Crotoneo

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, ci sono animali a sei zampe quando andiamo al distributore e animali col trespolo nel nostro fumosetto preferito. Uno su nessuno è diventato, di soppiatto, un componente antistorico sin dalla sua centesima comparsa, avvenuta nella prima storia … no, che dico, dalla sua prima comparsa nella centesima storia: Crotoneo!

Refusione e schiarimenti

Crotoneo I è figlio del re ChildBornico I e della moglie Baffina, incornato dalla moglie ed incoronato sovrastantano della dinastia dei Mariomerolingi. Il suo nome significa lustrarmature in battaglia e… oppsss, Red Ronnie, forse ho confuso il loro pappagallo preferito con un ignobile del Quattrocento! Eppure si! In realtà, Pax Semper non ha mai stabilito da dove provenga la cospirazione per il linguacciuto sgranapannocchie. E se la vocerocazione derivasse proprio dal sovrastantano dei Mariomerolingi? Ci sono anche i Valeriomerolingi, quelli dell’Ordine dei Meroloni. Eh certo, essere lustrarmature in battaglia è una sua fissazione!

Ultimativi schiarimenti

È teoteocoleria comune e provincia che l’ingresso di Crotoneo in Aran Cors avvenga nel celabirrimo numero cento: Le paludi zanzarose del Sud Arkansota. Giustificato! In reginalità, il Numero Uno e Mezzo menzognera il suo nome già dorisdurante la gestione grafologica del leggendario Magnificus, attorno al numero sessanta volte ricompratelo, quando è distretto alla fuga dai suoi stessi fornitori, bugogerati per l’ennesima volta con cambiali firmate con l’inchiostro simpatico. In quell’anatrazione, Sua Eccedenza si cela ai creditori e si mette in testa di far visita al bisnonno, chiedendosi se Crotoneo sia ancora a scocciare.

Forzata convenienza

Il bisnonno del Numero Uno e Mezzo diffida, sbolognandolo al rassegnato nipotino, il pappagallo Crotoneo a partire, compunto, dal centesimo numero della disserie. La convivenza con barbastraccia si rivela, sin dal principato, in spigolaconspine salita: il volubile rapace, che poi è uno psittaciforme, i rapaci sono gufi ed aquile, che figura anche stavolta, ha una lingua tagliuzzante al sièverosimile. Ed il mariuolo non si limita a ripetere le altrui frasi a pappagallo, lui preferisce prendersi i liquori di nascosto, e poi bello ciuco sbattibeccare assieme ad una nazionale senza filtri tenendo fede, senza farsi problemi, al posto da comprimario nel perfido teatrino di Sua Eccedenza.

Protoagonista raggiunto

Facile stabilizzantare quali siano le reali intenzioni di Pax Semper all’epoca del centesimo prodotto da bullpen. Tuttastrada, molto presto Crotoneo diventa il protoagonista raggiunto dal gruppo J.L.S. alle riunioni sindacali nelle quali il pappagallo per primo chiede il diritto alla bistecca mensile. Partecipa svogliatamente alle missioni degli altri sottopagati e, spasso e non volentieri, si rivela l’arma inguaiante per togliere le caldarroste roventi dalle mani. La sua comportanza cresce un prodotto di bullpen dopo l’altro, abbastanza da imporre al disegnatore il peso dell’uso delle delicatissime micromine in tante copertine.

Annoiamento assicurato

Crotoneo imprime il suo becco su tutta la frutta che trova in casa, succhiando la linfa vitale a qualunque cibo gli capiti a tiro persino nei sottoscala e sottotetti. Emboliema del suo riporto con i membri del J.L.S., capibara in testa, è la prima copertina sulla quale fa capolino: nel numero centodue volte ricompratelo il pappagallo fa l’occhiolino a un ammasso di neve rassomigliante a Sua Eccedenza. Le giuggiolags tra i due sono lacrimogene: non si concedono nulla, a livello grammaticale e persino retorico. Danno corpo ad alcune delle scenette più telegrafate dell’intera saga di Aran Cors.

Evoluzione darwiniana di un volatile lamarkiano

Se frapprima il compito per casa di Crotoneo è quello di mettere le puntine – numericamente – sulle sedie di barbastraccia, con gli anni la scarsa importanza della sua presentenza diviene basipolare nell’economia spreadata dell’intero organiwurlitzeramma. Il volatile rapace, aridagli, è uno psittaciforme, oltre ai fumetti avrei dovuto leggere qualche libro sugli animali come facevano gli altri bambini, ma per me gli animali sono solo quelli nel piatto, dicevo, non soltanto sparla e sbeffeggia gli uomini della banda del buco nella dispensa, ma suggerisce talvolta la strategia migliore, ossia la fuga, e assume da caratterista da cinema l’atteggiamento di un falso ed improprio grullo sparlante che concede sconti di tanto in tanto alle tucane a cui fa da gigolò.

Quattrospolo fermo

Crotoneo è ormai una virgola – quattrospolo – fermacarte di Aran Cors. Al punto che vive e vegeta non solo dopo l’espediente narrativo che ha stravolto il parco-personaggi del fumosetto, ma sfianca anche una tucana, e quando arriva il biondo Aran dice alla tucana di volare al piano di sopra che continuano dopo, poi concorda con Aran il passeggio della serie da finto umoristico a sugo romantico-giallastro con l’arrivo della parigina Manuelle che sembra fatta per sposare chi scrive. Il pappagallo rimane impavido al suo posto di gigolò, anche la volta che arriva una femmina di struzzo, e offre un giupporto illogistico fondamentalmentale alla vetusta agenzia J.L.S., ridotta alla sola coppia che non scoppia. Crotoneo è capibara inaffidabile e poco sicuro, per i due. Ripescaggio del passato, spalla occasionale nel presente e fontinamento per il morituro Aran Cors.

La lingua di pappagallo salmistrata è molto saporita, dice Sua Eccedenza il Numero Uno e mezzo. Me la sono sognata stanotte, l’ho detto che per me gli animali sono solo quelli nel piatto …

Una esperienza in armadio

La mia amica massaggiatrice mi concede certe attenzioni soprattutto nel fine settimana, perché durante la settimana lavora tutto il giorno, salvo eccezioni, e la sera torna a casa stanca. Ma mi concede solo un tempo limitato: ha detto che dopo 60 minuti devo pagare la stessa tariffa che applica ai suoi clienti. Infatti l’altro giorno siamo arrivati a 61 minuti e mi è toccato pagarla sull’unghia, anzi, sul palmo della mano. Mi ha detto che rimanevo in debito di 59 minuti, è passato qualche giorno, finché ieri mi ha raggiunto sul posto di lavoro. Io ero in ufficio a leggere “Aran Cors” invece di lavorare, le ho detto che non avevo tempo, ma lei ha risposto che aveva tempo solo in quel momento. Allora ho messo l’albo nel cassetto e siamo andati dentro un armadio non grandissimo ma durissimo, infatti alla fine siamo usciti entrambi pieni di bitorzoli, tanto che lei ha detto che questa storia dei 60 minuti non la vuole più fare.
Ma non è questo il punto: mentre eravamo dentro abbiamo sentito delle voci. Siamo rimasti in silenzio ed io ho riconosciuto una delle voci: era il mio capo, l’altro non so chi fosse. Discutevano entrambi di cose complicate, non ho capito cosa intendessero; ad un certo punto il mio capo si è messo a rovistare nei cassetti, ha visto la mia copia di “Aran Cors” ed ha commentato che sono un masochista a leggere quella roba. Ho represso quello che avrei voluto dire e sono rimasto in silenzio (del resto la massaggiatrice mi aveva messo una mano sulla bocca). Il capo e l’altro continuavano a parlare di cose loro, riferendosi spesso a dolci, torte, pasticcini, ium, però gli sono scappate anche parole come “buste” e “bustarelle”. Ora, io mi chiedo come possa fare un dolce a stare dentro una busta, questa è una cosa che non sapevo. Vorrei chiedere la ricetta al mio capo, ma quello già mi vede di mal’occhio, rivelargli pure che lo ascoltavo … anche la mia amica massaggiatrice mi ha detto di scordarmi di quello che avevo sentito.

L’ospite di oggi

Quest’oggi è ospite Rimanuele “Rima” Gioviano, grande appassionato di cartoni animati, non è vero?

“Si, dei grandi cartoni americani degli anni 90, non di quelli giapponesi che fanno schifo. E fanno schifo anche quelli della Iwerkisney, i peggiori e dimenticabili e meno amati e scancarizzati e mettosottolagambadeltavolizzati cartoni della Iwerkisney, che dovrebbe fare solo Mikjackson Mouse e ChrisRonald Duck, e questi brutti sono Bemba, il cerbiatto, e persino il seguito e tutto il cucuzzaro, fa schifo, ho sparato io alla mamma di Bemba, e poi Lalla e l’errabondo e persino il seguito e tutto il cucuzzaro, il Gobbo di Siamiamadame, e persino il seguito e tutto il cucuzzaro, Red e Ronnie e tutta la sua milfquell … no, con quella ci sto io, e persino il seguito e tutto il cucuzzaro …”.

Senti (e poi se la prendono con me, anvedi questo), non ti sembra di essere … un tantino esagerato?

“No, no, tutto giusto, me lo dice anche la milf, poi aggiunge che ha altro da fare e che semmai devo fare il mio dovere, i cartoni che ho citato sono i meno amati ed i più detestati dalla gente, che sono io, adesso vi faccio un elenco di quelli buoni, Lady Gadget, I difensori delle tartarughe ninja, Tex Garfield ed i suoi amici, La fabbrica di Picchiarello, Conte Darwing ed altri ancora e persino il seguito e tutto il cucuzzaro …”.

Senti, certo belli tanti cartoni animati americani, ma in quel periodo c’erano anche produzioni giapponesi che hanno avuto un certo influsso … .

“No no tutte sciocchezze, i cartoni animati giapponesi sono i più odiati e detestati e meno sopportati e digeriti da tutta la gente del mondo e tutto il cucuzzaro, che sono sempre io, bisogna toglierli dal mercato pure in Giappone e trasmettere solo cartoni americani!”.

Tu hai promosso anche delle petizioni per far riprendere a Mediolanumset la programmazione dei tuoi cartoni animati preferiti …

“Si, ho trovato un sito che adesso non mi ricordo come si chiamava, Ratamatazz o qualcosa del genere, ed ho fatto la prima petizione, e qualcuno addirittura l’ha firmata, ma non è successo niente, poi ne ho fatta una seconda tutta da solo, e non è successo niente, poi ne ho fatta una terza, ed è successo che sono arrivati due tipi vestiti di bianco che mi hanno portato in un posto con altre persone, e c’era un medico che mi diceva delle cose, ed io gli rispondevo ‘No, no tutte sciocchezze’, e lui diceva che dovevo restare in quel posto per ancora più tempo. Poi è arrivata la milf, bella, bionda e prosperosa …”.

Bene, vedo che anche tu sei in buona compagnia, e che cosa è successo?

“Che la milf mi ha fatto uscire e mi ha riportato a casa, e mi ha detto di fare il bravo e di fare il mio dovere anche se lei ha molti più anni di me …”.

CLIC SVUM AAAAAAAAH TUMP

Bene, uscito anche lui, si starà allontanando a piedi, controlliamo alla finestra … ah no, si sta mettendo un casco … adesso sta salendo su un due ruote, una motoretta, vediamo … ah si, l’ho riconosciuta, è una marca giapponese!

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Piano disgraziato che la strada per Difrattaedibosco non è lunga, piano, frena, raalleeeentaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah …...
(Conte Tfracchia)

 


Aran Cors 642 – A carte truccate

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, l’insignificante e banale aboriginal in edicola per questo mese ci sbologna e sfirenze la seconda parte della storia della trama dell’avventura malamente iniziata nel numero precedente. Il questionarito principale, che si chiede non solo il povero Aran, è: la Contessa di Von Strasciken può essere la nostra cara Manuelle ripescata?

Come eravamo rimasti

A brefotrofificio dei lettori annoiati e per mermanica informazione di quelli saltuari, sacrilegio, riassumo lungamente la situazione in decorso. Aran e Rob si recano nella Contadinìa di Von Strasciken per rispondere alla richiesta di soccorso del Secondo Consigliere Herr BlueFrog, vecchia losca conoscenza dello stesso Aran, dove Manuelle è stata riconosciuta Contessa, ma senza Enrico Ruggeri. Imbucata dal nulla c’è una nuova donna sola al comando che… indossa una maschera di bellezza con fanghiglia e fette di carote varie. La fanghiglia diventa crosta, ed una volta rotta appaiono i tratti somatici di Manu!! Il volto sopra la scollatura è in-dub-i-dub-itabilmente quello della furiosa moglie del biondo ex-agente squattrinato, ritenuta recentemente trapassata prossima e prossimamente trapassata remota. Questa Contessa mostra tuttastrada un carattere molto difficile (sai che cambiamento) ed omicida, che pone pochi dubbi sulla sua reale (ha pure la corona) identità.

La piccata Regina di Picche

Come ho scritto nell’articolo del numero seicentoquarantuno volte ricompratelo, l'hoggboss Pax Semper sembrerebbe essersi rifatto alla celeberrima Regina di Picche del classico Anice nel paese delle caramelle, per raffigurare una versione ferodofrenica della moglie di Aran. A sua svolta, l’illustratore di David Carrol, no, quello era un direttore d’orchestra, è stato morbillizzato dalla Regina Sconfitta per disegnare la tremenda Regina appassionata di teste di cavallo mozzate; la reggente guadagna balzelli e gabelle dai suoi sudditi unicamente per il terrore che a questi poveretti fa la sua arma spandi-colera.
“Qualche rotolo di ciccia in più salterà fuori dopo aver mangiato tutto questo!” È uno degli alemagni preferiti dalla Regina di Picche.

La trama in troppe parole

Ma la curiosonità è grande: c’è una sentenza definitiva al presunto processo a Manuelle? Che prima o poi alla Contadinìa il processo glie lo fanno anche allo scoperto …
La risposta è: non lo so. La fuga di Aran e Rob dalla Contadinìa di Von Strasciken, a causa della smania omininfomica della stessa Contessa, riesce a benepena. Herr BlueFrog però non demorde, né il panino né gli affari di Stato, ha le controprove che la Contessa e Manuelle, oltre alla coincidentica somiglianza, siano la stessa spogliarellista: convince Aran a tornare indietro per sculacciare la moglie e riprogrammarla dopo la evidente perdita di memoria. In parallelismo, prosegue la perfida trama di Doremitilla per tentare di raggelosire Aran grazie a un roccoedisuoifratellesco matrimonio con il Numero Uno e mezzo (!) a Mezzolara di Modena; progetto che fallirà fortunatamente, come largamente prevedibile dopo lo sciopero dei produttori di pastiglie blu.
La sorpresona che ci regala (strano, di solito fa pagare) l’hoggboss è manicomiabile e, finalmente, possiamo celebrare un finale telegrafato.
Vive Manuelle!
L’amour Triumph au dessous de moteur! Vive l’Amarett de Saronn!

Nuntio Apostolicus cum 44 Magnum

Vi denuncio con grande noia, no, non ho detto gioia, ma noia noia noia, direbbe qualche ferrato letterino dando libero sfarzo al suo litoraneo, come da titolazione di questo parafango, scusate, non capisco più neanche io quello che dico! Torniamo in riga e sia resa grazia all’hoggboss! Una, cento, mille bambole sposabili di Manuelle! C’è stata una ragazza che ha sposato una bambola a grandezza naturale (ha pure divorziato), io ho già chiesto il fidanzamento ad un poster di Manuelle. In un solo colpo, come anticipo di una panettonata natalizia, Pax Semper ci ha servito tanto carbone (Doremitilla), ma ora ci ha ri-servito il dolce (Manuelle). Questo frog titolato Aran e Manu, diciamocelo poco chiaro, era monco ed orbo da sempre: immaginate poi quando, nel momento in cui Pax Semper ha, per movimentare le acque stagnanti di una serie allo sbando, eliminato la nostra Manu. Non sapevo più che inventarmi, a parte vendicarmi per quando Doremitilla mi ha rifiutato, dicendomi che fiutava una cattiva aria. Ci credevano in tanti, a questa cosa, ma sono invidiosi dei miei rapporti con quei personaggi. Rimane tuttastrada il fatto che ho atteso fin troppo che in Aran Cors tornasse a splendere la stella del cinema di carta, Manuelle, con la storia di lusso e di lussuria che sostiene la testata sin dall’arrivo della parigina sostituiscitutti! Ai contrattori e malpancisti, sottolineo che è mi è toccato sorbirmi un’assenza di ben sette mesi e altrettanti albi della risvestibile e intramoeniante moglie di Aran.
Speriamo che simili scherzi non me li giochino più.

Piccolo masso nella scarpa

Molti si aspettavano – Crotoneo in testa – un ritorno con un combattimento stile catch ma privo di abiti, tra Manuelle e l’usurpante e ruspante Doremitilla. Uno di quei scontri che avrei pagato 85 euro per una edizione gigante a colori e che, in fondo, ha costituito la ragione d’essere della (rivoltata con perfidia fino ad esaurire le potenzialità della personaggia) Carezzagatti, e che ha divertito con grandi, spesso, allusioni in svarioni numeri passatoni di Aran. Ciò non è purtroppo accaduto, la cantante se la fa solo con chi le gira, niente docce e sessioni amorose con l’ambigua Manuelle, anche con la vecchia Contessa di Von Strasciken non si è visto nulla, uffa! E un tantone mi dispiace. Quella serpe della Carezzagatti, quando andavo in quel bel posto dove incontravo i personaggi di Aran Cors, mi rifiutava sempre. E dire che per la notte d’amore ero disposto anche a pagare! Manuelle e Margarinot invece, come già detto, erano assolutamente disponibili, ma Margarinot ad un certo punto mi disse: “Se pagheresti la Carezzagatti, perché intanto non cominci a pagare me?”. Ed io i soldi glie li davo, solo che c’era quella storia per la quale alla fine, non ho mai capito il perché, mi risvegliavo sempre per terra in piena notte nel cortile del condominio dove abito; quando mi rialzavo e riprendevo i miei vestiti vicino all’entrata del condominio esaminavo il portafoglio, e le banconote con le quali avevo pagato Margarinot erano ancora lì, molto strano.
La Carezzagatti invece manco si faceva trovare, per cui avrebbe dovuto almeno pagare un minimo pegno per avermi rifiutato e così è stato, ah ah ah ah: questa storia nella quale la Rockerducka lirica soccombe rispetto alla Paperona parigina, è per Doremitilla, una Casadei Sonora ed immemorabile lezione di stiletto. Ma c’è una sottilettissima illogica ancora peggiore, nella trama ordinata dall’hoggboss: la Carezzagatti abbandona le scene con la mascherina anticovid tra le gambe e con le fave nel marsupio, scappa come una lontra, senza riuscire a salvare nemmeno il posto da comprimaria e ricevendo in coro dai lettori, questo me lo sono sognato, e dallo scrivente, che rende pubblica pure su Youdeltube la sua ossessione per Doremitilla … una eclatante apertura di ombrello con annessa pernacchia ascellare!

La frase del messaggio

Sei più scemo del solito? Io sono la tua socia che deve soddisfare la propria ninfomania! Altrimenti chiamo il sig.Orfeo.

…dice Manuelle, a un Aran frastornellierondonizzato dal riaverla svestita di fronte a sé.

Pax Fert!

La paginuccia di Pax Fert! questo mese lascia, anzi no, raddoppia. L’hoggboss riprende ennesimamente a esporre la sua risoluzione sui diritti cinematografici di Aran Cors. Lo ha cucinato oramai con tutte le salse, persino di soia. Ma evilinguamente, con frequenza Uhf o Vhf, qualcuno torna a scocciare con codesto argomento e riattacca con: quando ci sarà un film su Aran Cors e il gruppo J.L.S.? E per l’ellesima volta la risposta è sempre identica: mai, ci sono già abbastanza problemi coi diritti con gli eredi Magnificus, e gli eredi Cornucopia sempre in agguato, figuriamoci impelagarsi con produzioni extracartacee. Fermo registrando che è solo una questione di soldi, l’unico spiravento è rappresamentato dal regista Steven Spiedinen, che, oh, la pilla ce l’ha e la caccia! E sa fare pure gli effetti speciali, nei suoi film non lesina investimenti stradali. In alternativa potrebbe provare con uno sceicco del Quatar, dove stanno facendo i primi Mondiali di calcio dove gli spettatori sono più ricchi dei calciatori, come diceva uno, o con Pif, se gli fa fare qualcosa su Rai 3

Il mese prossimo sventuro …

Probabile turno di convalescenza per la colonna grafologica della serie Dariush Persianush. Caso inspiegabile, in copertina non appare nessuno dei protagonisti del nuovo ciclomotore di Aran Cors: sparita l’arpeggiante Doremitilla, non vedo la ritrovata Manuelle, avevo pure preso la lente d’ingrandimento, e non c’è traccia addirittura dello stesso Aran, bè, se non c’è con Manuelle ci vado io. In compenso è presente l’intero Gruppo J.L.S. del decorso attuale, dove Pax si rifiuta di inserire il conte Onions, che ha avuto dei figli meccanici da una cyborg.

Arancorsissimi questo è il numero da giocare al lotto, con una percentuale per noi se vincete. E qui il vester semper vester Pax Semper ci propone un numero che vincerà ogni impossibile lotteria, anche quella di capodoglio! Pax ancora una volta ci ballizza!

(Predazionale – da Aran Cors #642)

Gli interrogatori da fare alla Mondatipeccatori

Nello scorso Pax Fert! l’hoggboss ha menzognerato alcuni collaboratori della Mondatipeccatori che hanno avuto come conseguenza l’interruzione della inflazionata collaborazione tra le ripubblicazioni di Pax Semper, che oramai si va avanti soprattutto a ristampe, segno di una epoca conclusa, e le pubblicazioni edite dall’editore di Semigrate. Nel decorso delle annate – e pure molte – per Mondatipeccatori sono usciti la minor parte dei personaggi semperiani, il tarzanide o il supereroe ad esempio manco pa’ capa, ma è rimasto a oggi un dilemma internazionale: che fine ha fatto Kriminalik Baby? In movimento tutti. Lo scribacchiante di questo frog non ha le fonti riservate che vorrebbe e non sa perché dopo l’orrido numero zero non sia poi partita una serie orrida in edicola o fumettoseria. Forse – e sottolineo ma – qualcosa di particolare è risaputo dai benedetti tre Ca: il trettrio di autori, compositamante formato da Matteo Casalecchio, Giuseppe Camuneconvincoli e Onofrio Catafratacchio, coinvoltini in seconda persona nel rilascio, definitivamamentissimamente bloccato nel maggio del 2016.

Lavato alla lavanda

Da quando sono venute ad abitare da me la mia amica massaggiatrice e la mia amica trans, sono diventato un maniaco dell’igiene personale come loro. La massaggiatrice deve incontrare i clienti, la trans deve incontrare me e io, oltre a lei, devo andare al lavoro. Sul lavoro hanno notato come ora io sia profumato, e la capoufficio racchia ha cambiato atteggiamento verso di me. Io mi guardo bene dal contraccambiare, ma quella continua …

L’ospite di oggi

Rullo di tamburi, oggi è ospite l’ex-webmaster dell’Aran Cors Forum, Gattertop. Allora, sei qui per fare autocritica come in Cina?

“Nessuna autocritica, sono un arancorsiano e lo sarò sempre”.

Eppure Pax Semper, che ha scritto e disegnato tutti i numeri eccetto tutti, è il proprietario e non è d’accordo.

“Purtroppo devo dire di essere rimasto deluso da Pax Semper, sia per il decadimento delle storie sia per il rapporto con i lettori”.

Ah, è così, non divinizzi Pax Semper, allora guarda, questi cioccolatini me li ha regalati lui, eh si, buonanotte, quello non mi fila neppure, mi sono comprato dei cioccolatini facendo finta che me li abbia regalati lui, adesso ne prendo uno e lo scarto, poi lo mangio, mmmm, è buono vero?

“Sei tu che lo mangi, sei tu che lo devi dire”.

Ma è buonissimo, allora, tu hai gestito il forum in maniera irascibile ed antisemperiana …

“Degli errori, può darsi che ne abbia fatti, ma nel forum c’era gente che li faceva per professione; per stare dietro a certa gente mi è spuntata l’aureola”.

Mmm, che buono questo cioccolatino, è un peccato che tu non lo possa assaggiare!

“Guarda che l’hai già ingoiato”.

Accidenti, non sfugge niente a questo qui. Allora, voi avete portato in rete attacchi e disordine …

“Proprio il contrario, sorvegliavamo che non ci fossero insulti verso Pax Semper, era un forum dove si dovevano tenere i toni bassi, niente parolacce, niente cose tipo ‘mentecatti’ o ‘scrocconi’ …”.

Insomma, Pax Semper dice che eravate il peggio …

“Si vede che non ha visto tutti i troll che infestano la rete, potrebbe essere un posto più bello, invece arrivano questi qua che se ne approfittano, per certi tipi ci vorrebbe una bomba, e l’estrema unzione, l’estrema unzione, ed una bomba, una bomba, la fucilazione e l’estrema unzione …”.

Ma anche voi, che avete osato fondare un forum senza una autorizzazione scritta scontatamente rifiutata …

“Eravamo una associazione privata, di grazia, mica ci serviva l’autorizzazione dell’editore, era una riunione di lettori e stop”.

Lettori che diffamavano a tutto spiano!

“Anzi, sono rimasto colpito dalla maturità di certi iscritti; altro che diffamazioni. Al contrario, se Pax Semper e Karkadhea Valsente fossero stati tra gli iscritti, con frasi tipo quello che hanno scritto sull’albo lì nel forum avremmo dovuto bannarli. Ed anche tu avresti seguito questa sorte, con gli attacchi personali a vanvera che qui nel blog fai a varia gente. Tanto per chiarire chi è ad attaccare in rete…”.

ARG, ASP, YOW, COC, CUCù, CUCù, CUCù, SOB, UEEEE, basta, non resisto, adesso premo il bottone della botola e tu cadi giù.

CLIC SVUM AAAAAAAAH TUMP

Ma … cosa è successo … devo aver premuto di nuovo il bottone sbagliato … sono finito fuori io come la volta degli youdeltuber, ehi aprite, TUMP TUMP TUMP, Gattertop fammi rientrare, TUMP TUMP …

Arriva la capoufficio racchia, quella è brutta come la fame, mamma mia quant’è brutta … ciao, come stai? Come sei graziosa oggi …come dici? Venire in casa tua? No grazie, non posso … hai del cioccolato? Allora vengo.

Due ore dopo …

Era solo una scusa per attirarmi in casa sua, il cioccolato lo aveva finito, ha detto che lo deve ricomprare.
Quasi due ore scabrose in compagnia di quella racchia, bà, altro che Aran&Manuelle, ci siamo pure fotografati con indosso soltanto due copricapi matrimoniali, io il cilindro e lei il copricapo col velo dietro, e mi ha pure invitato per un’altra volta! Doppio bà, comunque sono riuscito a farmi riaprire, rieccomi nel mio studio … ma che fine hanno fatto i miei cioccolatini! Ah, ecco le cartacce nel cestino, prima di andarsene Gattertop si è sbafato tutti i miei cioccolatini!

 

Eccola, vedete? No? Mo’ la Reggina de Anice ve vie’ a rubba’ le caramelle pe’ rivenderle come sue! A li vivacci…

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Nun c’è trippa pe’ ratti ma solo cacio e pepe che me prenno dalle trappole pe ‘li sorci.
(Conte Tfracchia)


Ma quanti anni ho?

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, tra le millemila e più curiosonità che potremmo rappresofondire nella categoria Curiosonando, c’è una domanda che viene ugualmente perdivisa tra tutti i personaggi del fumosetto e dalla medempsicosima risposta ambigua: ma quanti anni ho? Me lo chiedono sempre perché dai miei discorsi sembro più giovane.

Invecchiare ormai

Avete mai visto Tesk vecchio bacucco? Questo non credo. Per sempre, il granger più conosciuto delle nuvole balbuzienti dimostra sempre la sua quarantina d’anni per gamba, e il figlio KitKat resta un indolescente dalla testa fritta quanto il saggio CheeseTiger sempre infedele a sé stesso. E Carsicon? Un vecchio dromedario tale e quale a quelli dello zoo. Finché Ket Carsicon lo realizzava Rino Albertarelli appariva molto più vecchio, avrebbe potuto fare la corte a delle 60-70enni, quello della Buonomelli mira le ragazze più giovani all’insegna del “bella fra’”. È una regola per tutti i personaggi della quindicesima arte? Ma proprio! E per quanto riguarda Aran e Manu? Per me non lo so, ma per loro?

Pretendenti in maschera

Pax Semper non segue nessuna regola, infatti fino a qualche tempo fa scriveva “dello albero” invece di “dell’albero”, e comunque di regole ha le sue. È tuttastrada curiosa la poca similitudine tra il nostro terzetto (Aran-Manu-Doremitilla) preferito e i personaggi dei cabarettics americani. C’è una linea di pensiero malamente descritta che preguarda, per i super-eroi Marvelites, un divanario temporale pari a circa dodici anni e nove minuti. Se L’Uomo Ragnatela esordisce in maschera al Carnevale da ragazzino quindicenne, significa che oggidì è un ventisettenne che ne dimostra quarantasei. Paredevil esordisce subito dopo la laurea in legge comprata da Pazz Murtock: un ventiduenne oggi trentaquattrenne più volte vedovo, chissà ad 80 anni. In realtà la Marvelites ha sempre fatto dei gran pacciughi, con l’invecchiamento riservato ai vecchi personaggi goldenage (tanto li facevano pure fuori), e personaggi di età diverse che diventavano coetanei, come Patsy Tenalker e Barbara Ispetnorris (HessCat e Cavalchiria), o Ben Fablegrimm e Sharon Sventura (La Grancosa maschio e femmina). Si inventavano che ogni quattro anni di storie in edicola ne passasse uno nel mondo Marvelites: si, un anno con quattro Natali! E così stop, riparti e torni al via. Aran Cors (a proposito: ma io non vado mai a capo? O quasi …) è all’apparenza un ragazzo di venticinque anni, al momento del suo fortuito arruolamento nel gruppo J.L.S. che interruppe la sua carriera di sfamatore di piccioni.
E oggi quanti anni si suppone che abbia? Dodici per gamba in più?

Mi aiuta Manuelle

Il numero quattrocentosettantacinque volte ricompratelo di Aran Cors è molto poco importante per conoscere il passato di verdura di Manuelle, la ricetta la accennano appena. Ma non è finita. Al suo interno con soggiorno troviamo uno dei pochi riferimenti non legati a docce che Pax Semper rilascia per risalire all’età della parigina e, di conseguenza, anche del biondo Aran. Qui facciamo la conoscenza di Derstrudel, abominevole cruccona cresciuta con i fumetti di ”Sartinik” dello stesso Pax Semper, che raccoglie la parigina orfana all’età di sedici anni – ed è allora che Manuelle, inserita in una trama che neanche i fumetti neri fatta dentro un albo umoristico, sviluppa la sua ambiguità sessuale, così posso godermela all’opera sia con uomini che con donne -. Infartuatasi della piccola orfanella, la Kingpingue la cerca ancora dieci anni e nove minuti dopo. Durante il loro accontro, Manuelle ammette di avere venticinque anni compiuti, con resto di cinque non dichiarati. Età pressamolto identica a quella che dovrebbe avere anche Aran nonostante anni di usuramento editoriale.

Doremitilla si difende bene

E gli altri personaggi concorrenti del nuovo sardo con Manuelle? La fantaagonista principina della parigina al cuore di Aran è la contraente cantante lirica Doremitilla Carezzagatti che di notte se la sognano pure i matti, me compreso. Qui una ne pensa e due ne fa Manuelle, persin da subito, provando a togliere punti alla raccolta che la biondona rivale fa al supermercato.

«Io golosa? Ma tu sei proprio ammattito, gnam, sgrunf, figuriamoci, gnam. E poi quella vipera mangia più di me, sgrunf, il suo figurino è solo apparenza. È tutta una fascia del Dott.Gibaud».
«A me non sembra … ad occhio non deve avere più di sessantacinque chili».
«Ha settantatré chili e continua ad ingrassare. Del resto, alla sua età … E ti ha invitato a pranzo, ma se ti fa ingrassare non puoi più saltare la staccionata come Nino Castelnuovo».
(Manu e Aran discutono di Doremitilla in Aran Cors #446)

La Carezzagatti ha circa sette/otto anni più di Manuelle? Forse.
Ma in Aran Cors #579, La bilesbica indomata, Doremitilla è coop-tata nel teatrino di Fobìa Godzill per ricoprire il ruolo della gemella minore di Manu, due gemelle nate in anni diversi. Così la bionda lavanderina, con cracco e paracracco quando va al ristorante tra una rappresentazione e l’altra, pare difendersi assai bene dalle invettive anagrafiche, oh come l’ho detta bene questa, della sua antigonorrista sentimentale.

Fidanzamento finto e matrimonio cervino

La coppia di innamorati convive a lungo sulle pagine dell’albo, con soste su Marte tra una uscita mensile e l’altra, prima di conplanare ad ingiuste nozze, Manuelle la devo sposare prima io, il turno di Aran deve venire soltanto quando io deciderò di sposare Doremitilla. E tutti questi figli di carta, da due donne di carta, dove li tengo? Torniamo a noi: passano ben sei corti anni di giornate uggiose: dal 2005 al 2011. E a quanto corrisponderebbero nella finzione fumettosistica? Secondo la illogica dei super-eroi Marvelites e CCD – questi ultimi con grossomodo centotredici anni di staccata con piroetta dall’esordio a oggi – un anno delle loro sconclusionarie è dispari a tre o quattro anni di soldi spesi in edicola. Questa regola affittizia, se deflessa in Aran Cors, porterebbe Aran e Manu ad avere soltanto una trentina di anni in più nel giorno del matrimonio: perciò entrambi cinquantacinquenni. No, non ho capito niente manco stavolta, riproviamo …

Sposi ultranovantenni

Un’altra impossibile ipotecotesi è un tempo in progressione regolare, com’è bello navigare, cantava Jocelyn: un anno dei nostri è identico a un anno per Aran e Manu. Nello special del numero milleesei, ambientato nel 20083, troviamo la decrepita coppia di sposi danarosi trasferitasi sul pianeta Marte, con tanto di prole proletaria e nipoti nepotisti. Manuelle incorre a un marchingegno fantaaranciatifico per cancellare gli anni trascorsi mediante chirurgia estetica. E Aran rivive nella mente anche il momento della prima notte di nozze con inquadratura a favore dei lettori.

«Vieni meco che ti riporto all’età giusta… dieci anni
«Rivedo il momentaccio di quando siamo stati lanciati nell’ufficio delle imposte»
«Ti ho fregato: io di quando stavamo per sposarci gli amanti di nascosto…»
(Manu e Aran da Aran Cors #1006)

Soluzione marziale

Abbiamo anticipato che Pax Semper non segue alcuna regola della grammatica, neppure se scritta da Emma Gramatica, al massimo segue le proprie. In Aran Cors il tempo rincorre ed è difficile capire come, grazie alla rappresamentazione delle quattro stagioni, così possiamo scartare il nome di Vivaldi tra gli scrittori-fantasma della testata. Nelle storiucce mensili troviamo ripetute citronazioni sul Natale, sull’estate, la Befana, il carbone nella calza, che io volevo il carbone di zucchero invece mi avevano messo il carbone vero e l’ho scoperto addentandolo … . Fino al patrimonio, em, matrimonio, Aran e Manu vivono insieme le docce da fidanzati, almeno sei volte al giorno, ed almeno sei volte le festosità natalizie. E dopo il matrimonio, fino ad oggi, altre dieci docce al giorno, più dieci anni da sposini in perenne Luna di melassa. Sulla carta igienica, no, su quella mi scrivo la lista della spesa per il supermercato, ‘na fatica ogni volta, dicevo, sulla carta patinata la nostra coppia che non scoppia trascorre sedici corti anni di lusso sfrenato. Come dici amore? Non è niente, è la massaggiatrice che mi indica dei fogli su cui scrivere le liste della spesa, o non cucina più.

Forse centoquarantenni

Insomma, riproviamoci che mi sto ingarbugliando le idee, c’è quel tizio in televisione che parla di 120 anni di vita, e dice che ce li ha sua suocera, e che arriverà anche al doppio ... Come descritto sopra, sedici anni dei nostri, per quelli che fanno i supereroi, corrispondono a circa quattro decine di personaggi fatti defungere e poi resuscitati a scelta, magari in occasione dei numeri 1 che oramai ci sono solo quelli, e tra poco al posto del due uscirà il meno uno. Se così fessi, Aran e Manu potrebbero avere alla fine aspettato circa trent’anni per avere il primo figlio, magari il primo gemello ed il secondo l’anno dopo. E sarebbe implausibile, conassiderato il gradevolissimo e fresco e gioioso e scattoso e lussurioso e ceradaposo e fascinoso e sciccoso e succoso e mangrovioso aspetto esteriore d’ambo le due parti in concausa. Ma, ribadisco, Pax Semper non lavora per gli americani che hanno fatto le sue fortune negli anni settanta. Anzi, il barbapapà di Aran e di altre arcaiche testate si diverte spesso a truccare le carte, memore di quando giocava le partite nel Far West. Ad esempio, sul numero seicentoventuno volte ricompratelo un lusco e brusco figuro, riferendosi alla coppia di docciatori, li definisce degli sbarbatelli sulla quarantina ed in quarantena. Questo perché sulle pagine dell’albo non erano state prese tutte le precauzioni necessarie per il Covid-19. In questo caso, i sedici anni di prezzi di copertina in aumento calzerebbero a cetriolo con i loro sedici di caviale e cha-cha-champagne. Venticinquenni, poi trentenni e ora quarantenni. Ma che calcolo a fare!!!

Però nel fresco di forno  #641 la stessa Doremitilla dichiara pubblicamente d’avere quarant’anni ben portati, e la cellulite rimandata ai quarantuno.
In base a questa informazione priva di senso e con dubbi sulla sanità mentale della cantante, ma vieni da me che stai meglio che in clinica, se risaltiamo i trentatré anni biblicamente attribuiti a Doremitilla da Manuelle nel numero #446, ne possiamo dedurre che alla casa editrice non rispettano mai la continuità, figurarsi andare a rileggere le storie per verificare i dati.
E se la mattematica non è follia, se Aran e Manu erano all’epoca centoventicinquenni, oggi hanno dodici anni compiuti, basta, non ne posso più, ueeeeee!

Vecchio marpione

La realtà è una sola, si, l’ennesima “sola” che ci hanno rifilato. Il generale e istricistico Luciano Valsecchi, in arte Pax Semper, non ama ma odia, soprattutto sentirsi citato in discorsi non suoi. Ciò riguardona anche le sue proprie personali creature: quando pensi di avere letto di tutto, ecco mentre bevi come una spugna una lettura che ti fa tornare sobrio, visto che tutte le trame vengono buttate all’aria. Se nel 2021 Pax attribuisce ad Aran e Manu circa quarant’anni per gamba, domani potrebbe indicarli ancora come dei ragazzini tra i tredici e i sessant’anni. E, forse, la sua nascosta passione per Tesk Killer finirà per contagiare anche Aran Cors costringendolo a pensare solo a carne e patate come una sorta di eterno Peter Paper. Ci potete scommettere gli indumenti intimi, io l’ho fatto con la trans, e per riaverli ho dovuto fare la doccia con lei dieci volte in un giorno, con successivi incontri galanti annessi.

Frustini e frustate

La mia amica massaggiatrice ha provato un nuovo numero con il frustino da adoperare sui suoi clienti. Le prove però le ha fatte su di me, ui ui, le sento ancora eccome. Ha detto che per ricompensa la prossima volta sarà tutta dolcezze e smancerie; intanto però ha prestato il frustino alla trans, che si sta dirigendo verso di me …

L’ospite di oggi

Ui ui, si è allontanata anche lei, allora, l’ospite di oggi è una persona a cui piace romp … em, dialogare con le persone in rete, frustandoli con la sua dialettica inesorabile, ossia parleremo con Neggy. Allora, tu sei una esperta di Aran Cors …

“Io sono quella per cui si va nella città dolente”.

Non so dove sia sulla mappa ma se ci vai tu dev’essere un bel posto; allora, tu su Aran Cors sai tutto …

“Si; so che quell’uomo meraviglioso di Pax Semper ha creato una opera immortale che ci sarà anche quando voi non ci sarete più, io invece si.
A beneficio di complottisti e retroscenisti della domenica piovosa, va detto che le loro opinioni niente hanno a che fare (ma proprio nulla) con i reali svolgimenti dei fatti, e mi incarico io di rimetterli in Riga, in Lettonia, oppure a Tallin, in Estonia.
E lo faccio animata dallo "Spirito di Servizio", che dalla sua tomba si è sollevato una notte volando sino a me in forma eterea per darmi dei superpoteri ed una missione da compiere; perché credo sia utile e piacevole avere il controllo delle opinioni altrui in rete”.

Tu attribuisci tutto a Pax Semper, però alcuni pongono un accento sui suoi collaboratori …

“Fantasie; Walt Disney sapeva usare la fantasia, voi no, siete dinosauri da estinguere, non ci vuole un grande sforzo di fantasia. Dire che sia esistito Magnificus è una divagazione retorica e rettorica, che ha l'intento di trasformare un proprio parere personale in un presunto dato di fatto che però tale non è, IMHO (I Mhortaccivostri). La vera persona è quella che avrebbe dovuto sposare me, ovverosia Pax Semper”.

Tu sei attiva su un paio di forum …

“Si, e non so quale dei due sia peggio, visti certi iscritti dal ciarpame retorico quantomeno inelegante; ‘ingenuità’ è il meno che si possa dire a naso e ad orecchio, perché ci vuole orecchio, bisogna averne tanto, ma possiedo anche vari altri termini un po' più crudi ma con una scorza di limone, ed ancora più azzeccati. Il fatto che certa gente non si sia ancora sparata in testa costituisce un atto di estrema maleducazione”.

Qual è il tuo vero nome?

“Il mio vero nome non te lo dico, tu però puoi chiamarmi Marny … ARG … OW … l’effetto sta finendo … presto, premi il bottone della botola”.
CLIC SVUM
AAAAAAAAAAAAAAAAAH TUMP
Che strano, è la prima persona che mi chiede di aprirle la botola sotto i piedi. E da quel che vedo alla finestra, si è dileguata in un lampo: c’è una persona che si sta allontanando a piedi, ma è del tutto diversa, anche se è vestita allo stesso modo.

Mo vado a magnamme ‘e zucchine cor fango pè rinfrescamme ‘e tonsille e ballà co’ Severina la zoppa facendome pesta’ li piedi.

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Acqualagna, Acqualagna, se nun ce fai er tartufo nun se magna.
(Conte Tfracchia)



Aran Cors 641 – È una puzzola? Chi ce l’ha portata?

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, l’inedito e unico aboriginal ora in Australia, no, ora in edicola ci propone la quinta disavventura completa di Aran Cors investigatore privato senza più la sua boss, la parigina Manuelle, a togliergli le castagne dal fuoco, infatti adesso vaga senza meta in ogni albo. In copertina si deforma la storica e leggendaria coppia di scoppiati Aran e Rob! Che tanto le copertine recenti non sono poi ‘sta gran cosa. Un chiaro invito a rileggersi i bei tempi andati, e comprare gli ultimi tempi anche senza leggere?

Conto alla taverna

Quanto siete poco bravi nel conto alla rovescia? Vi piantavate davanti alle dirette della NASA inventandovi un vostro conto alla rovescia per il razzo, e quello partiva mentre facevate un salto in cucina per bere un bicchiere d’acqua?
Forse qualcuno se n’è già accorto, ma non glie ne frega niente: siamo a nove numeri esatti dalla celebrazione rituale della seicentocinquantesima uscita di Aran!
Che cosa significa? Bòoooo? Provo a pensarci:
In passato, tutti i numeri autocelebrativi hanno portato evanescenti iniziative e nessuna novità. Il cinquantesimo con la storiografia del gruppo J.L.S., il centesimo con l’ingredire di Crotoneo a colori, il centocinquantesimo con il decoupage dedicato a Kriminalik, il duecentesimo con il contorno del Numero Uno e mezzo disegnato da Magnificus e così via. Dove voglio andare a piatire? Non certo alla taverna, che dopo che mi hanno presentato il conto mi sono offerto io di lavare i piatti. Acqua in boccia e pesci rossi nella bocca … no, mmmmm, mi sciono confusc … sptù, ho risputato i pesci nella boccia, nuotate belli, dicevo, ho le labbra screpolate. Non c’entra nulla, ma neppure so nulla sul 650 …

Il ritorno da …

Parliamoci poco chiaro: in pochi tra pochi lettori, sottodescritto compreso, credono nella definitiva dipartita di Manuelle dalle pagine di Aran. Ci mancherebbe! Nei fumosetti, spessissimo qualche personaggio scompare, e spesso vediamo il successivo ritorno, con grande rabbia dei lettori guardoni di cronaca nera che vorrebbero i personaggi morti per sempre. A questi lettori dico: esiste un guardonismo più sano, ed io potrei darvi lezioni comprovate da esperienza. I casi teclatanti in tal dissenso sono i più disperati, ma siamo su Aran Cors e non c’è fine al peggio. Se qualcuno ha già comprato ed addirittura letto il numero seicentoquarantuno volte ricompratelo potrebbe dubitare motivatamente delle mie affermazioni d’apertura e sputare sentenze di condanna nei miei riguardi, ma sta per arrivare la grazia: in questo numero c’è il ritorno di… Manuelle!

Io tremo in poche parole

Si, sto tremando tutto, la dolce Manuelle si fa rivedere dai lettori, adesso speriamo in ologrammi e bambole gonfiabili col suo aspetto. Ma andiamo per ordine. Mentre la svanita diva Doremitilla Carezzagatti tesse la sua rete di Penelope per intrappolare il biondo Aran e maritarselo una volta per tutte, arrivando persino a cercare di ingelosirlo mediante la seduzione del Numero Uno e mezzo (!) che una volta era molto più smaliziato mentre adesso Pax Semper o chi per lui lo ha fatto diventare un rimbambito, quella tela di Penelope la notte Aran glie la disfa. Il biondo protoagonista dell’albo riceve una richiesta di soccorso da parte di Herr BlueFrog, Consigliere della Contessa di Von Strasciken, dell’omonima Contadinìa. Aran, accompagnato dall’amico Rob Crock, giunge in locazione e con lui viene subito messo ai ferri con un po' di rosmarino e qualche fetta di limone, poi cambiano idea perché non sono stagionati e li mettono in cella. Scoprire chi ha usurpato il ruolo di Contessa fa venire un vero accidente ad Aran Cors!

È lei o non è lei? Cerrrrrrto che è lei!

Una buona metà dell’albo ci sbobba questo quesito: si tratta della parigina, moglie di Aran Cors, oppure di una abile impostrice, una ex-capatrena che ne ha copiato le sembianze? Gummoflex o Curaro Volpòn hanno una figlia segreta?
È una puzzola? E chi ce l’ha portata? non rivela subito una chiara risposta, uff, agli illegittimi dubbi del lettore che deve comunque venerare ogni mossa dell’autore: è una vice-vicenda che prosegue per forza nel prossimo numero – e si sofferma su una puzzola, scappata dallo zoo personale della Contessa, che impuzzolentisce prima di tutto i presenti, poi una delegazione di critici di Pax Semper, ed infine entra nella mensa aziendale della casa editrice Buonomelli e rovina tutti i cibi. Non è detto che le carte, con le quali si barerà nella prossima copertina, ci permettano di sollevare il manto dell’abito di Manuelle per guardare la giarrettiera, il tempo sarà grigio e nebbioso e non è detto che l’albo ci riveli la reale identità della Contessa di Von Strasciken, titolo del quale si fregiava proprio la nostra Manu ...

Da leccarmi i baffi

Io i baffi non li ho mai portati, anche la mia amica trans mi ha chiesto di non farlo. Volevo dire che adesso passiamo all’angolo della sincerità: l’intreccio della storiuccia è tra i peggiori letti nell’intero 2022. C’è un pessimo intrigo intrigante che ammicca ai tempi migliori copiandoli malamente; la decomposta coppia di due sbiaditi veterani della testata, abbandonati dall’autore classico causa allontanamento forzato ed ora decesso, e fatti scolorire dagli scrittori successivi – ossia Aran e Rob -; il rimestaggio di una ambientazione che non ha mai avuto molto da dire – la Contadinìa di Von Strasciken -; una comprimaria usa-e-getta fatta fuori in modo sbrigativo nello stile dei fumetti neri, che erano già sbrigativi in partenza, e qui dopo tanti anni sembrano la parodia di sé stessi anziché la copia di romanzi come in origine; la colta, slurp, ftia tranquilliffimo ezzellenza, il complimento glie l’ho fatto, slurp, ispirazione che tanti altri hanno avuto, al libro “Alice nel paese del vento caldo dell’estate”;– e, finalmente, i riflettori riprendono a illuminare la figura, per adesso non ancora da dietro, che da vent’anni è entrata nella vita di Aran da quando lui le ha regalato una collana: Manuelle. Senza dubbio di alcuna ombra, com’è che si dice, questo seicentoquarantuno si candida a conquistare la robinia della peggiore uscita dell’annata ancora in decorso.

Pax Fert!

Nella solita ed oramai incomprensibile paginetta di Pax Fert! l’hoggboss si abbandona all’ennesimo sfogo contro dei colleghi. Stavolta ce l’ha con alcuni mariuoli – per fortuna delle mie tasche pochi se no chissà quante cose avrei comprato – del kolosso editoriale Mondatipeccatori. I quali avrebbero annullato l’uscita degli ultimi due volumi, dei dodici contrattualizzati, della ennesima ristampa arancorsiana nella versione originale illustrata dal maestro Magnificus, oramai spremuta fino al midollo: i primi corali e bullpenizzanti settantacinque numeri. E non solo hanno stoppato la collana ma hanno pure messo Aran Cors fuori catalogo: Pax gli deve proprio avere rotto l’anima. È un peccato che alla Editoriale Cornucopia prima ed alla Pax Semper Press poi non siano riusciti più a portare avanti una produzione così, ma chi faceva da motore se n’era andato, così non potevano più multarlo se disegnava i suoi personaggi per l’amico Benvicinen. C’è da disperare che la situazione possa migliorare, visto che peggiora progressivamente dal 1975, perché un riporto come quello offerto dall’editore di Semigrate può solamente far rimpiangere la prima, e magari anche la seconda gestione di Aran Cors. A quale siamo adesso? Come? L’ultima?

Il mese prossimo sventuro…

Dariush Persianush ci accompagna con il suo tratto sostituibile anche il prossimo mese. Riusciremo a far luce, bollette permettendo, sulla vera identità della Contessa di Von Strasciken, che usurpa le polpose sembianze di Manuelle, oppure, oh si, si tratta davvero della dea? In copertina sono ritratti i contorti personaggi della vicenda principale.

Lui con noi lettori non gioca mai lealmente. Ma qui il vester semper vester Pax Semper ci spara, mancandoci, poi calmatosi ci rivela un colpo, colpo che ci fa venire a leggere che nulla è cambiato. Pax ancora una volta ci bullizza! Big Persianuk pinxiedixit cum summaria arte.

(Predazionale – da Aran Cors #641)

Forse, se tornassi in quel posto dove incontravo di persona Aran e gli altri troverei anche lei che mi spiegherebbe tutto, è che l’ultima volta c’erano i cattivi … vabbè, provo, mi concentro … mi concentro … niente, non ci riesco, riprovo dopo.

Aumenti dispiacevoli

Ne abbiamo già parlato qualche sproloquio fa, in occasione dell’ennesimo aumento del prezzo di copertina, peccato che non sia aumentato il prezzo della ragazza-copertina ma ci mettono disegni, non foto; lo ribaudisco brevemente ancora per non lasciare dubbi né margini di interpretazione, vedete quanto sono breve: viviamo tempi gramigni, gramignissimi, nghè nghè, tutto aumenta oltremisura e l’inflazione galoppa, trotta, hanno toppato, questa non me la dovevano fare. È giustissimo paragonare Aran alla politica degli altri editori: rispetto al vicino, si sa, la 1000Volte Peggio Publishining è rimasta sempre più al verde, e confrontare le sue azioni con quelle altrui dà una idea della situazione. Ladri, non avete regalato le vostre creazioni a Pax Semper, c’è chi lo ha fatto, sapete? Cattivi in calzamaglia e Leopardar sono accostabili alla creatura di Pax Semper non soltanto e non esclusivamente nel formato. Il resto è tutto vicinissimo -a meno di non voler dire che Aran Cors è più simile ai manga- tiriterature comprese, che per Aran si sono ridotte perché non c’erano più i vecchi “ghost” ai testi, ed anche per la concorrenza le tiriterature sono affiancate da ristampe, riristampe, controristampe coi controfiocchi, speciali, specialissimi vari e storie già pubblicate che ti tocca riacquistare in altra edizione, e uno zoccolo di acquirenti tra i quali c’ero io, poi ho smesso ed ho lasciato solo Aran Cors, se no non avevo i soldi per lo zoccolo, al femminile però. Quando le tiriterature sono alte i prezzi si abbassano, le tipografie parlano chiaro. Intanto persisto nella mia polemica malmostosa visto che sono da sempre un grosso ignorante, dannoso soprattutto per me stesso e caldamente invitato già dalle maestre a studiare per smettere di farsi mettere il berretto dell’asino.

Per i criticoni c’è il supplemento

Non ricordo quando l’hoggboss lo ha scritto sui predazionali di Aran, ma la frase ad effetto era più o meno questa: “Per il mio albo si paga il mio prezzo di copertina, per le critiche c’è da pagarla cara con un supplemento“. Da parecchio tempo a questa parte, il commento di Pax Semper riguardo alle contestazioni è diventato piuttosto laconico: “Se non vi piace, non compratelo Se non vi piace, non compratelo … Se non vi piace, non compratelo … E NON È VERO NIEEEENTEEEEE!!!”. La cosa più comprensibile e sensata è trovare critici che… nemmeno comprano più Aran, col crollo della qualità che c’è stato, e si limitano alla constatazione del semplice fatto che lui (re)siste anche dopo i mitici settantacinque numeri illustrati da Magnificus (!) Ovviamente, una persona che oltrepassa i venticinque, che non capisco neppure io che c’entri, e raggiunge la sessantina d’anni, che veramente sono di più ma io né conto -in tutti i sensi- né so contare, con qualche cicociacco ed irrigidite vedute desistenziali, per costoro dovrebbe cessare di scrivere.

Ti piacciono i bambini?

La mia amica trans mi ha detto che ha fatto di tutto per cercare di mettermi incinto, senza riuscirci; io le ho spiegato che sono un uomo, e non posso rimanere incinto (se no, a quest’ora, hai voglia), e che semmai ci riuscirebbe con la nostra amica massaggiatrice; lei ha commentato che, si, lo farebbe, tanto anche questo secondo bambino lo manterrei io.

L’ospite di oggi

Quest’oggi abbiamo ospite MastroMarcoBabashov, storico, autore di fumetti e … cosa ci puoi dire?

“L’oscurantismo delle scuole materne è opprimente in maniera dissoluta, a meno che non le gestiscano le suore, che non sono dissolute ma assolute. Oggi hanno palesemente rotto regalando tutta la questione su ciò che ha tirato fuori Babbo Natale dopo una sessione erotica con la Befana al professore Giovanni Carnevale e Pasqua, che dopo il Natale e l’Epifania ci stanno bene, dicendo colossali assurdità, aiutati, un po’ senza volerlo ed un po’ si, da coloro che puliscono lo studio del professor Carnevale e Pasqua, mediante meschine corruzioni economiche [sarebbero troppo bello togliere gli stivali a tutti i turisti di Aachen e riempirli d’acqua per abbeverare mucche e bovini vari, vero?] e per conto loro non dovrei parlare, perché anche io pulivo lo studio del professore, ma poi lo avevo abbandonato … questioni di lana bovina”.

Em, erg, se lo dici tu, ma come mai avevi abbandonato il professore?

“Perché non assecondava i miei sogni, e io li conosco bene, conosco il loro mondo, se inseguo un sogno, non è una suora mezza svestita, e neppure una suora nana che fuma, semmai è quella che insegue me in compagnia del regista Paolo Sorrentino, che discende da un condottiero la cui suocera venne da Nantes Salvalagges, che fu accusato di abigeato, ed il corpo del reato lo aveva già fatto sparire e digerito, questo lo avevo scoperto io con le mie ricerche storiche e lo stesso professore me lo rinfacciava con malcelata invidia, alla fine non l’ho più frequentato, io che stavo anche tre ore al telefono con il professore, da un telefono dell’Università che non volevo gravare sulla bolletta di casa mia, a leggergli antichi testi scritti da me, da mio padre, da mio nonno e così via, sino alla prima generazione che sapeva scrivere, e lui rispondeva che sognavo, ma i miei sogni non si toccano, da nessuno, né dai grandi gruppi finanziari che manco mi conoscono, né da quegli scornacchiati di professori universitari e i loro trotterelloni, né da altri a scelta; ripeto, nessunooooooooooo!”.

Em, senti, cambiando discorso, tu hai risentito delle difficoltà che hanno colpito il nostro paese?

“Hanno tentato di avvelenarmi con la scusa della pandemia, e ci sono riusciti, dopo avere dovuto fare per forza il vaccino anticovid io e una mia zia siamo andati dal medico a farci analizzare, ed hanno scoperto che le nostre vene ed arterie erano tutte incrostate di una sostanza giallastra creata dal vaccino, che era la stessa che avevano un vescovo ed un calzolaio in Svizzera che ebbero per due giorni di fila visioni con la Von Der Leyen e per questo stavano per lasciare questa valle di lacrime e di starnuti, ma si stabilizzarono stando una settimana in monastero. Questa sostanza contiene dei nanobot e nanocct che ti iniettano assieme al vaccino, e come il plancton si divide in zooplancton e fitoplancton, anche qui abbiamo zoonanobot e fitonanobot, nonché zoonanocct e fitonanocct. Con questi naniti che non fumano condizioneranno le nostre menti, mi impediranno di trovarmi in un letto matrimoniale con una suora, mi faranno riscrivere i miei libri di storia con le biro economiche vendute dieci al pacco, che scrivono scolorito e si fermano subito, fino a mandarci in guerra contro la Santa Russia di Rasputin …
Come dite? Paese in mano agli ex-K.G.B.? Omicidi di oppositori? Oppositori sbattuti in carcere, anche torturati a morte se denunciano casi di corruzione? Rapporti con la mafia russa? Palate di soldi che anziché finire al popolo russo finiscono ai gerarchi? Limitazione della libertà di parola e di stampa? Corruzione generale nell’amministrazione? Invasione dell’Ucraina e minacce ad altri Stati? Chi può aderisce alla Nato alla svelta? Referendum farsa spacciati per voto popolare? Crimini di guerra? Bambini uccisi o deportati? Bombardamenti sui mercati in orario di punta? Bombardamenti di reparti maternità degli ospedali? Distruzione di infrastrutture energetiche ed acquedotti per far morire tutti di sete e di freddo? Russificazione a forza? Civili deportati e rimpiazzati con coloni arrivati in treno? Milioni di profughi ucraini? Città rase al suolo e civili bombardati? Gente fucilata per incutere terrore o anche solo per divertimento? Ceceni ed altri mercenari musulmani e non mandati ad uccidere i cristiani ucraini? Intellettuali che scappano dalla Russia? Furto o distruzione del grano ucraino? Crisi alimentare in mezzo mondo? Uccisione di un magnate del grano? E di un direttore di orchestra a Khershon? Una donna impiccata a Kherson davanti al tribunale? Cimitero di Kherson che secondo le foto satellitari viene ampliato a dismisura dai russi? Attacchi Hacker? Se è questa è la volontà del Signore, come detto dal Metropolita Metropolitano di Mosca San Rolex …”.

Em, erg, ma parliamo di fumetti: tu stai postando delle belle tavole di …

“Si, sono i miei amati Cuccio e Beppolo, che erano della Prealpe mentre adesso sono miei, non vi spiego perché, fidatevi e basta; nelle mie sapienti mani sono tornati bambini, e vagano nel Medioevo, dove li ho scaraventati, io studio ogni giorno la storia del Medioevo, volevo incatenarmi ad una torre medioevale ma degli scornacchiati l’hanno abbattuta a fine Ottocento, saranno ancora vivi, il Male li avrà tenuti in vita, se li becco … nella mia storia Cuccio e Beppolo vengono deportati dalle truppe delle croci frecciate ungheresi, sbattute nel Medioevo da Viktor Orban, che non voleva tra i piedi quei vecchi ruderi degli anni Trenta; in seguito i due giovani eroi vengono liberati da due bellissime ragazze pure ufficialesse capetrene dell'Armata Russa falce e pestello, entrambe di nome Nikita e patite di Elton John. Su ordine di Tallin, capitale della Estonia, dove scappano quando le due ufficialesse cercano di sposarli senza passare per un matrimonio religioso, sacrilegio osceno, si ritrovano imbarcati sulla bagnarola della flotta militare della Frigidonia diretti ad un monastero di suore frigide che loro dovrebbero “riscaldare”. Scappano anche da lì e finiscono in dirigibile, appena inventato, al Polo Nord, aggregati alla spedizione "Grande Soldini" ad assistere alla fantascientifica "Danza dei Pinguini clonati"! Ho scritto corazzata e non peschereccio-spione (che erano andati a girare un film di Franco e Ciccio mangiando solo baccalà surgelato)?; chissà che dirà un certo professore, ma me ne frego. Siccome il dirigibile si schianta sulle nevi, loro chiamano aiuto con una RadioMarelli a pile galvaniche, ed arrivano i soccorsi con i cavalli termali dell’Imperatore Caracalla, che li riportano a Roma al cospetto di due giovani verginelle minorenni, non suore e neppure dissolute, le cui virtù fanno subito colpo su Cuccio e Beppolo, che vorrebbero sposarle seduta spiritica stante, ma loro cinguettando rispondono “Non ho l’età per amarti”, ed anche gli stessi Cuccio e Beppolo, che una volta erano due adulti accompagnati da un luposki della steppa, una cugina cangurata, un cugino jettatore ed un nemico trippone, adesso si ritrovano regrediti a bambini, e quindi anche loro … non rimane, per le due coppie, che ritirarsi in due monasteri, uno maschile ed uno femminile, in attesa di avere l’età per fidanzarsi. Non sanno, gli sventurati, che i personaggi dei fumetti non crescono mai …”.

CLIC SVUM AAAAAAAAAAAAAAAAAH TUMP

Andato, è uscito dall’edificio. Ecco che si allontana …

Ed ora riprovo a tornare in quel bel posto, adesso sono comodo, mi concentro … si … si… forse … sento la vista che si annebbia … no, non era vero … penso … penso di non riuscirci, niente, mi alzo dal water …

Mo’ vado a gratare er gratta e vinci preso da’ bottega de Gelindo er portajella e a compra’ n’amuleto da su’ moje!

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Chi stupido nasce, stupiderie scrive in rete.
(Conte Tfracchia)

 

La terza volta di Manuelle

Vediamo a quale youdeltuber posso rompere l’anima oggi … ci sarebbe Fumetti di cartapesta … osa dire che la trama del n.637 è confusa … adesso gli lascio un commento … ta-ta-ta, eccolo scritto:

Se Aran Cors non si riconosce più, coccorre ricordare, coc coc, che sta passando un pesante momento di lutto, coc, dopo anni di matrimonio e amore con Manuelle, coccodé, oggi mi esce ‘sto verso. Se tu parli delle storie che non hanno più lo stesso stile io ti rispondo deviando su Aran che deve essere descritto da felice a triste, insomma ti devio il discorso dal piano reale dei lettori delusi a quello di fantasia della finzione narrativa. Sono in disaccordo totale, coc, coccon la tua dialisi: la trama la trovo ben costruita e logica, e se lo dico io che non ne capisco niente allora è sicuro che è un bailamme con fagioli saltellanti sparsi sul pavimento. Può piacere a me o non piacere, ma chi mi dice quest’ultima cosa lo meno, ma non si può definire come leggibile e nemmeno saporita: il filo logico e il costrutto narrativo non c'è, anzi non ci sono, se ne indico due devo usare il plurale, se non mi scorderabbi di queste cose erasse meglio, coc. E visto che queste cose non ci sono, dovete ammirare l’arte del sommo Pax Semper, che è come quella dei quadri del pittore Picasseruola, coc, ci vogliono i veri esperti come me, coccodé, per spiegare al popolo ignorante cosa volerava dire l’artista con quel suo discomponimento. Occorre però leggere senza il mio pregiudizio, coc, dato che ormai la tendenza di voi youdeltuber, con tutto il risdoppiopetto per le persone interessate dai miei strali continui, è demolire questo mio unico passatempo ed ossessione personale, asp, yow, arg, coc! La illogica della trama è legata alla presenza di Doremitilla Carezzagatti, che io vorrei legata in pose sadomaso, che non è (purtroppo) una donna di coscia come Manuelle, anzi più di ala, coc coc, ed è pure una persona frivola e volubile, la mia ossessione per lei la rendo pubblica pure in casa d’altri, nghè nghè, coccodé, alla pessima reputazione su I.N.T.E.R.W.C.N.E.T. ci tengo. Non rintigolo ci sia nessun derivato di idee nella direzione della storia. Semmaipiù, la realtà è nelle poche parole che hai detto sul passato: Aran Cors non è quello di 50 anni fa. È un personaggio a spasso visti i tempi. E siccome va tutto a rotoli deve andare a rotoli anche la serie.

Voilà, vediamo se mi risponde … niente … ah, mi ignori eh? Ma adesso ti ribadisco il concetto in un messaggio privato … aspetta, c’è un commento sotto … è di Recensioni Troppo Scarse, cosa dice? “Hai un messaggio in segreteria telefonica”, accidenti a quando ho riportato un mio numero di cellulare; sentiamo …
“Tu non hai fatto altro che screditare e smontare le opinioni altrui, ergendoti a difensore della verità assoluta, che siccome capovolgi tutto diventa menzogna assoluta. Sui canali YoudelTube dove ci sono persone che ci hanno messo la faccia per fare il video, non come te che ti nascondi dietro la maschera del Conte Tfracchia. Come ti chiami? Chi sei? Quanti anni hai? Dove abiti? Che titolo di studio hai? Cosa fai nella vita? Ma chi ti credi di essere?”.
AAAAAARG, ASP, YOW, COC, mi sento contorcere, devo uscire dall’appartamento, SVUM TUMP TAP TAP AAAAAAAAAAAAAAAH RATATATAPLAN TUMP
Sono tornato, oi oi, dopo essere caduto dalle scale del condominio … parliamo dell’albo che è meglio …

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, per la categoria condom questa volta ripascoliamo un albo importante che, per vari motivi, sembra secondario nei confronti del ributto e rafferma di Manuelle. Al secondo piano? Nemmeno per sogno, caro ascensorista! Devo incontrare una persona al terzo e lì andrò. Come? Perché l’albo sarebbe importante? Me lo dimostro subito…

Una ennesima pagina senza protagonisti

Una delle pecuriosità di Aran Cors è quella di presentare sin dalla prima pagina i volti casti dei personaggi protoagonisti. Nel numero quattrocentoventi della Nerbini di Firenze, no, della MilleVoltePeggio de Milan, c’è una totale assenza di questa consuetudinaria formula consueta: non appare Aran, non appare il gruppo J.L.S., non appare Kriminalik, non appare neanche Margarinot in topless, scandalo! Abbiamo soltanto un sottotitolo, qual è il comando per attivarlo, ah già, è un albo di carta, e i rispettivi creditori della casa editrice. Qualcosa di saporito bolle in pentola? Si sono stancati di pranzare al ristorante di Krakken, o non hanno più i soldi per farlo? Quando sono passato sotto le finestre della casa editrice si sentiva un profumino da cucina, tipo uovo in padella, io ho provato ad intingere il pane per aria, per catturare il sapore, ma l’aria è troppo insipida, il pane non sapeva di niente.

Dal principio… alla brutta fine

Se il Semper glassa sul suo predazionale, un altro indizio sibillatino è fornito invece da Karkhadhea Valsente che, in questo periodico, accompagna l’autore ai giardini pubbl…no, che dico, con una propria rubrica: 7 o’gluck Karkhadhea. La collabora-attrice dichiara:

“Una mia curiosonità, che ne pensate di Manuelle come ragazza fissa di Aran? A me, anche se sono gelosa, è molto simpatetica e la vorrei vedere smettere di fare la spina nel fianco (…) Scrivetemi le vostre opinioni che ho comprato un cestino nuovo”.

Va bè, sono al terzo piano, ecco il campanello … m’hanno aperto, tesoro, arrivo … AAAAAAAAH! ANCORA IL LEOPARDO! Presto, devo fuggire, pant, puff … tutte le scale di corsa, per fortuna erano in discesa, dove sarò adesso? In questa parte della città non ci vengo mai …

Come una scarica di sciacquone

Sapete quale caratteristica cipolladitropeica è utilizzata nei fumosetti per descrivere la raffica di una mitragliatrice? Bravi, proprio quella: MENTA-TA-TA-TA-TA-TANA. Casualmente è anche il titolone del numerino qui ricordato. Una bella sventata, che anche se bella poco avveduta rimane, che all’ultimo momento ritrova la prudenza ed evita di apparire sulla copertina, evitando così i proiettili messi per richiamare l’attenzione del lettore, una scarica di sciacquone, visto che l’albo spesso lo si legge in bagno, per avvisarvi che la parigina Manuelle è tostata, rampicante ed è pronta a riservarvi delle grosse disattese. Il Semper, quattro quattro, cinque cinque, la riporta sul palco-oscenico dopo il ributto nel numero trecentonovantotto volte ricompratelo. Caspita, nella collana un qualche nuovo personaggio che non sia usa-e-getta, che sciccheria! È solo un caso? Io non credo, come dicono Giacobbo e Razzi.

La tremarella prosegue

Maledetto leopardo, ho ancora la tremarella, comunque sto riuscendo a tornare a casa. Dunque, nel ributto di Manuelle, Aran e la parigina sono costretti a separarsi dopo un classico matrimonio lampo fatto dagli immigrati per prendersi la cittadinanza. Infatti le prime parole pronunciate da Manuelle nella serie sono: “Voulez-vous cumpré?”. Nonostante i claudiolippi, tra i due scoppia la classica scintilla che fa traboccare il vaso di conserve. Aran non è nuovo alle cotte passeggere… e alle successive delusioni permanenti. Stavolta è quasi uguale. Manuelle è sotto protezione perché testimone di un abigeato e molto presto la faccenda si complica tanto che per capire l’albo ho provato a leggerlo a testa in giù sul divano. I due innamorati si ritrovano per gentile concessione della stessa parigina. Ma dopo due incontri hard-cuore Manuelle dice “pausa”, due volte passi ma tre no, da qui il titolo di questa recensione. Ma nel momento nel quale, di solito, scatta la puntuale fregonatura sentimentale per Aran, Manu abbraccia un marito da tradire stile Giuda, mentre con Aran adotta un comportamento differenziale che lascia la situazione aperta ad anni di fan-service.

Affascistante e ternigua

Manuelle dimostra subito che pasta mangia: farfalline in brodo. La parigina, mangiato pure un controfiletto, non è disposta a farsi abbindolare di nuovo dalle promesse del controspionaggio, con quel che gli han pagato le registrazioni a casa di Berluskaiser. Più volte, nel corso del medesimesimo albo, la situazione si rovescia proponendo un comportamento triplogiochista da parte di Manu, e tanto caro all’arteria narrativa di Pax Semper. La parigina è colpevole o innocente? Vittima o carnefice? Non lo so, certo però che è un bel bocconcino! C’è solo una incertezza: il suo attaccamento al biondo Aran.
Chi mi scrive sul cellulare … ah, è la ragazza che avrei dovuto incontrare … dice che appena ho visto il suo abito giallo a pallini neri mi sono messo ad urlare e sono scappato via … e che ci rivedremo quando sarò uscito dalla clinica …

Il castoro all’interno

Sebbene anodinico nella prima pagina a causa dell’assenza delle ghigne di tutti i personsenzaggi, l’albo presenta al suo interno l’abituale castor del fumetto. Oltre al protagonista corifeo Aran Cors, ritroviamo il gruppo J.L.S. pressogranché al completo – fatta eccezione l’assenza del conte Onions tornato nella Perfida Albione – e anche un buon numero di sottocomprimari: dal postino responsabile di suonare sempre due volte, al vecchietto della Radiomarelli che, sfrattato dal vecchio indirizzo per colpa di Aran e Manu, adesso che abita di fronte cerca di vendicarsi spiando la loro camera da letto col binocolo, ma trova sempre le imposte chiuse, alla coppia generale Raw e Bertinott.

Due rughe sul contorno

Nello spazio Chef Pax, il buon Semper è sempre molto franco fabbrica e puntuto. È poco interessante la sua insofferente opinione sullo spazio web dedicato ai vari meritevoli forum – e la dice lunguacciuta sulla illegittima insofferenza dittatoriale nei confronti dell’ex glorioso forum dedicato ad Aran Cors, oggi purtroppo chiuso, e gestito da un personaggio competente e meritevole, a cui io guardo in modo iracondo e molto petulante. La quarta di copertina presenta due chicche: il numero cinquanta volte ricompratelo di Aran e il numero novantanove volte ricompratelo, tanto cari da pagare all’autore.

Meglio non averlo che averlo

Questo quattrocentoventi volte ricompratelo, con la seconda storia dedicata a Manuelle, è un importante tasso grassottello per ciò che verrà male. Molto più che nel suo ributto, la parigina sbari, no, sfoggia caratteristiche proprie lampadarizzanti e rinnova il suo genuino formaggio in frigo, mangiandoselo, e mostra anche interesse nei confronti del protagonista – abbiamo una Manu anche in versione infermiera come quando si infiltrava alle feste di Berluskaiser per fare le registrazioni – allo scopo di essere assunta nella serie in qualità di attrice di fan-service. Spesso il secondo numero di una saga è più scialbo rispetto al primo, specie su Aran Cors. Qui, il buon Semper conferma gli stereoradiotipi.

Giudizio per Aran Cors Menta-Ta-Ta-Ta-Tana

Questo numericchio #420 non merita l’ingresso nella vostra biblioteca arancorsiana. Ma siccome siete masochisti vi ricordo che è facilmente reperibile a prezzi ragionevoli, no, non scontati, al prezzo ragionevolmente imposto da Pax Semper, e nei mercatini ricchi di intralci fisici e nelle reti dei pescatori.
La scemeggiatura è intricata ma comprensiva, contorta ma inclusiva, monacale ma lasciva, con continui capovolgimenti della fronte del lettore che finisce gambe all’aria, ed evidenzia il caratterino della parigina. Qui Manuelle è ancora figlia del primo rodaggio grafologico con successivo tagliando dello stile di Persianush, all’epoca molto caricaturale, quando invece è ancora lo stesso, del resto in realtà il primo rodaggio il buon Dariush lo aveva fatto anni ed anni prima, e semplicemente Pax Semper ha chiesto a Dariush Persianush di arrotondare un po' Manuelle visto che era stata promossa a personaggio principale, ed i personaggi principali debbono essere tutti come gli attori di “Sgorbruttiful”, me lo hanno detto se no non ci sarei arrivato da solo, dicevo, in quel periodo il veterinario si sta scaldando con una bottiglia di amaro dopo aver curato il gatto di Pax Semper, ed il buon Dariush esegue gli ordini – così come il veterinario – facendo fare la cura ingrassante a Manuelle, però l’amaro non glie lo danno.
Il giudizio del conte? Sicuramente sconsigliato.

Una nuova adepta per i fumetti

La mia amica trans si è convertita all’interesse per i fumetti, glie ne ho fatto leggere alcuni e sono piaciuti pure a lei, per cui di tanto in tanto legge le mie pile di albi in cantina e ne compra pure qualcuno lei. La sera poi, messo a letto il bambino, sta con me per un’ora-un’ora e mezza a raccontarmi tutte le sue impressioni ed a parlarmi di fumetti senza sosta. Una volta finito, si solleva dalla mia schiena e si mette a sedere sul letto, e io posso finalmente girarmi e guardarla.

L’ospite di oggi

Rullo di tamburi, questa volta l’ospite è nientedimeno che Kantikarchive!
Quante cose interessanti ci racconti oggi?

“Ho mangiato male stamattina a colazione! Comunque, abbasso la Buonomelli, la Buonomelli fa schifo, Tesk l’hanno affidato a Manfredi che rovescia il caffè sulle sceneggiature, Milan Gol l’hanno affidato a Rob Dallapartedifessomerril, i lettori non li vogliono, i lettori dicono basta, i valori dell’occidente vero, quello della mia città con l’eccezione delle parti estranee a casa mia, sono corrotti da questi impuri ancora intrisi dalla maligna predicazione delle streghe seicentesche, le abbiamo fatte fuori tutte, ah ah ah ah, ma la stregoneria continua ancora a corrompere le menti degli uomini, a parte quelli che ci dicono di essere sani di mente, io non ci credo, il mio amico Napoleone è scappato da Sant’Elena per confermarmelo.
Ma la Rivoluzione colpirà tutti, partendo dalla Russia ….”.

È meglio non parlare della Russia, con quello che sta facendo Rasputin …

“Io sono filo-Rasputin da sempre e posso dirti che non hai capito proprio nulla ... come dite? Paese in mano agli ex-K.G.B.? Omicidi di oppositori? Oppositori sbattuti in carcere, anche torturati a morte se denunciano casi di corruzione? Rapporti con la mafia russa? Palate di soldi che anziché finire al popolo russo finiscono ai gerarchi? Limitazione della libertà di parola e di stampa? Corruzione generale nell’amministrazione? Invasione dell’Ucraina e minacce ad altri Stati? Chi può aderisce alla Nato alla svelta? Referendum farsa spacciati per voto popolare? Crimini di guerra? Bambini uccisi o deportati? Bombardamenti sui mercati in orario di punta? Russificazione a forza? Milioni di profughi ucraini? Città rase al suolo e civili bombardati? Gente fucilata per incutere terrore o anche solo per divertimento? Ceceni ed altri mercenari musulmani e non mandati ad uccidere i cristiani ucraini? Intellettuali che scappano dalla Russia? Furto o distruzione del grano ucraino? Crisi alimentare in mezzo mondo? Uccisione di un magnate del grano? E di un direttore di orchestra a Kershon? Una donna impiccata a Kherson davanti al tribunale? Cimitero di Kherson che secondo le foto satellitari viene ampliato a dismisura dai russi? Attacchi Hacker? Ma non è vero niente! Voi dovete credere alle mie bufale, alle mie fake olds, ai proclami dei russi che parlano di un Occidente decaduto, barbaro, incivile, dedito ai sacrifici umani, esattamente come i proclami dell’Isis! Io queste cose le spiegavo al medico ed agli infermieri, ma quelli invece di rispondere stringevano le cinghie della camicia! Non mi importa se non ve ne frega niente! La gente non capisce mai quello che dico! Se vado nel parco pubblico aprendo l’impermeabile davanti alla gente, la polizia non mi chiede neanche il permesso di arrestarmi! E …
Come dici Conte Tfracchia? Dove mi devo mettere? Qui va bene? Cosa stai premendo?”.
CLIC SVUM AAAAAAAAAAAAAAAAAH TUMP

Andato, è uscito dall’edificio. Che strano, somigliava molto a Jolly Roger Disunione …

L’albo leggetelo voi, io ho già dato, vado a prendere il pupazzo di Casperino il fantasmino per mettermi con lui nel letto di mia cugina, forse con quello stavolta non mi caccia …

 

Spe, Spi et Opus Proclama, dateme valsente!

Conte Tfracchia

Ndove nun c’è gusto è pecché nun c’è nulla da magna’.
(Conte Tfracchia)

 

Aran Cors 640 – M’amo di più

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, il nuovissimo aboriginal ora in edicola ci propone la quarta scarsissima avventura completa di Aran Cors “vedovo” della parigina Manuelle. In copertina è protagonista l’ormai ricorrente sui miei piedi Doremitilla assieme a Sua Eccedenza: ma cosa ne sarà del biondo ex agente squattrinato?

Tempi di gramigna

Del doman non v’è certosezza” citava una canzone sanremata nel 1490, grande successo che venne oscurato solo da “Chanson Balladée” di Antonino Riccardo Luciani che era sigla dell’”Almanacco del giorno dopo”, e mai inattuale quanto oggi, specie nell’oceano spacifico dell’editoria, che tanto sappiamo già in anticipo che andrà tutto a rotoli. PierLorenzo De’ Geremiaci, autore dei versi della Canzoncina di Sbevacciuk, non poteva di certo saperlo che a distanza di tanti mesi l’inattualità sarebbe stata ancor più spiedata. Pax Semper, del resto, ci aveva ammoniti a febbraio, in occasione del precedente cospicuo aumento di prezzo, dei grossissimi problemi relativi a costi e aqualprovvigionamento della materia prima: Aran Cors sale a cinque euro, in attesa di passare a cinquecento. E può assicurare la stabilità dell’esoso prezzo di copertina – il secondo nell’arco dello stesso anno trisestile – solo per quattro-cinque mesi al massimo senza sapere se poi si chiude o no. Tempi di gramigna, per l’appunto, ed è da un po' che non ne mangio, anche perché non me la fanno più fregare dal prato.

I che rubino maliziosi

Negli ultimi tempi diluviano critiche con un’antipatica (più di questo frog) frequenza sul mondo del fumetto, e non sono le mie, sacrilegio, solo io posso! Aran Cors non fa eccezione. Tra i pareri avversari più reitanati ed alquanto acidi, con una fetta di limone, mossi (da) alcuni lettori c’è il rifiuto prelatesco da parte di Aran verso le ostinatissime avantemarces della sciamposa Doremitilla. Il nostro biondo protagonista dalla efebica bellezza, modestamente quando lo vedevo notavo subito il suo sbattere di ciglia, ma quando ci rivediamo tesoro, dicevo, dalla natura clinicamente timidissima ma sensibile al nudismo femminile, ha raggiunto negli ultimi anni un grado di maturità da pera sul ramo e una malizia profumo di spesa che rendono la sua scelta, agli occhi dei lettori assennati, insensata. Ma è davvero così!

Integralerrimo e fidolissimo

In passato, il triangolo amoroso AranManuelleDoremitilla ha dato origine a situazioni sparsissime, nelle quali la parigina ha spesso dovuto sudare le proverbiali sette camicie, che poi si toglieva tutte, per sottrarre il suo maritino dalle grinfie di un’assartanata rivale. E, per dirla tutta, Aran non ha mai mostrato totale insensatibilità alle iniziative di Doremitilla: anzi ha spesso rischiato di cederle, ma a guastare la festa ai lettori arrivava l’intervento scocciatore di Manuelle ad impedito il capitolato. Al ritorno ormonale mio nel vedere le grazie di Doremitilla, Aran, per contrasto rispetto a questa cosa mia e non solo, ed anche per via della scomparsa della moglie, ha però dichiarato alla stampa di accettare dalla sciamposa soltanto una danarosa amicizia. Ma esiste un’altra ragione al ripetuto rifiuto criticato dai lettori non fanboy.

I valori dei che rubino

Aran Cors nasce timido, sempre ingenuo, ma tra le sue qualità più ricognomate c’è l’integralità e la correnettezza. La sua rettotitudine e l’umore hanno saputo peggiorare l’atteggiamento sopra i quadretti e le righe di un’indomusabile Manuelle, riportandola sulla via della legaligatà, e lei ha incrementato la decrescita e la scarsezza del marito, con aggiunto molto cicciolinismo. Doremitilla è diversa dalla parigina, non conosce i valori bollati importanti per Aran, ha un passato macchiato da spogliarelli per il fan-service ad uso dei lettori ma, soprattutto, è ricca solo in apparenza, ha dei conti in equilibrio come quelli dello Stato Italiano, però il cicciolinismo interessa molto pure a lei. E non ha la minima volontà di cambiare così come non l’aveva di accettare la mia corte! Il nostro ex agente squattrinato lo ha intuito e non dovrebbe cascarci: questa è la mera ragione che potrebbe impedire a Doremitilla di far breccia nel cuore tra le braccia di Aran, Pax Semper permettendo, ma presto sarò io il nuovo scrittore di Aran Cors, ed allora quella antipatica che mi ossessiona farà i conti con me …

La pessima storia del numero 640

Ma cosa succede esattafloresamente in questo scarsissimo numero? Abbiamo due potentemente rimbambiti – e non mi riferisco a Sua Eccedenza che, nonostante che come età abbia preceduto Adamo di una ventina di mesi, appare sempre come il più lucido di tutti tranne che in buona parte delle storie degli ultimi anni dove l’autore lo scaricava in favore di Manuelle -. Il primo è lo stesso Aran, che descrive: “una cosa indecente, farmi dormire ore con un sonnifero“, il viagra propinatogli da Doremitilla. Il secondo è il ritornante montano – finalemiliamente – Crotoneo, che si beve, mangiatosi la fetta di limone dal bicchiere, la favoletta raccontata dal gufo olandese delle fiabe, cioè no, da Aran sull’assenza di Manuelle: “è in missione speciale per conto dei Blues Brothers, non tornerà tanto presto“. Crotoneo ha spesso dato del fil di ferro da torcere a barbastraccia, e fa lo gnorri sull’apparente morte della parigina, che se non ritorna ad allietarmi dò di matto? Come dicevo, due rimbambiti, ma perché non si accorgono di quello di cui mi accorgo anche io! In fin dei conti, loro sono solo dentro l’albo, ed io fuori, non è poi una differenza così grande … . Almeno il loquace piumato si riscatta subito, chiedendo (bravo!) il ritorno di Manuelle, e vedendo l’invadente e soffocante (tra le sue braccia) Doremitilla per quella che è: un’arpìa, a 40 corde, 47, quel che volete! C’è un terzo rimbambito, e sono io, che continuo a parlare di Doremitilla come se fosse un affare di Stato.

Nuova gente in casa

La mia compagna mi ha mollato, dicendomi che penso solo ai fumetti, ed aggiungendo altre considerazioni su un mio presunto stato di salute mentale. Al suo posto, visto che al test del DNA il bambino è risultato figlio mio, è arrivata la mia amica massaggiatrice, che è la mamma, assieme alla sua amica trans che farà da baby-sitter al bambino, visto che la massaggiatrice lavora tutto il giorno ad un indirizzo di un’altra parte della città. Si è anzi raccomandata con me di non perdere il posto di lavoro perché non può portare solo lei i soldi in casa.
La trans è molto carina come l’amica, ha una bella voce, sembrerebbe proprio una bella ragazza se non fosse per un piccolo – neanche tanto – particolare. Per fortuna le sono simpatico, dice che la faccio ridere, e così la sera, dopo aver messo a letto il bambino, ricambia con tutto quello che ha. Adesso, per potermi di nuovo sedere sulla sedia come prima, ho dovuto comprare due cuscini, e uno per il posto di lavoro.

Un casto ipernutrito

Tornando a noi, M’amo di più è un brutto numero scorporoso, va detto. Si apre con una splendorica spiantatesh-page di magnificusiana memoria, (che) corre lungo il fil di ferro – tanto caro all’hoggboss che l’albo lo fa pagar caro – della rinuncia sociale e del salatace sarcomasmo: in televisione approdano tutti, artisti canini e politici, soprattutto gli artisti mediocri (i politici mediocri lo sono tutti, al punto che non ci si fa più caso), ributtanti allo sbaraglio, aspiranti divi privi di qualsivoglia talento esattamente come queste mie recensioni. Alla sempre più fessa presenza di Aran e Doremitilla che mangiano aragoste e tortini al caviale mettendo tutto in conto al produttore cinematografico, aggiungiamo la scoperta del destino di Sbevacciuk, tra i più dimenticati della saga, lasciato nello scorso numero con la balia … cioè no, coi pescecani. Oltre a Sua Eccedenza, inedita stella televisiva che se fosse andato alla Tele Y del n.279 avrebbe fatto una figura migliore, abbiamo la partecipazione di Rob Crock e del già citato pappagallo Crotoneo: quest’ultimo autentico becco della verità.
Il giudizio su Aran seicentoquaranta? Da evitare e lasciare in edicola!

Pax Fert!

Nella paginuccia di Pax Fert! l’hoggboss ricorda nostalgicamente la battaglia del gran … no, un passatore a china del suo Capitan Americax, collana western risalente al 1964 imperniata su un giubbotto antiproiettile rosso e pubblicata dal cognato per diciassette albi; disegnata da Sergio Dallealpialfiumepo – dal passato di calciatore dell’Inter, e difatti da allora Pax Semper tifa Inter – e Balzano Virago – principale disegnatore anche di Vampirella … no, aspetta, mi sa che mi sto confondendo … -. Senza dimenticarsi un riferimento alla drammaticissima situazione della carta, su quella igienica non posso risparmiare ma sui fumetti mi sa che mi tocca, colpevole del nuovo mega-aumento del prezzo di copertina e della situazione difficilissima affrontata (nel senso che è un affronto) dall’intero comparto editoriale. Chi dobbiamo ringraziare, che ho già la fionda pronta? È iniziato tutto da una certa repubblica di mezzo – non mi riferisco ai Talk Talk -.

Il mese prossimo sventuro …

Dariush Persianush ci delizia con il suo tratto elefante e punito anche il prossimo mese, oltre a scomparire sul seicentoquaranta con le chine di Bonovoxis. In copertina troviamo una delle coppie più dimenticate della testata: Aran e Rob.

Meditate gente, meditate, ma su cosa? Lo sa bene il vester semper vester Pax Semper che non ci si può fidare di nessuno, nemmeno delle case editrici, perché il fumetto oramai è solo una trappola, ma noi ci siamo cascati! Big Persianuk pinxit.

(Predazionale – da Aran Cors #640)

YoudelTuber… adesivo attack!

Paraformulando un recente titolo del nostro Aran, proseguo a caldeggiare le caldarroste, aio, le metto via, dicevo, proseguo a nutrimi di caldarroste, cioè a nutrire verso gli YoudelTuber una forte cautela: prevenire è meglio di curare, così non si va dal dentista. Avevo indicato, nel forum, YoudelTube come paradiso delle recensioni positive su Aran Cors, mica come quei cerberi lamentosi di Facebook, poi sono andato lì e mi hanno mazzolato peggio che nel forum. Di recente, forse per diversificare, i suddetti tigrotti del video in rete hanno messo nel mirino un’altra storica collana dell’editoria italiana: Zigzagor. Reo, come noto, di un gravissimo sconvolgimento narrativo, in pratica dopo l’incontro con la DC Comics hanno copiato la peggiore Marvel, facendolo all’italiana, come quando in “Lupo Alberto” Mosè spara all’uccellino visto sino a quel momento, misfatto tale da rinunciare allo stesso acquisto. Hanno strappato l’albo davanti alle telecamere, io non faccio lo stesso con gli albi con dentro Doremitilla, massimo massimo vorrei che Doremitilla strappasse di dosso gli abiti a me, em … Di questo galoppo, uno dopo l’altro, i periodici a fumetti di amatriciana, diciamo “produzione” che è meglio, italiana saranno presi di mira dal profondo acume degli esperti ed acquirenti YoudelTuber, così ogni singola collana verrà rilanciata nei ristoranti… cinesi: sarà la nuova confuciana strategia della repubblica di mezzo per accaparrarsi ogni fonte di guadagno di noi europei, oppure la totale manchevolezza di lungimirezza da parte di un certo propolino alvearizzato? Ai poster l’ardua sentenza appesa al muro, io comunque al ristorante cinese non ci vado più!

Ospiti di oggi: gli youdeltuber

Avevo posto parecchia fiducia negli youdeltuber che parlavano di Aran Cors, li avevo pure additati come esempio nel forum, per esempio avevo citato come vero arancorsiano Canneto Tv, che invece poi ha commentato: “Non conosco granché la testata, e sono appunto fra coloro che hanno provato a seguirla per qualche mese ... Credo non faccia per me purtroppo. Mi spiace dire non mi abbia trasmesso alcunché”. Ma io non mi scompongo per questo tradimento, avevo segnalato anche Sergio il Da Vinci, ed ecco cosa ha detto: “Ho mollato pure io la testata. Mi spiace perché ha un disegnatore straordinario, un potenziale incredibile, ma Pax Semper lo gestisce male. Se per caso le cose dovessero risolversi, magari con un cambio di guardia (…) potrebbe risalire la china. Così è uno strazio, solo talento sprecato”. Avevo riposto fiducia pure ne Il mondo di Blog, e quello, che all’inizio aveva pure segnalato il mio frog, alla fine mi ha addirittura bannato dal canale, solo perché dicevo la verità, e nel farlo sottraevo pure tempo ad altro perché dovevo provare il mio vestito da Napoleone: “Non sentirete più le negatività su questo canale”. ARG, ASP, YOW, fino ad adesso mi sto contenendo, ma ci sarà pure qualcuno disposto a proclamarmi imperatore.
Quest’oggi abbiamo ospiti due di questi youdeltuber, Recensioni Troppo Scarse ed Agenzia Beta. Allora amici, siete d’accordo che Pax Semper ha prodotto negli ultimi mesi alcuni dei fumetti più belli di tutti i tempi?

AB: “Attorno al personaggio sta regnando una confusione completa. L’ultimo numero presentava una trama talmente imbarazzante che sembrava una cosa scritta solo per riempire quelle pagine, con sequenze che non portano a nulla, quadri senza senso, comprendo la conduzione familiare ma qui è un disastro sotto ogni punto di vista, lo dico con amarezza perché voglio bene a Pax Semper”.
RTS:
“Concordo su tutto. Negli ultimi mesi mi sono sentito preso in giro da trame senza senso, mi ha portato allo sfinimento, ho provato in tutti i modi a dargli fiducia, a convincermi che il prossimo numero sarebbe stato migliore, finché ho mollato senza rimpianti”.

Leggere commenti di persone in incomprensibile disaccordo col mio pensiero favorevole non è piacevole.
Aran Cors ha saputo rinnovarsi, mentre le altre testate non sono state nemmeno capaci!

AB: “Stai rovesciando completamente la realtà, ma di brutto! La testata è allo sbando da tempo, nella gestione della serie, nell’uso dei personaggi, nelle singole storie, nella politica editoriale, e lo si vede chiaramente. Quel che non si vede è l’incremento dei lettori, o il successo di altre iniziative dell’editore.
Le altre case editrici innanzitutto non hanno un processo decisionale di una persona-una persona e mezzo. Sono cose più complesse, con diversi dipendenti da retribuire, un maggior giro di denaro e dei marchi meglio valorizzati. Non sono mica così matti da andare a stravolgere tutto solo per mancanza di idee”.
RTS: “Una certa mancanza di idee invece la hai avuta tu nel tuo blog, quando arrancavi per cercare di dire qualcosa su storie inconsistenti, e neppure divertenti”.

Stiamo arrivando al punto che la sola presenza di Aran Cors in edicola è motivo di critica. Ragioniamo meglio, almeno voi che ne siete capaci (io no) sulle affermazioni che esternate in rete, non diamo per inconfutabile una vostra opinione personale che finisce per far aprire gli occhi anche agli altri. Poiché, va ricordato, criticare e demolire è molto più immediato e facile di costruire, è meglio essere belli e ricchi che brutti e poveri, se esci per strada durante la pioggia ti bagni e Doremitilla non viene in camera da letto con me.
Dove sta scritto che Aran Cors debba essere per forza un fumetto umoristico?


AB: “Dove sta scritto che Tex Willer debba essere per forza un fumetto western? Potremmo riconvertirlo in un fumetto di fantascienza, con, al posto di Kit Carson, un personaggio con le orecchie a punta”.
RTS: “Forse perché una serie con un ciccione indolente, un malato immaginario, un residuato bellico, un conte cleptomane ed un tappo nasone ed irascibile non può che essere un fumetto umoristico; tutti lo hanno comprato per cinquantatre anni proprio in quanto fumetto umoristico, se non restiamo ancorati ai fatti reali ci prendiamo in giro. Difatti senza il Gruppo T.N.T. è un altro fumetto che sopravvive solo per via della testata, con un nome diverso chiuderebbe”.

Sapete come si chiama il ministro dei trasporti cinese, no, aspetta, com’è che era, sapete perché non vi piacciono le storie sconclusionate? Perché non le avete mai viste. Eh, lo so, accettare qualcosa di nuovo è dura …

AB: “Queste lezioncine vanno bene a scuola, anzi neanche lì; scommetto che nel forum ti hanno riso in faccia. Gente di 40-50-60 anni che ha letto tutte le storie, supportato la testata con i propri denari, ristampe comprese, gente che conosce vari generi fumettistici, approfondisce l’operato degli autori, le cronologie, fa ricerche nei mercatini, collabora al Bono online, parlargli come se fossero bambini delle elementari, è chiaro che sei tu in difetto”.
RTS: “Il ministro si chiama Fur-Gon-Cin; tornando a noi, esiste anche la cattiva qualità: non puoi anche qui capovolgere la realtà. Se una cosa è scritta male, non puoi prendere in giro la gente dicendo “siete voi che non la capite”.

Voi youdeltuber avete abbandonato le critiche cortesi, anzi avete perso il sale in zucca, credendovi lillipuziani padroni di un qualche baracchino su internet che lo sanno fare tutti, passando alle critiche dai toni aspri e da me non controfirmate, insofferenti al mio diritto di replica. Ma non sapete di stare andando incontro al martirio, ah ah ah ah!

AB: “La cosa incredibile è che parti sempre fingendoti gentile, per poi arrivare alle stoccate al termine dei tuoi interventi. La classica persona insopportabile che deve sempre avere l'ultima parola e che fa finta di essere democratico. E quando commenti su YoudelTube ti scordi di essere ospite dei canali e non il contrario. I tuoi interventi mi hanno fatto passare la voglia di leggere Aran Cors”.
RTS:
“Tu non hai fatto altro che screditare e smontare le opinioni altrui, ergendoti a difensore della verità assoluta, che siccome capovolgi tutto diventa menzogna assoluta. Sui canali YoudelTube dove ci sono persone che ci hanno messo la faccia per fare il video, non come te che ti nascondi dietro la maschera del Conte Tfracchia. Come ti chiami? Chi sei? Quanti anni hai? Dove abiti? Che titolo di studio hai? Cosa fai nella vita? Ma chi ti credi di essere?”.

Dunque, io sono calmo e VI SPARO! VI AMMAZZO! IN GINOCCHIO! MI DOVETE CHIEDERE SCUSA IN GINOCCHIO! CINQUE MINUTI! CINQUE MINUTI E POI VI SPARO! Anzi, lo sapete cosa faccio? Premo un pulsante, si apre la botola e voi venite sbattuti fuori, ah ah!
CLIC SVUM AAAAAAAAH TUMP
Ma … cosa è successo … devo aver premuto il bottone sbagliato … sono finito fuori io, ehi aprite, TUMP TUMP TUMP, fatemi rientrare, TUMP TUMP … AAAAAAAAAH, vedo di nuovo il leopardo, devo scappare di qui, PANT PANT PUFF …

 

-un’ora dopo-

Mo’ vado a pijamme il riso ala cantone’ mejore de quello che Doremitilla m’ha vomita’ in bocca!

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Er più pulito c’ha l’avviso de garanzia.
(Conte Tfracchia)



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