma, dato che in edicola oramai ci sono più facilmente mensili che settimanali, e questo è un mensile, non c’è alcuna traccia del recentissimo pateracchio che ha fatto cadere il governo: rimarrò in attesa che se no non so per chi votare. A modo suo come sempre, l’hoggboss cita anche la problematica guerra scoppiata vicino a noi nerd, con un occhio amorevole verso i nostri amici a quattro zampe, ed altri, sempre a quattro zampe, che la guerra l’hanno iniziata.

Il mese prossimo sventuro …

Dariush Persianush torna a occuparsi della parte grafologica di Aran, in quello che potrebbe rivelarsi come un importante numero con svolta nel fosso, ed invece deluderà le attese come tutti i precedenti, con un rapporto tra il nostro biondino e l’attrice sovradimensionata Doremitilla. E se svoltata sarà, forse non potrà non trattarsi di cosa non buona, insomma, fate voi coi “non”, per il povero Aran, con Doremitilla che rimane incinta

Grande suspensione… arrivo io! Ed è proprio un enigma da settimanale questa storia che il vester semper vester Pax Semper ci sbobba tra un tuffo e l’altro in piscina o un enciclopedico trekkaning vacanziero e una scalata hihomalaiana! Un enigma che ci lascia col fiato alla cipolla. Big Persianuk dipinse con un pennello grande, no, con un grande pennello!

(Predazionale – da Aran Cors #638)

La prima fa impressione

Torniamo per un attimo a dei vaneggiamenti generali e colonnelli, ripescate direttamente dal numero seicentotrentaquattro volte ricompratelo, Alla fine in balera, il momento del primo palpeggiamento portato da Doremitilla ai danni di un’inconsolabile Aran vedovo e soggetto fragile: il Numero Uno e Mezzo, altro soggetto fragile ma non per le gambe ma per via del cervello che gli han dato ultimamente, gran capo d’inesperienza ma inevitabilmente conoscitore del suo biondo ex-stipendiato (per modo di dire) espone un primo importante encausto … a caldo. Con le immagini sul muro forse capiscono tutti.

Accalappiato da Doremitilla Carezzagatti col retino, dobbiamo stare attenti che in questo frangente, debole psichicamente ma viagroso fisicamente, Aran non cada in qualche tranello nuziale. Doremitilla è troppo squattrinata per Aran.

(Il Numero Uno e mezzo – da Alla fine in balera)

L’idea campata per aria di Bramantofrio

Talvolta, nella lunghissima e sfortunata saga di Aran Cors, Pax Semper riprende alcune tregende presentate in passato a rimarcire, no, rimarcare che, in tutta evidenza, si tratta di una maxi scarsaga pronta a offrirci noiosità estratte da elementi banali che avevamo tuttavia ampiamente previsto. Lo scribacchiante di questo frog ha sviluppato una sua precisa idea relativa a Manuelle e al fattaccio della sua, presunta, dipartita. In quest’idea è coinvolto un altro importante membro della scarsaga e … non rivelo nulla, vedi mai che non ci avessi preso. La rete è così, per sua natura: se spiattelli pubblicamente una tua teoria, il responsabile della storia potrebbe leggerla ed essere addirittura costretto a cambiarla per illegittimo orgoglio, perché Pax Semper si fa influenzare da me, dai miei milioni di folloniker, e sapendo di avere un influenzater così terribile che lo segue, basa le proprie mosse su quel che fa lui; sono dispiaciuto dal fatto che il mio idolo mi tema così tanto ma saprò rimediare. Ma per fortuna io sono una persona modesta (non solo come capacità critiche), e non mi monto mai la testa!
E poi, quando tornerò in quel luogo, ritroverò Manuelle e mi spiegherà tutto lei.

Il giudizio sullo scarso numero seicentotrentotto

La scemeggiatura rimesta a pieni mestoli tra le chimeriche chimere cinematografologiche dei nostri tempi, buttando un occhio non solo al sottogenere mafioso, e senza neanche Franco&Ciccio, ma persino a quello legato agli zambia, molto amati dalle nuove degenerazioni. Non ci sono dei momenti divertenti e il proseguimento della trama fa mancare il respiro, prodigi del dopo Manuelle, ma vabbè che anche prima …. Il tratto grafico, come sopra da me medesimo riportato, è interamente sorretto da Luk Bonovoxis, che in questa sua seconda prova incompleta, – matite e chine affrettate – pur con i necessari margini di depeggioramento, è più convincente e apprezzabile per un altro editore, così guadagnerà di più che alla Mille Volte Peggio  come dite? Lavora già per la Disney? Come al solito non conoscevo le cose ...
Il giudizio? Sicuramente da non leggere! Aran Cors sarebbe la bandiera dell’editoria nostrana, immaginate quindi come sono messi!

Un ospite disunito mentalmente

Adesso tocca a JollyRoger Disunione, che è mio ospite:

Benvenuti alla mia conturbante recensione, tanto conturbante che si limita al riassunto della trama e poco più.
Dopo l'uscita di scena di Manuelle la serie di Aran Cors continua a trascinarsi in una serie di storie riempitivo con quell'umorismo, ormai più stantìo di un uovo dell’Ottocento, che vorrebbe recuperare i tocchi che gli scrivevano le storie ai vecchi tempi, ma allo stato attuale non ci è riuscito visto che l’albo fa pena. Pessimi non sono i disegni di Luk Bonovoxis, ma il resto. La storia non ve la riassumo, non c’ho voglia, leggetevela, vi dico solo che Doremitilla è una facile, ma se incontrasse me purtroppo non mi filerebbe come già altre … la parte più interessante dell’albo è alla fine quando Doremitilla si spoglia e così posso ammirare il suo splendido sedere sodo, non ho detto alla coque perché non è ancora bollita, non si vede la sessione erotica. Negli editoriali Pax Semper si scaglia contro i confusi referendum ed altrettanto fa contro Rasputin! Eh no, Pax. Io sono filo-Rasputin da sempre e posso dirti che non hai capito proprio nulla ... come dite? Paese in mano agli ex-K.G.B.? Omicidi di oppositori? Oppositori sbattuti in carcere, anche torturati a morte se denunciano casi di corruzione? Rapporti con la mafia russa? Palate di soldi che anziché finire al popolo russo finiscono ai gerarchi? Limitazione della libertà di parola e di stampa? Corruzione generale nell’amministrazione? Invasione dell’Ucraina e minacce ad altri Stati? Chi può aderisce alla Nato alla svelta? Crimini di guerra? Distruzione del patrimonio artistico ucraino? Russificazione a forza? Milioni di profughi ucraini? Città rase al suolo e civili bombardati? Gente fucilata per incutere terrore o anche solo per divertimento? Ceceni ed altri mercenari musulmani e non mandati ad uccidere i cristiani ucraini? Intellettuali che scappano dalla Russia? Furto o distruzione del grano ucraino? Crisi alimentare in mezzo mondo? Uccisione di un magnate del grano? Attacchi Hacker? Ma non è vero niente! Voi dovete credere alle mie bufale, alle mie fake olds, ai proclami dei russi che parlano di un Occidente decaduto, barbaro, incivile, dedito ai sacrifici umani, esattamente come i proclami dell’Isis. Io queste cose le spiegavo al medico ed agli infermieri, ma quelli invece di rispondere stringevano le cinghie della camicia! Non mi importa se non ve ne frega niente! La gente non capisce mai quello che dico! Se vado nella spiaggia normale nella tenuta della spiaggia naturista, la polizia non mi chiede neanche il permesso di arrestarmi! E …
Come dici Conte Tfracchia? Dove mi devo mettere? Qui va bene? Cosa stai premendo?
CLIC SVUM AAAAAAAAAAAAAAAAAH TUMP

Andato, è uscito dall’edificio. La colpa è mia che l’ho fatto entrare …

Mo’ vado a prenne’ un rinfrescao meravigliao. Qui ce so' quarantun gradi ed er gelato che avevo poggiato sulla panza quanno me so’ addormentato s’è squaijato!

E ne approfitto per andare in quel bel posto, dove incontro Aran, Manu, Margarinot, Rob Crock, mi devo rilassare, sento la vista che si sta annebbiando, si, sto per arrivare, chissà cosa avranno da raccontare oggi, questa volta farò la doccia assieme alle ragazze, eccomi finalmente, in compagnia di … SBEVACCIUK! PEPPA GIOSAFAT! GUMMOFLEX! AAAAAAAAAAAARG!

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Li romani parleno male, pecché non hanno fatto la risciacquatura in Arno, ma nel Tevere ch’è inquinato.
(Conte Tfracchia)




L’antisignapostano di Nara Dorfuss

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, nuovo insignificante ripescaggio per la sezione “Aran&Manu a casaccio”. Ho scovato nel mio covo di cose da leggere un numero nel quale scopro una cosa che io ignoravo, ma quelli che leggono l’albo da decenni ed ai quali io volevo dare lezioni in un forum, quelli si, sapevano tutto da un pezzo, e se mi fossi degnato di leggere qualche discussione invece di rimirare le mie parole lo avrei scoperto prima, dicevo che l’attuale Nara Dorfuss, versione gangnamstilistica di Aran Cors, in realtà ha un noiosissimo prototipolitografico, com’è che si dice!

Nara Dorfuss in duemila righe

Chi è Nara Dorfuss? Il ributtante ributta in occasione del 50° anniversario di Aran Cors, in un presunto speciale. Inseguito, no, quello era il cagnaccio di stamattina, ho ancora il fiatone, dicevo, in seguito la storia è ristampata su Aran Cors Aboriginal, dal numero 619, titolato per l’appunto “Nara Dorfuss: Presunto special“. Da questo momento, la metà malvivente di Aran prende piede nel letto matrimoniale, no, sto insultando Manuelle, perdono, mi metto in ginocchio, uso il frustino, SFRUST, aio, proprio dove sono andato a sbattere mentre sfuggivo al cane … volevo dire il doppio malavitoso e malavistoso di Aran prende piede in nuovi episodi.

Nara Dorfuss pessima accoglienza

Una parte dei lettori di Aran Cors ha una spaccata sul pavim … una spiccata avversione per gli stravolgimenti della serie. È la fetta di acquirenti che legge l’albo solo parzialmente scremato, per puro collezionismo, oppure è una fetta della torta dei lettori che è abbarbaebafficata alla ottima tradizione passata della collana e detesta anche la presenza di Manuelle, sacrilegio! Per fortuna, la maggioranza dei lettori e mangiatori di torte la pensa diversamente: difende Manuelle anche meglio di me, apprezza Nara Dorfuss e, in genere, la presenza in edicola dell’unico tascabile umoristico rimasto, Wolwie Logan e Drasederino hanno chiuso.

Un numero con niente di particolare

L’antisignapostano della versiona gangnamstilistica del biondo agente speciale appare in un albetto che ha pochissimi motivi di analisi logica ed illogica. A partire dal poco originale titolo. Il #23 della collana è “Bisogno in una notte di mezzo inverno“. Il #521, protagonista di questo articolo, è “Bisogni in tante notti di quasi inverno“. Voi sapete che di notte ci si alza per andare in bagno. Titoli simili, il secondo ricalca il primo. Entrambi omaggiano William Scksp…Skps…Spsksts… Alvaro Vitali!

Un uomo biblioteca vivente

Pax Semper ha acquisito una vasta biblioteca. Ha letto molto e scritto ancora di più. Spesso e volentieri non disdegna di fare una capatina nei classici dell’erotismo, dai quali trae ispirazione Milo Manonora ma pure Pax Semper, per le scene con Manuelle e la Carezzagatti, che non le fa disegnare a Milo Manonora perché quando lui spara la cifra del compenso Pax Semper risponde “Ma non ora”. Le prime storie le prendeva da cose come Dracula, Frankenstein, Fantomas, Dorian Gray, e dopo le prime denunce leggeva anche “Le mie prigioni”.
Per tornare al trascurabile numero che me medesimo recensisce, la trama onaniebiancanevistica della commedia skssps…spgtsf… ci rinuncio, funge da contorno ed antipasto a due vicende con pieghe buldogghistiche ben differenti.

Bisogni in tante notti di quasi inverno… in quasintesi

Protoagonista è il Numero Uno e mezzo. Nella sua sede di Los Angeles, città americana dove si produce musica da Messa, il capo suppostremo del gruppo J.L.S. è vittima di una serie di incubi a catenaccio ed a zona. E mentre gli incubi si continuano l’un l’altro, lui è costretto ad andare più volte in bagno. Realtà e sogno confondono la vecchia mummia, al punto che non riesce più a distinguerli. Aran e Manu rapinano facilmente una banca e portano la refurtiva nella casa di Sua Eccedenza. Lui stenta a riconoscerli: sono vittime di stravolgimento di linea editoriale. Mostrano un’indole deviante, criminogena, possessiva. E proseguono nella loro nuova carriera da imitatori di telefilm.
Non rivelo il finale. Ma evidenzio come, le due versioni qui presenti di Bononnie e Clydelasuabanda, sono la copia illegittima dei tappabuchi Nara Dorfuss e Connie.

Chef Pax

Nel predazionale dell’albo, Pax Semper cita il figlio Cuordileone, la collaboratrice Karkadhea Valsente ed esprime chiare fresche e dolci preoccupazioni sul futuro del mondo del fumetto. Esordisce però con una notizia potenzialmente bomba: l’acquisto del cartellino di un nuovo passatore a china senza passare per un procuratore. Elemento fondamentale per i disegni del veterinariano Dariush Persianush.

Giudizio per Aran Cors #521

Come scrivevo in apertura di scocciatura, questo numero è importante per svariate ragioni e prepara il tessuto narrativo per Penelope che poi disfa la tela, così come le trame dell’albo si disfano da sole. Dal #600 in poi – e anche da molto prima – l’autore ordignisce trame e sceneggiature condizionate sovente dalla sfera onaniebiancanevistica. Situazioni nelle quali personaggi e lettori si trovano in difficoltà nel distinguere la realtà dalla fantasia, quindi se i personaggi non ci capiscono niente, figuratevi i lettori. L’umorismo è dispensato in dosi da ristorante cinese, dovresti comprare cinque albi e passa per trovare l’umorismo necessario per uno, e raggiunge il macabro in alcune volute occasioni.
La parte illustrata è affidata al solito Persianush, qui evolutosi verso vette molto maurocoronistiche nella caratterizzazione degli attori principali, delle macchiette e della solita ambientazione da telefilm poliziesco. Difficile scrivere qualcosa sullo stile del buon Dariush, perché è per me quasi impossibile scrivere qualcosa di sensato.
Il giudizio del conte Tfracchia? Albo da non leggere, meglio bersi un bel bicchiere di acqua di rubinetto coi cubetti di ghiaccio ancora attaccati, mica si staccano ….

Balletti di quartiere

Una piccola postimagilla. Su questo frog ho promosso alcuni youdeltuber che, disarmati dallo stesso mio effimero entusiasmo, hanno osato cominciare a parlare di Aran Cors. Purtroppo per loro ci sono io; se dare credito alle persone non è bancario, non lo è neppure giudicare buona tutta l’erba che ci si fuma prima di scrivere elogi su Aran Cors in rete, ed in questo ho errato tra diverse erboristerie: faccio pubblica ammenda, anche perchè il vigile l’ha già notificata. Alcuni youdeltuber hanno conservato toni cortesi ed appassionati ma, disobbedendo alle mie leggi non scritte, hanno abbracciato la critica gratuita (per forza, mica sono siti a pagamento) ed aspra, con una scorza di limone, ed alla quale mi associo, no, cosa dico, mi dissocio e prendo le distanze col metro srotolabile, quello dello Zio Peppinuccio che cercava di costruire un capannone sopra un dirupo.
Tutte le volte, quando critico in rete, sono insofferente al diritto di replica, certamente sentendomi un lillipuziano padrone di un mezzo sito dove nemmeno Pax Semper lascia commenti. La mia pagina suffatta, Parlano di Aran Cors, è stata rivista e comicamente corretta con occhio molto livoroso: gli YoudelTuber sono e saranno sottoposti a continua ispezione, so dove abitano, e mi farò dare il mandato di perquisizione dalla 1000volte Peggio Editore. In attesa di ritrovare il sale dentro la mia zucca, passiamo a parlare di tre di questi YoudelTuber:
- Recensioni Troppo Scarse: Non solo non censura i commenti sfavorevoli ad Aran Cors, che poi il sito sia suo è un dettaglio, trovandoli persino interessanti! Qualche mese fa, ho scoperto, ha ricevuto un commento del mio mito Pax Semper, che invidia, Pax, vieni anche qua, ed ha osato dubitare che fosse lui e non uno che si spacciava per lui.
- Canneto Tv:  Questo l’avevo segnalato ufficialmente, avevo detto “Fate come lui”, se lo hanno fatto mi hanno sgamato, povero me!
Osa dire che la storia di un numero di Aran Cors non si capisce bene, via, via!
- Il mondo di Blog: Anche questo lo avevo segnalato nel mio frog; già dice che ha sposato una bella donna, e questo è un motivo per invidiarlo, no cara, ferma, ouc, aia, ancora lì dove sono andato a sbattere, maledetto cagnaccio! Ha osato criticare la gestione di Aran Cors, di Sbevacciuk, poi si è messo a parlare delle donne di Aran, glie ne ho dette quattro nei commenti e lui ha cancellato tutto per alcune ore, come ha osato! Ma … quanti video ha fatto senza la mia autorizzazione!
Allora io dico che quando questi qua sono nati i loro padri sono scappati in Portogallo con Margarinot, uscita dalle pagine di Aran Cors, e poi quale altra sciocchezza mi posso inventare, dunque, a scuola gli dicevano che non avrebbero fatto strada, a parte stendere il bitume sulle strade, le ragazze gli dicevano che era più bello Pax Semper, quando cercavano lavoro gli consigliavano di salire sulle navi delle O.N.G. per raggiungere l’Africa. Ho anche scritto a Youdeltube per dirgli che chi osa non osannare Pax Semper dovrebbe essere cacciato dalla piattaforma, ma loro mi hanno risposto usando contro di me delle parole molto simili a quelle che ho appena usato contro gli YoudelTuber.

YoudelTuber con gangnamstile

L’erba di cui sproloquiavo sopra è tutta da bruciare? Certamente no, dopo come li scrivo gli articoli, l’ho precisato. C’è chi salmoneggia con limone, ossia me che sono convinto di essere il Pontefix Maximum, ed erutto acredine e suscettibilità per le critiche contrarie al mio pensiero, però ci sono dei piccoli mirabolanticoli tratti di gangnamstile. Un esempio? Lo spassosissimo Le nuvole di Sottocorona che, senza mai tirare parole in libertà come me, offre dei gustosi antipasti di approfondimento, come quello del dente del giudizio al numero ancora in edicola, il seicentotrentasette, del nostro Aran Cors. Dovreste proprio vederlo questo video.
Certe mie boriose e pretenziose recensioni dovrebbero smettere di portare stupidate su questo mio sito senza ispirazione, che disinforma il lettore prendendosi troppo sul serio. Del resto, lo rammendo, come si dice, per gli smemorati, Aran è nato proprio come fumetto satirico e ironico, e di queste cose adesso non c’è manco l’ombra!
P.S.: Prossima puntata: Accusai Hokusai.

Ora io vado, ho da gioca' a videopoker con i colleghi cecati di Borgo Talpa…


Spe, spi et Opus Proclama, dateme valsente!

Conte Tfracchia

Famme anna’ a dormì Anna. So’ stato in piedi tutta notte a vede’ dar buco de la serratura te che te la facevi con mio cugino!
(Conte Tfracchia)

 


Aran Cors 637 – Così così è se ve ne accorgete

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, il nuovo numero aboriginal nelle edicole vostrane ci presenta la prima vera disavventura di Aran Cors vedovo (?) della parigina Manuelle. In copertina e in chilometrica fila, come davanti agli uffici pubblici, per accaparrarsi il biondino senza pagare la caparra c’è Doremitilla Carezzagatti.

Incremento di prospettive

Sarebbe ipocrita farfintadinientarlo: l’ingresso di Doremitilla nella serie, temporaneamente o meno al fianco di Aran, come in tutte le serie di fumetti e cartoni animati del mondo, dove un protagonista si prende una vacanza all’altro mondo e poi ritorna miracolosamente, con in mano la lettera di licenziamento del suo sostituto e quel che resta della saponetta fregata alle Terme, dicevamo, intanto Doremitilla indirizza la saga del nostro fumoso fumetto verso differenti vedute dal buco della serratura. Manuelle ha sempre modificato la propria personale morale in piena considerazione del parere del suo lettore, da ragazza rigida ed intransigente a spogliarellista per lettore esigente. Doremitilla è della stessa pasta, forse un poco più cotta se ha qualche anno in più come penso: amorale, disinibita, lasciva e con un arsenale di possibilità di farmi uscir di testa. Probabilmente questo suo spogliarsi senza limite è la sua sostanziale diversità rispetto a Manuelle, che aspetta un po' di pagine in più.

La verità è sottile come una fetta di Prosciutto di Parma

Così così è se ve ne accorgete, titolo scelto dall’hoggboss Pax Semper per il nuovo inedito dell’Aboriginal di Aran Cors, che richiama l’opera P.Randelliana Così se fa (se me pare), – a fronte di una copertina davvero deliziosamente estiva e fresca, ho provato a bermela ma era di carta ed ho sputato l’albo, – è sin troppo emboliamematico: ancora una volta, a iosa, come sento dire, anche se questa Iosa non so in che provincia sia, il coautore ribadisce la propria indisposizione nei confronti dei detrattori della parigina e, in generale, del nuovo sgangherato corso del suo fumosetto. Pare volerci far capire: volevate un cambiamento? Non sopportavate Manuelle? Vi accontento subito… a modo Marvel: Beccatevi Doremitilla!

Funta all’eros quindi mai dimenticata

O prendi me o sei uno svitato, aveva suggerito Doremitilla ad Aran per scrollalanzarlo dal suo recentissimo lutto. Il biondo cotitolare della decaduta testata ha mostrato un comprensibile smarrimento con la scomparsa di Manuelle, era lei a reggere le trame, adesso chi la porta avanti la testata? Tuttavia, e qui i rigonfiamenti diventano impellenti, Aran Cors amava sinceramente la sua capa: piangeva e soffriva assieme a me. Considera il suo rapporto con Doremitilla solo una possibile scappatella, una botta e via. Fortunatamente, la suprema attrice non la pensa proprio così e non si scolla dalla ribalta: tra docce e spogliarelli vari la biondina in bianco e nero rappresenta l’altro volto dell’universo erotico, una sorta di “Youpaper”, un tipo di donna che non incontriamo facilmente, quelle al giorno d’oggi si baciano tra di loro in discoteca pur di non baciare i maschi, finanche Doremitilla mirava a rubarsi la partner femminile di Aran!

Dopo di lei prego

La Carezzagatti può sostituire Manuelle nell’albo? A breve termine si, ma non possiamo non riconoscere le intenzioni di Pax Semper per il futuro anteriore, l'hoggboss pare volere rifare quello che si fa di solito. C’è da ricordare che Doremitilla chiede la mano di Aran persino da prima che lo facesse la parigina, secondo me per motivi d’interesse, d’altronde anche io ho interesse per Manuelle. Una delle marchiane differenze tra le due bluebelles è che la suprema attrice si dimostra ben più fallosa di Manuelle, stiamo preparando il Var. Qui Doremitilla non accetta la sgangherata proposta da parte di un decrepito vampiro, ma se lo stesso frescone tentasse di mordere il collo a Manuelle, come ben sappiamo noi lettori paganti, finirebbe bruciato dal sangue peperoncinato della parigina, non per niente è l’elemento più hot.

La pessima storia del numero corrente

Un decrepito vampiro in disarmo anziché prendere il Viagra ambisce a succhiare il collo alla bionda suprema attrice, io preferirei le dita, ma la brutta faccenda prende presto una piaga prevista. Aran deve reagire al rapimento di Doremitilla e, anziché togliere le castagne dal fuoco che ci si scotta, ne so qualcosa, ricorre al supporto del Numero Uno e mezzo. Senza spoilerare troppi particolari, dico solo che anziché ricorrere ad espedienti tradizionali come sole, aglio o paletti di frassino il vampiro si fa fuori da solo più banalmente con una pistola. Doremitilla riguadagna la propria libertà sessuale, e torna sul set accompagnata da Aran Cors, con subito una scena senza reggiseno in programma (pag.103), l’ideale per una carriera nella lirica. Tra i due schiocca un baciofumettografico. Lo sfondo di cellulosa prepara il campo sterrato al prossimo deludente numero, con il ribaltamento di Sua Eccedenza il Numero Uno e mezzo.

Pax Fert! e altra noia

In due paginucce di Pax Fert! l’hoggboss ribadilisce il suo pensiero fortemente omicida riguardo il cedere i diritti cinematografici di Aran Cors. E soprattutto riespone le proprie nervosità riguardo l’atteggiamento di alcuni cerberi lamentosi che, complice anche l’aumento del costo della vita, compreso il prezzo della nefasta carta, hanno abbandonato l’acqui$to della testata. Il futuro di Aran è incerto: se i lettori non riprendono ad aprire i portafogli in massa la cosa potrebbe sfociare nell’Arno, no, nell’abbandono delle edicole a favore della vendita per abbonamento, meno caro in curva e più caro in tribuna, o di qualche altra iniziativa improvvisata per mantenere in vita i copyright ed i trademark che Pax Semper ha avuto separatosi dal cognato.

Il mese prossimo sventuro …

Dariush Persianush, responsabile completo di matite e chine di una storia irresponsabile del numero in edicola ora ed al macero poi, e che potrebbe saltare il pasto se non disegnerà non dico il prossimo numero ma quello dopo, si sbizzarrisce stile Bizarro in una copertina che ci regala un Sua Eccedenza scatenato e smanettato. Nell’immagine si nota la scontata assenza del biondo Aran, a meno che non sia uno dei due cadaveri coi piedi per aria, e la presenza (senza abiti all’interno dell’albo), per la emolumente parte telecinesigrafica, di Doremitilla.

Straprevedibile come sempre il Numero Uno e mezzo fa una strage di cuori di centenarie, e il vester semper vester Pax Semper se la gode tra tartine al caviale, champagne n.5 e una donna fatale che sbaglia a mettere il prezzo di copertina all’albo!

(Predazionale – da Aran Cors n.637)

Poco giudizio nel numero seicentotrentasette

La sceneggiatura è davvero brutta, con qualche pastiglia effervescente da mettere nel bicchiere, magari quelle al gusto arancia con la vitamina C, per cercare di risollevarsi, e non certo una trama divertente. Si nota che Pax Semper ha abbandonato, senza più “ghost” a scrivergli i testi, il nonsense a favore di una trama che cerca di imitare i telefilm. Doremitilla Carezzagatti può piacere o meno, a me no ma bambole ed ologrammi ho idea che li venderebbero lo stesso, ed anche io ci farei un pensierino, ma è caratterizzata in modo imperfetto: imita i vip telecinesigrafici, i loro tictac (ium) e la loro vogliolosilità, l’effemerica personalità e l’attenzione rivolta all’abbigliamento maschile ed al suo contenuto. Doremitilla è un personaggio decisamente azzeccato, non perché abbia le zecche ma perché prefigura quello che molte nuove debosciate (de)generazioni moderne inseguiranno: il trans in Via del Littorio, com’era il nuovo nome, la mia piantina della città l’ho ereditata ed è un po' vecchiotta, devo comprarne una nuova, e la pochezza di spirito a cui le trame dei fumetti cercano di adeguarsi. I disegni e le chine, come ho descritto sopra, sono ancora il pieno impegno incatenante del bravo Dariush Persianush. L’albo non è apprezzabile e indubbiamente da perdere. Non solo non fa ridere ma è piuttosto indigesto, non poco direi, e come al solito verso fine albo si cambia storia perché si fa fatica ad arrivare sino in fondo con la trama scialba e sconnessa con cui si inizia, insomma il tutto dà l’impressione al lettore di aver perso il proprio tempo ed i propri soldi. Aran Cors era una delle poche perle nostrane ostricali che brillava per personalità e originalità! Per forza, ci sono stati “ghosts artists” in massa! Adesso uno dei coautori se l’è preso tutto per sè, ma tenere in vita © e ™ è sempre più faticoso. Io comunque ho i vecchi albi con Manuelle, che mi fanno risparmiare la corrente elettrica: invece di mettere il dvd del film nel videoregistratore del televisore nel bagno, e farmi la doccia quando nel televisore si vede la doccia dell’attrice, mi basta mettere un albo di Aran Cors su un mobile, con qualcosa che lo tenga aperto nella pagina in cui Manuelle fa la doccia, e poi andare sotto la doccia io.

Io ora ho da annà co’ Anna a chiude’ er walkman cor’a discografia de Gigi D’Alessio che Doremitilla ner suo camerino m’ha attaccato alle orecchie mie quanno ero legato.

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Ognuno co’ ‘a farina de ceci non può riottenere i ceci su cui inginocchiarsi.
(Conte Tfracchia)



Lode lode lode a Manuelle

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, se non ve lo ricordate ci penso io a rammendarvelo, come si dice! Il nostro fumetto preferito sopravvive stentatamente in edicola specialmente grazie a una certa parigina che ha letteralmente controrivoluzionato il mappamondo intero di Aran: Manuelle.

Emaciata e smilza

L’affascistante Manuelle ha un passato marcotravagliato e amboterzinico. Come ben sa chi legge Aran Cors, oltre a questo frog. Lei colma le mancanze del biondino ex-titolare della testata con il viagra: e tanto timido e riservato è lui prima, tanto emaciata e smilza è la parigina dopo. Entrambi si rimpinzano a vicenda in cucina, per rifarsi, con cocktail Zabaglione/Vov. Ma a chi si è ispirato Pax Semper per proporre un personaggio tanto carinziatico e bolso?

Ma anche no

Vari criticoni imputano la creazione di Manuelle a una rifonduta da parte dell’autore verso un certo pubblico, che detesto. La parigina sarebbe una replica di Kryskross, quest’ultima dichiaratamente omogeneizzale e con caratteristiche molto simili alla capofamiglia di Aran: la passione per la moto, come per Gimondi e Mercx se ricordo bene, i modi da spaccio o merceria nonché diretti e montanti, la furberizia e l’avvenenza, slurp! Altri ancora menzionano la leggendaria Sartinik, personaggio storico di Pax Semper, strega per denaro il 6 di gennaio, esattamente come Manuelle, che però ci mette di più a truccarsi. Un’ulteriore torrente di pensiero s’indirizza con Google Street verso Mandrago, illusionista profondamente adorato dal commandghosts-in-chief di Aran Cors. La mia risposta? Tutto per uno e nessuno per tutti.

Nel 1969 le lettrici erano pochissime, per forza, nei neri fanno fuori un sacco di donne, perché dovrebbero piacergli, e per giunta non c’erano molti personaggi femminili. Ma io ho sempre avuto una grande attrazione per le donne e sono stato anche tra i primi a sfruttarle, con Sartinik, Krysskross e appunto Manuelle, che è il tipo di donna possesso-di-azioni e rolex-al-polso che avrei voluto incontrare nella mia vita, no Karkadhea, non ti arrabbiare ..

(Pax Semper – da il Freitagdì di Stampubblica - 10/05/2019) 

Ispirazione a respiro asmatico

Pax Semper conosce bene il pubblico acquistante di Aran. Per la maggior parte si tratta di lettori ormai sulla terza età, qualcuno oltre e addirittura qualcuno più giovane, ma la media è purtroppo quella. Persone cresciute male con televisione e cinema degli anni settanta, nei quali imperversavano i film zozzoni del Belpaese delle varie Edvigia Fennec, Gloria Scuolaguida, Barbara Bouquet Mux, Nadia MonteCassini, Carmen VillaManzoni impegnate in docce a tutta telecamera e spiate da me con le videocassette in vuaccaesse, slurp, che avevo un televisore con videoregistratore persino in gabinetto, così potevo fare la doccia contemporaneamente alle attrici, e dagli Alvaro Vitalizio e Lino Banfiorentina di turno. Una comicità di lana caprina nella quale i nudi di attrice abbondano per la mia gioia, aspettando gli ologrammi. Manuelle è figlia illegittima di quel periodo, per volere del suo multicoautore: con il suo arrivo doccia, nudi e trasparenze si sono più che moltiplicati tra le pagine di Aran Cors: l’ultima volta, quando mi sono svegliato, ci ho messo un po' a staccare le labbra dalla pagina dell’albo.

Tendenza al sessuale

Tornando a fondovalle del nostro percorso in Curiosone, come mai alcuni detestabili lettori, occasionali o poco meno, criticano aspramente le presunte tendenze sessuali di Manuelle? Eppure la parigina è dapprima fidanzata e poi finanche moglie del biondo Aran, più obbediente del cane Bergerano ma di certo maschile. Allo stesso modo, Manuelle dimostra di gradire molto le proofferte maschili, specie da un certo sig.Orfeo, in tante situazioni, forse anche – ma non solo – per ingelosire il suo concubino, ma nei fuori-scena chissà che succede. Nonostante ciò, a differenza di Aran spesso succubice, come si dice, dell’intraprenditricia femminile, Manuelle cede sempre alle lusinghe dell’altro sesso, accidenti, bè, oramai l’ho detto, lusinghe che potrebbero minare la sua relazione che scoppia. Anzi, sfrutta e sverdura il suo innegabile fascino, su di me funziona, per soggiogare suinetti dalla inesistente moralità e dalle mani poco pulite.

Ambigua senza remore

Tuttastrada, quando si tratta del suo stesso genere, nel momento in cui si scoprono gli indumenti intimi, la parigina si dimostra meno granitica di quanto dovrebbe essere chi ha sempre una granita in mano. Manuelle affronta senza farsi problemi la presenza femminile, regolarmente di bella presenza e ha gioco abbastanza facile nel dimostrare che è più bella lei, però qualcosa scricchiola se deve dar prova d’integrità sacerdotale non bisessuale. La parigina diviene impacciata ed arrossisce, accetta un matrimonio cerniera lampo – aperta – di circostanza con una baronessa, che con i fuori-scena probabilmente ci potrebbero riempire un albo peggiore dei film che mettevo nel videoregistratore. E se Manuelle nascondesse altri approcci ovosessuali nel suo nido?

Sbarre e pigiami a righe

È in una missione a pelle scoperta quella in cui Manuelle rivela la sua spiccata certezza nei confronti dell’intrapreneuse da parte del suo stesso discreto sesso. Una compagna di cella, tal Dolores Depanchez, incapricciatasi di lei, tenta costantemente senza trovare una decisa resistenza prima di tutto in noi lettori, grunf, e poi nelle reazioni della parigina diventata, per l’occasione, finta bionda. Manuelle vede la Depanchez che si snoda, si gira la inchioda, le chiude la bocca, la stringe, la tocca, no, quella era la Rettore … . Il confine tra eterologosessualità e bisessualità diviene fragile come gli scatoloni di quel cartone sottile sottile, che quasi ci vedi attraverso, dando l’impressione d’essere sul punto di trasformare un tascabile che era umoristico, ora riconvertito in hard-boiled, direttamente in hard-core. In altre parole, Manuelle sembra temporaneamente starci, in corna, cioè in barba al marito Aran che essendo un pesce lesso non se la fa a sua volta con un’altra donna.

Ninfomani moderne

Come scritto prima, Manuelle è una ragazza emaciata per troppa attività erotica, fa venire le occhiaie pure a me, e che non si pone certo vincoli morali, specie dopo avere conosciuto il sig.Orfeo. Prima di approcciarsi ad Aran, vive situazioni al limite della lascivia e oltre, senza risparmiarsi una militanza tra le Olgettine di Arcore, registrando di nascosto il Cavaliere e vendendo le registrazioni ai servizi segreti francesi, che però oltre ai soldi rispondono anche che la prossima volta con meno gemiti sarebbe meglio. Manuelle, comunque, non si risparmia neanche approcci amorosi con entrambi i sessi e lasciando un punto esclamativo sull’igiene intima con altre donne: addirittura lei ed altre compagne di abluzioni costituiscono un gruppo d’acquisto per andare assieme nei negozi della catena “Acqua&Sapone”. Messa alle larghe, la parigina predica bene ma razzola peggio di un maiale e dimostra di non volere convincenti difese quando una ninfomane è determinata e lussuriosa.

L’orgia onirica

Nell’avventura in prigione, la Manuelle finta bionda è messa a costante prova fisica, ginnica, erotica e di Cluedo dalla scarmigliata Dolores, morettina tutto pepe, se no con dei capelli bianchi sarebbe stata sale e pepe. Pur cedendo alle sue lusinghe, la parigina continua l’orgia totale nei suoi sogni, nei quali si vede allo spaccio merci per comprarsi da mangiare, allo scopo di calmare l’appetito dello stomaco, e pure lì ad assecondare gli appetiti sessuali della Depanchez. C’è perciò nella parigina un conscio desiderio a lasciarsi andare, senza rimanere compromessa tanto quella è una donna, mica si rimane incinte. Forse, con una trama meno usa-e-getta a disposizione, la compagna di cella sarebbe riuscita a sposare Manuelle in un locale di spogliarellisti maschi? Meglio di no, facciamo spogliarelliste femmine, immaginate se facessero il film, e dover mettere il blue ray di quello nel videoregistratore nel bagno …

Un collega inaspettato

“Adoro Poisson Itticivy, lo spiattello ai lettori anche se non glie ne frega niente, perché è bellissima, ha un bel (…)  e perché è lesbica e spero sempre di (…), slurp! Suvvia, non ci nascondiamo dietro una classica foglia di fico, che io non lo faccio neanche al mare e così mi hanno arrestato per oltraggio al pudore ed alla natura. Così quando la DC-AC ha annunciato il varo di una minimaxiserie a lei intitolata secondo voi non sono stato con la lingua in fuori? Non mi importa se non ve ne frega niente; quando un lettore come me si trova una bella lesbicona tra le mani si esalta ancora di più, non importa se si trova in autobus, (…)”.
Wow, ho trovato un collega, chissà se legge anche Aran Cors, ah ecco:
“La Carezzagatti, a cui piacciono anche le donne per la mia goduria, vorrebbe aggiungere anche Manuelle alla sua collezione, ma lei risponde che in ogni caso i pantaloni in casa li porterebbe lei, e di essere in questo piuttosto all’antica, per cui prima di entrare nell’anticamera ci vogliono accordi. Un vero peccato per me, tutto sommato.
Non ho mai capito se Manuelle è trisex (uomini-donne-nerd) come la Carezzagatti, anche se un leggero sospetto ce l'ho e mi sarebbe tanto piaciuto vederle in un bel terzetto con me dentro, ma come faccio ad entrare dentro la pagina?”.
Um, a pensarci questo è peggio anche di me, meglio non coinvolgerlo qui, e poi potrebbe contendermi Manuelle, orrore, vabbè che il Mitico Pax di ologrammi e bambole collegate ne farebbe produrre a bizzeffe …

Mo’ vado a ripassamme la collezione de bijetti de l‘autobus pe’ raggiugne’ la scuola guida, sperando, visto che debbo salì’ sull’autobus, di non aver magnato troppi fagioli stavorta ...


Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

So' tutti automobilisti cor volante dell’altri.
(Conte Tfracchia)


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