Crotoneo |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, ci sono animali a sei zampe quando
andiamo
al distributore e animali col trespolo nel nostro fumosetto preferito.
Uno su nessuno
è diventato, di soppiatto, un componente antistorico
sin dalla
sua centesima comparsa, avvenuta nella prima storia … no, che dico,
dalla sua
prima comparsa nella centesima storia: Crotoneo! Refusione e
schiarimenti Crotoneo I è figlio
del re ChildBornico
I e della moglie Baffina, incornato dalla moglie
ed incoronato sovrastantano
della dinastia dei Mariomerolingi. Il suo nome significa lustrarmature
in
battaglia e… oppsss, Red Ronnie, forse ho confuso il loro
pappagallo
preferito con un ignobile del Quattrocento! Eppure si!
In realtà,
Pax Semper non ha mai stabilito da dove provenga la
cospirazione per il
linguacciuto sgranapannocchie. E se la vocerocazione derivasse
proprio dal
sovrastantano dei Mariomerolingi? Ci sono anche i Valeriomerolingi,
quelli dell’Ordine dei Meroloni. Eh certo, essere lustrarmature
in battaglia è una sua fissazione! Ultimativi
schiarimenti È
teoteocoleria
comune e provincia che l’ingresso di Crotoneo in Aran
Cors
avvenga nel celabirrimo numero cento: Le paludi
zanzarose del Sud Arkansota.
Giustificato! In reginalità, il Numero Uno e Mezzo menzognera
il suo
nome già dorisdurante la gestione grafologica del leggendario Magnificus,
attorno al numero sessanta volte ricompratelo, quando è
distretto alla
fuga dai suoi stessi fornitori, bugogerati per l’ennesima volta con
cambiali
firmate con l’inchiostro simpatico. In quell’anatrazione, Sua
Eccedenza
si cela ai creditori e si mette in testa di far visita al bisnonno, chiedendosi
se Crotoneo sia ancora a scocciare. Forzata
convenienza Il bisnonno
del Numero Uno e Mezzo diffida, sbolognandolo al rassegnato
nipotino, il
pappagallo Crotoneo a partire, compunto, dal centesimo
numero
della disserie. La convivenza con barbastraccia si rivela, sin dal
principato,
in spigolaconspine salita: il volubile rapace, che poi è uno
psittaciforme,
i rapaci sono gufi ed aquile, che figura anche stavolta, ha una lingua
tagliuzzante
al sièverosimile. Ed il mariuolo non si limita a ripetere le altrui
frasi a
pappagallo, lui preferisce prendersi i liquori di nascosto, e poi
bello
ciuco sbattibeccare assieme ad una nazionale senza filtri tenendo
fede,
senza farsi problemi, al posto da comprimario nel perfido teatrino di Sua
Eccedenza. Protoagonista
raggiunto Facile
stabilizzantare quali siano le reali intenzioni di Pax Semper
all’epoca
del centesimo prodotto da bullpen. Tuttastrada, molto presto Crotoneo
diventa il protoagonista raggiunto dal gruppo J.L.S.
alle riunioni
sindacali nelle quali il pappagallo per primo chiede il diritto
alla
bistecca mensile. Partecipa svogliatamente alle missioni degli altri sottopagati
e, spasso e non volentieri, si rivela l’arma inguaiante per
togliere le
caldarroste roventi dalle mani. La sua comportanza cresce un
prodotto di
bullpen dopo l’altro, abbastanza da imporre al disegnatore il peso
dell’uso
delle delicatissime micromine in tante copertine. Annoiamento
assicurato Crotoneo imprime il
suo becco su tutta la
frutta che trova in casa, succhiando la linfa vitale a qualunque
cibo gli
capiti a tiro persino nei sottoscala e sottotetti. Emboliema del
suo riporto
con i membri del J.L.S., capibara in testa, è la prima copertina sulla
quale fa
capolino: nel numero centodue volte ricompratelo il pappagallo
fa l’occhiolino
a un ammasso di neve rassomigliante a Sua Eccedenza. Le giuggiolags
tra i due sono lacrimogene: non si concedono nulla, a livello
grammaticale
e persino retorico. Danno corpo ad alcune delle scenette più
telegrafate
dell’intera saga di Aran Cors. Evoluzione
darwiniana
di un volatile lamarkiano Se frapprima
il compito per casa di Crotoneo è quello di mettere le puntine
– numericamente
– sulle sedie di barbastraccia, con gli anni la scarsa importanza della
sua
presentenza diviene basipolare nell’economia spreadata
dell’intero organiwurlitzeramma.
Il volatile rapace, aridagli, è uno psittaciforme, oltre ai fumetti
avrei
dovuto leggere qualche libro sugli animali come facevano gli
altri
bambini, ma per me gli animali sono solo quelli nel piatto, dicevo, non
soltanto sparla e sbeffeggia gli uomini della banda del buco nella
dispensa, ma
suggerisce talvolta la strategia migliore,
ossia la fuga, e
assume da caratterista da cinema l’atteggiamento di un falso ed
improprio grullo
sparlante che concede sconti di tanto in tanto alle tucane a
cui fa da
gigolò. Quattrospolo
fermo Crotoneo è ormai una
virgola – quattrospolo
– fermacarte di Aran Cors. Al punto che vive e vegeta
non
solo dopo l’espediente narrativo che ha stravolto il
parco-personaggi
del fumosetto, ma sfianca anche una tucana, e quando arriva il
biondo Aran
dice alla tucana di volare al piano di sopra che continuano dopo, poi
concorda
con Aran il passeggio della serie da finto umoristico a sugo
romantico-giallastro
con l’arrivo della parigina Manuelle che sembra fatta per
sposare chi
scrive. Il pappagallo rimane impavido al suo posto di gigolò, anche
la volta
che arriva una femmina di struzzo, e offre un giupporto illogistico
fondamentalmentale
alla vetusta agenzia J.L.S., ridotta alla sola coppia
che non
scoppia. Crotoneo è capibara inaffidabile e poco sicuro,
per i
due. Ripescaggio del passato, spalla occasionale nel presente
e
fontinamento per il morituro Aran Cors. La lingua di
pappagallo salmistrata è molto saporita, dice Sua Eccedenza il Numero
Uno e
mezzo. Me la sono sognata stanotte, l’ho detto che per me gli animali
sono solo
quelli nel piatto … Una
esperienza in armadio La
mia amica massaggiatrice mi concede certe attenzioni soprattutto nel fine
settimana, perché durante la settimana lavora tutto il giorno,
salvo
eccezioni, e la sera torna a casa stanca. Ma mi concede solo un tempo
limitato:
ha detto che dopo 60 minuti devo pagare la stessa tariffa che
applica ai
suoi clienti. Infatti l’altro giorno siamo arrivati a 61 minuti
e mi è toccato
pagarla sull’unghia, anzi, sul palmo della mano. Mi ha detto che
rimanevo in debito
di 59 minuti, è passato qualche giorno, finché ieri mi ha raggiunto
sul posto di lavoro. Io ero in ufficio a leggere “Aran Cors”
invece di
lavorare, le ho detto che non avevo tempo, ma lei ha risposto che aveva
tempo
solo in quel momento. Allora ho messo l’albo nel cassetto e siamo
andati dentro
un armadio non grandissimo ma durissimo, infatti alla fine siamo usciti
entrambi pieni di bitorzoli, tanto che lei ha detto che questa storia
dei 60
minuti non la vuole più fare. L’ospite
di oggi Quest’oggi
è ospite Rimanuele “Rima” Gioviano, grande
appassionato di cartoni animati, non è vero? “Si,
dei grandi cartoni americani degli anni 90, non di
quelli giapponesi che fanno schifo. E fanno schifo anche quelli della
Iwerkisney, i peggiori e dimenticabili e meno amati e scancarizzati e
mettosottolagambadeltavolizzati
cartoni della Iwerkisney, che dovrebbe fare solo Mikjackson Mouse e
ChrisRonald
Duck, e questi brutti sono Bemba, il cerbiatto, e persino il seguito e
tutto il
cucuzzaro, fa schifo, ho sparato io alla mamma di Bemba, e poi Lalla e
l’errabondo e persino il seguito e tutto il cucuzzaro, il Gobbo di
Siamiamadame, e persino il seguito e tutto il cucuzzaro, Red e Ronnie e
tutta
la sua milfquell … no, con quella ci sto io, e persino il seguito e
tutto il
cucuzzaro …”. Senti
(e poi se la prendono con me, anvedi questo), non ti
sembra di essere … un tantino esagerato? “No,
no, tutto giusto, me lo dice anche la milf, poi
aggiunge che ha altro da fare e che semmai devo fare il mio dovere, i
cartoni
che ho citato sono i meno amati ed i più detestati dalla gente, che
sono io, adesso
vi faccio un elenco di quelli buoni, Lady Gadget, I difensori delle
tartarughe
ninja, Tex Garfield ed i suoi amici, La fabbrica di Picchiarello, Conte
Darwing
ed altri ancora e persino il seguito e tutto il cucuzzaro …”. Senti,
certo belli tanti cartoni animati americani, ma in
quel periodo c’erano anche produzioni giapponesi che hanno avuto un
certo
influsso … . “No
no tutte sciocchezze, i cartoni animati giapponesi sono
i più odiati e detestati e meno sopportati e digeriti da tutta la gente
del
mondo e tutto il cucuzzaro, che sono sempre io, bisogna toglierli dal
mercato
pure in Giappone e trasmettere solo cartoni americani!”. Tu
hai promosso anche delle petizioni per far riprendere a
Mediolanumset la programmazione dei tuoi cartoni animati preferiti … “Si,
ho trovato un sito che adesso non mi ricordo come si
chiamava, Ratamatazz o qualcosa del genere, ed ho fatto la prima
petizione, e
qualcuno addirittura l’ha firmata, ma non è successo niente, poi ne ho
fatta
una seconda tutta da solo, e non è successo niente, poi ne ho fatta una
terza,
ed è successo che sono arrivati due tipi vestiti di bianco che mi hanno
portato
in un posto con altre persone, e c’era un medico che mi diceva delle
cose, ed
io gli rispondevo ‘No, no tutte sciocchezze’, e lui diceva che dovevo
restare in
quel posto per ancora più tempo. Poi è arrivata la milf, bella, bionda
e
prosperosa …”. Bene,
vedo che anche tu sei in buona compagnia, e che cosa
è successo? “Che
la milf mi ha fatto uscire e mi ha riportato a casa, e
mi ha detto di fare il bravo e di fare il mio dovere anche se lei ha
molti più
anni di me …”. CLIC
SVUM
AAAAAAAAH TUMP Bene, uscito
anche lui, si starà
allontanando a piedi, controlliamo alla finestra … ah no, si sta
mettendo un
casco … adesso sta salendo su un due ruote, una motoretta, vediamo … ah
si,
l’ho riconosciuta, è una marca giapponese! Nobel
obligatorius
para mi! Conte
Tfracchia Piano
disgraziato
che la strada per Difrattaedibosco non è lunga, piano, frena,
raalleeeentaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah
…... |
Aran Cors
642 – A
carte truccate |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, l’insignificante e banale
aboriginal in
edicola per questo mese ci sbologna e sfirenze la seconda parte
della
storia della trama dell’avventura malamente iniziata nel numero
precedente. Il questionarito
principale, che si chiede non solo il povero Aran, è: la Contessa
di Von
Strasciken può essere la nostra cara Manuelle ripescata? Come eravamo
rimasti A
brefotrofificio
dei lettori annoiati e per mermanica informazione di quelli saltuari,
sacrilegio, riassumo lungamente la situazione in decorso. Aran
e Rob si recano nella Contadinìa di Von Strasciken per
rispondere
alla richiesta di soccorso del Secondo Consigliere Herr BlueFrog,
vecchia losca conoscenza dello stesso Aran, dove Manuelle
è stata
riconosciuta Contessa, ma senza Enrico Ruggeri. Imbucata
dal nulla
c’è una nuova donna sola al comando che… indossa una maschera
di
bellezza con fanghiglia e fette di carote varie. La fanghiglia diventa
crosta,
ed una volta rotta appaiono i tratti somatici di Manu!! Il volto
sopra la
scollatura è in-dub-i-dub-itabilmente
quello della furiosa moglie del biondo ex-agente
squattrinato, ritenuta
recentemente trapassata prossima e prossimamente trapassata remota.
Questa Contessa
mostra tuttastrada un carattere molto difficile (sai che
cambiamento) ed
omicida, che pone pochi dubbi sulla sua reale (ha
pure la corona)
identità. La piccata
Regina
di Picche Come ho
scritto nell’articolo del numero seicentoquarantuno volte
ricompratelo, l'hoggboss Pax Semper sembrerebbe essersi
rifatto alla celeberrima Regina
di Picche del classico Anice nel paese delle caramelle,
per
raffigurare una versione ferodofrenica della moglie di Aran.
A sua svolta, l’illustratore di David Carrol, no, quello era un
direttore
d’orchestra, è stato morbillizzato dalla Regina Sconfitta per
disegnare
la tremenda Regina appassionata di teste di cavallo mozzate; la
reggente
guadagna balzelli e gabelle dai suoi sudditi unicamente per
il terrore che a
questi poveretti fa la sua arma spandi-colera. La trama in
troppe
parole Ma la
curiosonità è grande: c’è una sentenza definitiva al
presunto processo
a Manuelle? Che prima o poi alla Contadinìa il processo glie lo
fanno anche
allo scoperto … Nuntio
Apostolicus
cum 44 Magnum Vi denuncio
con
grande noia, no, non ho detto gioia, ma noia noia noia, direbbe
qualche ferrato letterino
dando libero sfarzo al suo litoraneo, come da titolazione di
questo parafango,
scusate, non capisco più neanche io quello che dico! Torniamo in
riga e sia
resa grazia all’hoggboss! Una, cento, mille bambole
sposabili
di Manuelle! C’è stata una ragazza che ha sposato una bambola a
grandezza
naturale (ha pure divorziato), io ho già chiesto il fidanzamento ad un
poster
di Manuelle. In un solo colpo, come anticipo di una panettonata
natalizia,
Pax Semper ci ha servito tanto carbone (Doremitilla),
ma ora ci
ha ri-servito il dolce (Manuelle). Questo frog titolato Aran
e Manu,
diciamocelo poco chiaro, era monco ed orbo da sempre:
immaginate
poi quando, nel momento in cui Pax Semper ha, per movimentare
le
acque stagnanti di una serie allo sbando, eliminato la nostra Manu.
Non sapevo più che inventarmi, a parte vendicarmi per quando Doremitilla
mi ha rifiutato, dicendomi che fiutava una cattiva aria. Ci credevano
in tanti,
a questa cosa, ma sono invidiosi dei miei rapporti con quei personaggi.
Rimane
tuttastrada il fatto che ho atteso fin troppo che in Aran Cors
tornasse a splendere la stella del cinema di carta, Manuelle,
con la storia
di lusso e di lussuria che sostiene la testata sin
dall’arrivo della
parigina sostituiscitutti! Ai contrattori e malpancisti, sottolineo
che
è mi è toccato sorbirmi un’assenza di ben sette mesi e
altrettanti albi della risvestibile e intramoeniante moglie di Aran.
Piccolo
masso
nella scarpa Molti si
aspettavano
– Crotoneo in testa – un ritorno con un combattimento stile
catch ma
privo di abiti, tra Manuelle e l’usurpante e ruspante Doremitilla.
Uno di quei scontri che avrei pagato 85 euro per una edizione gigante a
colori
e che, in fondo, ha costituito la ragione d’essere della (rivoltata con
perfidia
fino ad esaurire le potenzialità della personaggia) Carezzagatti, e che
ha
divertito con grandi, spesso, allusioni in svarioni numeri
passatoni di Aran.
Ciò non è purtroppo accaduto, la cantante se la fa solo con chi le
gira, niente
docce e sessioni amorose con l’ambigua Manuelle, anche con la
vecchia
Contessa di Von Strasciken non si è visto nulla, uffa! E un tantone mi
dispiace. Quella serpe della Carezzagatti, quando andavo in quel bel
posto dove
incontravo i personaggi di Aran Cors, mi rifiutava sempre. E dire che per la
notte d’amore ero disposto anche a pagare! Manuelle e Margarinot
invece, come già detto, erano assolutamente disponibili, ma Margarinot
ad un
certo punto mi disse: “Se pagheresti la Carezzagatti, perché intanto
non
cominci a pagare me?”. Ed io i soldi glie li davo, solo che c’era
quella storia
per la quale alla fine, non ho mai capito il perché, mi risvegliavo
sempre per
terra in piena notte nel cortile del condominio dove abito; quando mi
rialzavo
e riprendevo i miei vestiti vicino all’entrata del condominio esaminavo
il
portafoglio, e le banconote con le quali avevo pagato Margarinot erano
ancora
lì, molto strano. La frase del
messaggio Sei più
scemo
del solito? Io sono la tua socia che deve soddisfare la propria
ninfomania!
Altrimenti chiamo il sig.Orfeo. …dice Manuelle,
a un Aran frastornellierondonizzato dal riaverla svestita di
fronte a
sé. Pax Fert! La
paginuccia
di Pax Fert! questo mese lascia, anzi no, raddoppia.
L’hoggboss riprende ennesimamente a esporre la sua risoluzione sui
diritti
cinematografici di Aran Cors. Lo ha cucinato oramai con
tutte le
salse, persino di soia. Ma evilinguamente, con frequenza Uhf o Vhf,
qualcuno
torna a scocciare con codesto argomento e riattacca con: quando ci
sarà un
film su Aran Cors e il gruppo J.L.S.? E per l’ellesima volta la
risposta è
sempre identica: mai, ci sono già abbastanza problemi coi
diritti con
gli eredi Magnificus, e gli eredi Cornucopia sempre in agguato,
figuriamoci
impelagarsi con produzioni extracartacee. Fermo registrando che è solo
una
questione di soldi, l’unico spiravento è rappresamentato dal regista Steven
Spiedinen, che, oh, la pilla ce l’ha e la caccia! E sa fare pure
gli effetti
speciali, nei suoi film non lesina investimenti stradali. In
alternativa potrebbe
provare con uno sceicco del Quatar, dove stanno facendo i primi
Mondiali
di calcio dove gli spettatori sono più ricchi dei calciatori, come
diceva
uno, o con Pif, se gli fa fare qualcosa su Rai 3 … Il mese
prossimo
sventuro … Probabile turno
di convalescenza per la colonna grafologica della serie Dariush
Persianush. Caso inspiegabile, in copertina non appare nessuno
dei
protagonisti del nuovo ciclomotore di Aran Cors: sparita
l’arpeggiante
Doremitilla, non vedo la ritrovata Manuelle, avevo
pure preso la
lente d’ingrandimento, e non c’è traccia addirittura dello stesso Aran,
bè, se non c’è con Manuelle ci vado io. In compenso è presente l’intero
Gruppo J.L.S. del decorso attuale, dove Pax si rifiuta di inserire
il conte
Onions, che ha avuto dei figli meccanici da una cyborg. Arancorsissimi
questo è il numero da giocare al lotto, con una percentuale per noi se
vincete.
E qui il vester semper vester Pax Semper ci propone un numero
che
vincerà ogni impossibile lotteria, anche quella di capodoglio! Pax
ancora una volta ci ballizza! (Predazionale
– da Aran Cors #642) Gli
interrogatori da fare alla Mondatipeccatori Nello scorso
Pax Fert! l’hoggboss ha menzognerato alcuni
collaboratori della Mondatipeccatori
che hanno avuto come conseguenza l’interruzione della inflazionata
collaborazione tra le ripubblicazioni di Pax Semper, che oramai
si va
avanti soprattutto a ristampe, segno di una epoca conclusa, e le
pubblicazioni
edite dall’editore di Semigrate. Nel decorso delle annate – e pure
molte – per Mondatipeccatori
sono usciti la minor parte dei personaggi semperiani, il tarzanide o il
supereroe ad esempio manco pa’ capa, ma è rimasto a oggi un dilemma
internazionale: che fine ha fatto Kriminalik Baby? In movimento
tutti.
Lo scribacchiante di questo frog non ha le fonti riservate che vorrebbe
e non sa
perché dopo l’orrido numero zero non sia poi partita una serie orrida
in
edicola o fumettoseria. Forse – e sottolineo ma – qualcosa di
particolare è
risaputo dai benedetti tre Ca: il trettrio di autori,
compositamante
formato da Matteo Casalecchio, Giuseppe Camuneconvincoli
e Onofrio Catafratacchio, coinvoltini in seconda
persona nel rilascio,
definitivamamentissimamente bloccato nel maggio
del 2016. Lavato alla
lavanda Da
quando sono venute ad abitare da me la mia amica
massaggiatrice e la mia amica trans, sono diventato un maniaco dell’igiene
personale come loro. La massaggiatrice deve incontrare i clienti, la
trans deve
incontrare me e io, oltre a lei, devo andare al lavoro. Sul lavoro
hanno notato
come ora io sia profumato, e la capoufficio
racchia ha cambiato atteggiamento
verso di me. Io mi guardo bene dal contraccambiare, ma quella continua … L’ospite di
oggi Rullo di
tamburi, oggi è ospite
l’ex-webmaster dell’Aran Cors Forum, Gattertop. Allora, sei qui per
fare
autocritica come in Cina? “Nessuna
autocritica, sono un
arancorsiano e lo sarò sempre”. Eppure Pax
Semper, che ha scritto e
disegnato tutti i numeri eccetto tutti, è il proprietario e non è
d’accordo. “Purtroppo
devo dire di essere
rimasto deluso da Pax Semper, sia per il decadimento delle storie sia
per il
rapporto con i lettori”. Ah, è così,
non divinizzi Pax
Semper, allora guarda, questi cioccolatini me li ha regalati lui, eh
si,
buonanotte, quello non mi fila neppure, mi sono comprato dei
cioccolatini
facendo finta che me li abbia regalati lui, adesso ne prendo uno e lo
scarto,
poi lo mangio, mmmm, è buono vero? “Sei tu che
lo mangi, sei tu che lo
devi dire”. Ma è
buonissimo, allora, tu hai
gestito il forum in maniera irascibile ed antisemperiana … “Degli
errori, può darsi che ne
abbia fatti, ma nel forum c’era gente che li faceva per professione;
per stare
dietro a certa gente mi è spuntata l’aureola”. Mmm, che
buono questo cioccolatino,
è un peccato che tu non lo possa assaggiare! “Guarda che
l’hai già ingoiato”. Accidenti,
non sfugge niente a
questo qui. Allora, voi avete portato in rete attacchi e disordine … “Proprio il
contrario, sorvegliavamo
che non ci fossero insulti verso Pax Semper, era un forum dove si
dovevano
tenere i toni bassi, niente parolacce, niente cose tipo ‘mentecatti’ o
‘scrocconi’ …”. Insomma, Pax
Semper dice che eravate
il peggio … “Si vede che
non ha visto tutti i
troll che infestano la rete, potrebbe essere un posto più bello, invece
arrivano questi qua che se ne approfittano, per certi tipi ci vorrebbe
una
bomba, e l’estrema unzione, l’estrema unzione, ed una bomba, una bomba,
la fucilazione
e l’estrema unzione …”. Ma anche
voi, che avete osato
fondare un forum senza una autorizzazione scritta scontatamente
rifiutata … “Eravamo una
associazione privata,
di grazia, mica ci serviva l’autorizzazione dell’editore, era una
riunione di lettori
e stop”. Lettori che
diffamavano a tutto
spiano! “Anzi, sono
rimasto colpito dalla
maturità di certi iscritti; altro che diffamazioni. Al contrario, se
Pax Semper
e Karkadhea Valsente fossero stati tra gli iscritti, con frasi tipo
quello che
hanno scritto sull’albo lì nel forum avremmo dovuto bannarli. Ed anche
tu
avresti seguito questa sorte, con gli attacchi personali a vanvera che
qui nel
blog fai a varia gente. Tanto per chiarire chi è ad attaccare in rete…”. ARG, ASP,
YOW, COC, CUCù, CUCù,
CUCù, SOB, UEEEE, basta, non resisto, adesso premo il bottone della
botola e tu
cadi giù. CLIC SVUM AAAAAAAAH TUMP Ma … cosa è
successo … devo aver premuto di nuovo il bottone sbagliato … sono
finito fuori io come la volta degli youdeltuber, ehi aprite, TUMP TUMP
TUMP, Gattertop
fammi rientrare, TUMP TUMP … Arriva la
capoufficio racchia, quella è brutta
come la fame, mamma mia quant’è brutta … ciao, come stai? Come sei
graziosa
oggi …come dici? Venire in casa tua? No grazie, non posso … hai del
cioccolato?
Allora vengo. Due ore dopo
… Era solo una
scusa per attirarmi in casa sua, il cioccolato lo aveva finito, ha
detto che lo
deve ricomprare. Eccola,
vedete? No? Mo’ la Reggina de Anice ve vie’ a rubba’ le caramelle pe’
rivenderle
come sue! A li vivacci… Nobel
obligatorius
para mi! Conte
Tfracchia Nun c’è
trippa pe’ ratti ma solo cacio e pepe che me prenno dalle trappole pe
‘li sorci. |
Ma quanti
anni ho? |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, tra le millemila e più curiosonità
che
potremmo rappresofondire nella categoria Curiosonando,
c’è una
domanda che viene ugualmente perdivisa tra tutti i personaggi del
fumosetto
e dalla medempsicosima risposta ambigua: ma quanti anni ho? Me
lo
chiedono sempre perché dai miei discorsi sembro più giovane. Invecchiare
ormai Avete mai
visto Tesk vecchio bacucco? Questo non credo. Per sempre, il granger
più
conosciuto delle nuvole balbuzienti dimostra sempre la sua quarantina
d’anni
per gamba, e il figlio KitKat resta un indolescente
dalla testa fritta
quanto il saggio CheeseTiger sempre infedele a sé stesso.
E Carsicon?
Un vecchio dromedario tale e quale a quelli dello zoo. Finché
Ket
Carsicon lo realizzava Rino Albertarelli appariva molto più vecchio,
avrebbe
potuto fare la corte a delle 60-70enni, quello della Buonomelli mira le
ragazze
più giovani all’insegna del “bella fra’”. È una regola per tutti i
personaggi
della quindicesima arte? Ma proprio! E per quanto riguarda Aran
e Manu?
Per me non lo so, ma per loro? Pretendenti
in maschera Pax Semper non segue
nessuna regola, infatti
fino a qualche tempo fa scriveva “dello albero” invece di
“dell’albero”, e
comunque di regole ha le sue. È tuttastrada curiosa la poca similitudine
tra il nostro terzetto (Aran-Manu-Doremitilla) preferito e i
personaggi dei
cabarettics americani. C’è una linea di pensiero malamente
descritta
che preguarda, per i super-eroi Marvelites, un divanario
temporale pari
a circa dodici anni e nove minuti. Se L’Uomo Ragnatela
esordisce
in maschera al Carnevale da ragazzino quindicenne, significa
che oggidì
è un ventisettenne che ne dimostra quarantasei. Paredevil
esordisce subito dopo la laurea in legge comprata da Pazz Murtock:
un ventiduenne
oggi trentaquattrenne più volte vedovo, chissà ad 80 anni. In
realtà la Marvelites
ha sempre fatto dei gran pacciughi, con l’invecchiamento
riservato ai
vecchi personaggi goldenage (tanto li facevano pure fuori), e
personaggi di età
diverse che diventavano coetanei, come Patsy Tenalker e
Barbara
Ispetnorris (HessCat e Cavalchiria), o Ben Fablegrimm e Sharon Sventura
(La
Grancosa maschio e femmina). Si inventavano che ogni quattro anni di
storie in
edicola ne passasse uno nel mondo Marvelites: si, un anno con quattro
Natali! E così stop, riparti e torni al via. Aran Cors (a
proposito: ma io non vado mai a
capo? O quasi …) è all’apparenza un ragazzo di venticinque anni,
al momento del suo fortuito arruolamento nel gruppo J.L.S. che
interruppe la sua carriera di sfamatore di piccioni. Mi aiuta
Manuelle Il numero quattrocentosettantacinque
volte ricompratelo di Aran Cors è molto poco importante
per conoscere il passato di verdura di Manuelle, la
ricetta la
accennano appena. Ma non è finita. Al suo interno con soggiorno
troviamo uno
dei pochi riferimenti non legati a docce che Pax Semper
rilascia per
risalire all’età della parigina e, di conseguenza, anche
del biondo Aran.
Qui facciamo la conoscenza di Derstrudel, abominevole cruccona
cresciuta
con i fumetti di ”Sartinik” dello stesso Pax Semper, che raccoglie la
parigina
orfana all’età di sedici anni – ed è allora che Manuelle,
inserita
in una trama che neanche i fumetti neri fatta dentro un albo umoristico,
sviluppa la sua ambiguità sessuale, così posso godermela all’opera sia
con
uomini che con donne -. Infartuatasi della piccola orfanella, la
Kingpingue la
cerca ancora dieci anni e nove minuti dopo. Durante il loro
accontro, Manuelle
ammette di avere venticinque anni compiuti, con resto di cinque non
dichiarati. Età pressamolto identica a quella che dovrebbe
avere
anche Aran nonostante anni di usuramento editoriale. Doremitilla
si difende bene E gli altri personaggi
concorrenti del nuovo sardo con Manuelle?
La fantaagonista
principina della parigina al cuore di Aran è la contraente cantante
lirica Doremitilla
Carezzagatti che di notte se la sognano pure i matti, me
compreso. Qui una
ne pensa e due ne fa Manuelle, persin da subito, provando a togliere
punti alla raccolta che la biondona rivale fa al supermercato. «Io golosa?
Ma tu sei proprio ammattito, gnam, sgrunf, figuriamoci, gnam. E poi
quella
vipera mangia più di me, sgrunf, il suo figurino è solo apparenza. È
tutta una fascia
del Dott.Gibaud». La
Carezzagatti
ha circa sette/otto anni più di Manuelle? Forse. Fidanzamento
finto e matrimonio cervino La coppia di
innamorati convive a lungo sulle pagine dell’albo, con soste su Marte
tra una
uscita mensile e l’altra, prima di conplanare ad ingiuste nozze,
Manuelle la
devo sposare prima io, il turno di Aran deve venire soltanto
quando io deciderò di sposare Doremitilla. E tutti questi figli di
carta, da
due donne di carta, dove li tengo? Torniamo a noi: passano ben sei
corti
anni di giornate uggiose: dal 2005 al 2011. E a
quanto
corrisponderebbero nella finzione fumettosistica? Secondo la
illogica dei
super-eroi Marvelites e CCD – questi ultimi con grossomodo centotredici
anni di staccata con piroetta dall’esordio a oggi – un anno
delle loro sconclusionarie
è dispari a tre o quattro anni di soldi spesi in edicola. Questa
regola affittizia,
se deflessa in Aran Cors, porterebbe Aran e Manu
ad
avere soltanto una trentina di anni in più nel giorno del
matrimonio:
perciò entrambi cinquantacinquenni. No, non ho capito niente
manco
stavolta, riproviamo … Sposi
ultranovantenni Un’altra
impossibile
ipotecotesi è un tempo in progressione regolare, com’è bello
navigare,
cantava Jocelyn: un anno dei nostri è identico a un anno
per Aran e Manu.
Nello special del numero milleesei, ambientato nel 20083,
troviamo la decrepita coppia di sposi danarosi trasferitasi sul pianeta
Marte,
con tanto di prole proletaria e nipoti nepotisti. Manuelle
incorre a un marchingegno
fantaaranciatifico per cancellare gli anni trascorsi
mediante
chirurgia estetica. E Aran rivive nella mente anche il momento
della prima
notte di nozze con inquadratura a favore dei lettori. «Vieni meco
che ti riporto all’età giusta… dieci anni.» Soluzione
marziale Abbiamo
anticipato che Pax Semper non segue alcuna regola della
grammatica,
neppure se scritta da Emma Gramatica, al massimo segue le proprie. In Aran
Cors il tempo rincorre ed è difficile capire come, grazie alla
rappresamentazione
delle quattro stagioni, così possiamo scartare il nome di
Vivaldi tra
gli scrittori-fantasma della testata. Nelle storiucce mensili
troviamo
ripetute citronazioni sul Natale, sull’estate,
la Befana,
il carbone nella calza, che io volevo il carbone di zucchero invece mi
avevano
messo il carbone vero e l’ho scoperto addentandolo … . Fino al patrimonio,
em, matrimonio, Aran e Manu vivono insieme
le docce
da fidanzati, almeno sei volte al giorno, ed almeno sei volte le
festosità
natalizie. E dopo il matrimonio, fino ad oggi,
altre dieci
docce al giorno, più dieci anni da sposini in perenne Luna di melassa.
Sulla carta igienica, no, su quella mi scrivo la lista della spesa per
il
supermercato, ‘na fatica ogni volta, dicevo, sulla carta patinata la
nostra
coppia che non scoppia trascorre sedici corti anni di lusso sfrenato.
Come
dici amore? Non è niente, è la massaggiatrice che mi indica dei fogli
su cui
scrivere le liste della spesa, o non cucina più. Forse
centoquarantenni Insomma,
riproviamoci che mi sto ingarbugliando le idee, c’è quel tizio in
televisione
che parla di 120 anni di vita, e dice che ce li ha sua suocera, e che
arriverà
anche al doppio ... Come descritto sopra, sedici anni dei nostri,
per quelli che fanno i supereroi, corrispondono a circa quattro
decine
di personaggi fatti defungere e poi resuscitati a
scelta, magari
in occasione dei numeri 1 che oramai ci sono solo quelli, e tra poco al
posto
del due uscirà il meno uno. Se così fessi, Aran e Manu
potrebbero
avere alla fine aspettato circa trent’anni per avere il primo
figlio,
magari il primo gemello ed il secondo l’anno dopo. E sarebbe
implausibile, conassiderato
il gradevolissimo e fresco e gioioso e scattoso e lussurioso e
ceradaposo e
fascinoso e sciccoso e succoso e mangrovioso aspetto esteriore d’ambo
le due
parti in concausa. Ma, ribadisco, Pax Semper non lavora per
gli
americani che hanno fatto le sue fortune negli anni settanta. Anzi,
il barbapapà
di Aran e di altre arcaiche testate si diverte spesso a truccare le
carte,
memore di quando giocava le partite nel Far West. Ad esempio, sul
numero seicentoventuno
volte ricompratelo un lusco e brusco figuro, riferendosi alla
coppia di docciatori,
li definisce degli sbarbatelli sulla quarantina ed in quarantena.
Questo perché sulle pagine dell’albo non erano state prese tutte le
precauzioni
necessarie per il Covid-19. In questo caso, i sedici anni di prezzi
di
copertina in aumento calzerebbero a cetriolo con i loro sedici di
caviale e
cha-cha-champagne. Venticinquenni, poi trentenni e ora quarantenni.
Ma che calcolo a fare!!! Vecchio
marpione La realtà è
una sola, si, l’ennesima “sola” che ci hanno rifilato. Il generale e
istricistico
Luciano Valsecchi, in arte Pax
Semper, non ama
ma odia, soprattutto sentirsi citato in discorsi non suoi. Ciò
riguardona anche
le sue proprie personali creature: quando pensi di avere letto di
tutto, ecco
mentre bevi come una spugna una lettura che ti fa tornare sobrio,
visto che
tutte le trame vengono buttate all’aria. Se nel 2021 Pax
attribuisce ad Aran
e Manu circa quarant’anni per gamba, domani potrebbe
indicarli
ancora come dei ragazzini tra i tredici e i sessant’anni.
E, forse, la sua nascosta passione per Tesk Killer
finirà per
contagiare anche Aran Cors costringendolo a pensare solo a
carne e
patate come una sorta di eterno Peter Paper. Ci potete
scommettere gli
indumenti intimi, io l’ho fatto con la trans, e per riaverli ho dovuto
fare la
doccia con lei dieci volte in un giorno, con successivi incontri
galanti
annessi. Frustini e
frustate La
mia amica massaggiatrice ha provato un nuovo numero con
il frustino da adoperare sui suoi clienti. Le prove però le ha fatte su
di me,
ui ui, le sento ancora eccome. Ha detto che per ricompensa la prossima
volta
sarà tutta dolcezze e smancerie; intanto però ha prestato il frustino
alla
trans, che si sta dirigendo verso di me … L’ospite di
oggi Ui ui, si è
allontanata anche lei, allora, l’ospite di oggi è una persona a cui
piace romp
… em, dialogare con le persone in rete, frustandoli con la sua
dialettica
inesorabile, ossia parleremo con Neggy. Allora, tu sei una esperta di
Aran Cors
… Tu sei
attiva su un paio di forum … “Si, e non
so quale dei due sia peggio, visti certi iscritti dal ciarpame retorico
quantomeno
inelegante; ‘ingenuità’ è il meno che si possa dire a naso e ad
orecchio,
perché ci vuole orecchio, bisogna averne tanto, ma possiedo anche vari
altri
termini un po' più crudi ma con una scorza di limone, ed ancora più
azzeccati. Il
fatto che certa gente non si sia ancora sparata in testa costituisce un
atto di
estrema maleducazione”. Qual è il
tuo vero nome? “Il mio vero
nome non te lo dico, tu però puoi chiamarmi Marny … ARG … OW …
l’effetto sta
finendo … presto, premi il bottone della botola”. Mo vado a
magnamme
‘e zucchine cor fango pè rinfrescamme ‘e tonsille e ballà co’ Severina
la zoppa
facendome pesta’ li piedi. Nobel
obligatorius
para mi! Conte
Tfracchia Acqualagna,
Acqualagna,
se nun ce fai er tartufo nun se magna. |
Aran Cors
641 – È una puzzola?
Chi ce l’ha portata? |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, l’inedito e unico aboriginal ora in
Australia, no, ora in edicola ci propone la quinta disavventura
completa
di Aran Cors investigatore privato senza più la sua boss, la
parigina Manuelle,
a togliergli le castagne dal fuoco, infatti adesso vaga senza meta in
ogni albo.
In copertina si deforma la storica e leggendaria coppia di scoppiati Aran
e Rob! Che tanto le copertine recenti non sono poi ‘sta gran
cosa. Un
chiaro invito a rileggersi i bei tempi andati, e comprare
gli ultimi
tempi anche senza leggere? Conto alla
taverna Quanto siete
poco bravi nel conto alla rovescia? Vi piantavate davanti alle
dirette
della NASA inventandovi un vostro conto alla rovescia
per il
razzo, e quello partiva mentre facevate un salto in cucina per
bere un
bicchiere d’acqua? Il ritorno
da
… Parliamoci
poco
chiaro: in pochi tra pochi lettori, sottodescritto compreso, credono
nella definitiva dipartita di Manuelle dalle
pagine di Aran.
Ci mancherebbe! Nei fumosetti, spessissimo qualche personaggio scompare,
e spesso vediamo il successivo ritorno, con grande rabbia dei
lettori
guardoni di cronaca nera che vorrebbero i personaggi morti per sempre.
A questi
lettori dico: esiste un guardonismo più sano, ed io potrei darvi
lezioni comprovate da esperienza. I casi teclatanti in tal
dissenso
sono i più disperati, ma siamo su Aran Cors e non c’è
fine al
peggio. Se qualcuno ha già comprato ed addirittura letto il numero seicentoquarantuno
volte ricompratelo potrebbe dubitare motivatamente delle mie
affermazioni
d’apertura e sputare sentenze di condanna nei miei riguardi, ma sta per
arrivare la grazia: in questo numero c’è il ritorno di… Manuelle! Io tremo in
poche parole Si, sto
tremando tutto, la dolce Manuelle si fa rivedere dai lettori,
adesso
speriamo in ologrammi e bambole gonfiabili col suo aspetto. Ma andiamo
per
ordine. Mentre la svanita diva Doremitilla Carezzagatti tesse
la sua
rete di Penelope per intrappolare il biondo Aran e maritarselo
una volta
per tutte, arrivando persino a cercare di ingelosirlo mediante la
seduzione del
Numero Uno e mezzo (!) che una volta era molto più smaliziato
mentre adesso
Pax Semper o chi per lui lo ha fatto diventare un
rimbambito, quella
tela di Penelope la notte Aran glie la disfa. Il biondo
protoagonista
dell’albo riceve una richiesta di soccorso da parte di Herr
BlueFrog,
Consigliere della Contessa di Von Strasciken, dell’omonima
Contadinìa. Aran,
accompagnato dall’amico Rob Crock, giunge in locazione e con
lui viene
subito messo ai ferri con un po' di rosmarino e qualche fetta
di limone,
poi cambiano idea perché non sono stagionati e li mettono in cella.
Scoprire chi
ha usurpato il ruolo di Contessa fa venire un vero accidente ad
Aran Cors! È lei o non
è lei? Cerrrrrrto che è lei! Una buona
metà dell’albo ci sbobba questo quesito: si tratta della parigina,
moglie
di Aran Cors, oppure di una abile impostrice, una
ex-capatrena che ne
ha copiato le sembianze? Gummoflex o Curaro Volpòn hanno una figlia
segreta? Da leccarmi
i baffi Io i
baffi non li ho mai portati, anche la mia amica trans mi ha chiesto di
non
farlo. Volevo dire che adesso passiamo all’angolo della sincerità:
l’intreccio
della storiuccia è tra i peggiori letti nell’intero 2022. C’è
un pessimo
intrigo intrigante che ammicca ai tempi migliori
copiandoli malamente;
la decomposta coppia di due sbiaditi veterani della
testata,
abbandonati dall’autore classico causa allontanamento forzato ed ora
decesso, e
fatti scolorire dagli scrittori successivi – ossia Aran e Rob
-; il
rimestaggio di una ambientazione che non ha mai avuto molto da
dire – la
Contadinìa di Von Strasciken -; una comprimaria
usa-e-getta fatta
fuori in modo sbrigativo nello stile dei fumetti neri, che
erano già
sbrigativi in partenza, e qui dopo tanti anni sembrano la parodia
di sé stessi anziché la copia di romanzi come in origine; la
colta,
slurp, ftia tranquilliffimo ezzellenza, il complimento glie l’ho fatto,
slurp, ispirazione
che tanti altri hanno avuto, al libro “Alice nel paese del vento
caldo
dell’estate”;– e, finalmente, i riflettori riprendono a illuminare
la figura, per adesso non ancora da dietro, che da vent’anni è entrata
nella vita di Aran da quando lui le ha regalato una collana: Manuelle.
Senza dubbio di alcuna ombra, com’è che si dice, questo seicentoquarantuno
si candida a conquistare la robinia
della peggiore uscita dell’annata
ancora in decorso. Pax Fert! Nella solita
ed oramai incomprensibile paginetta di Pax Fert!
l’hoggboss si
abbandona all’ennesimo sfogo contro dei colleghi.
Stavolta ce
l’ha con alcuni mariuoli – per fortuna delle mie tasche pochi se no
chissà
quante cose avrei comprato – del kolosso editoriale Mondatipeccatori.
I
quali avrebbero annullato l’uscita degli ultimi due volumi,
dei dodici contrattualizzati, della ennesima ristampa arancorsiana
nella versione originale illustrata dal maestro Magnificus,
oramai
spremuta fino al midollo: i primi corali e bullpenizzanti settantacinque
numeri. E non solo hanno stoppato la collana ma hanno pure
messo Aran
Cors fuori catalogo: Pax gli deve proprio avere rotto
l’anima. È un
peccato che alla Editoriale Cornucopia prima ed alla Pax
Semper Press
poi non siano riusciti più a portare avanti una produzione così, ma chi
faceva
da motore se n’era andato, così non potevano più multarlo se
disegnava i
suoi personaggi per l’amico Benvicinen. C’è da disperare che la
situazione possa migliorare, visto che peggiora progressivamente
dal
1975, perché un riporto come quello offerto dall’editore di Semigrate
può
solamente far rimpiangere la prima, e magari anche la seconda gestione
di Aran
Cors. A quale siamo adesso? Come? L’ultima? Il mese
prossimo
sventuro… Dariush
Persianush ci
accompagna con il suo tratto sostituibile anche il prossimo
mese.
Riusciremo a far luce, bollette permettendo, sulla vera identità della Contessa
di Von Strasciken, che usurpa le polpose sembianze di Manuelle,
oppure, oh si, si tratta davvero della dea? In copertina sono
ritratti i
contorti personaggi della vicenda principale. Lui con noi
lettori
non gioca mai lealmente. Ma qui il vester semper vester Pax Semper
ci
spara, mancandoci, poi calmatosi ci rivela un colpo, colpo che ci fa
venire a
leggere che nulla è cambiato.
Pax ancora una volta ci bullizza! Big Persianuk
pinxiedixit cum summaria
arte. (Predazionale
– da Aran Cors #641) Forse, se
tornassi in quel posto dove incontravo di persona Aran e gli altri
troverei
anche lei che mi spiegherebbe tutto, è che l’ultima volta c’erano i
cattivi …
vabbè, provo, mi concentro … mi concentro … niente, non ci riesco,
riprovo
dopo. Aumenti
dispiacevoli Ne abbiamo
già parlato qualche sproloquio fa, in occasione dell’ennesimo aumento
del prezzo di copertina, peccato che non sia aumentato il prezzo
della
ragazza-copertina ma ci mettono disegni, non foto; lo ribaudisco
brevemente ancora per non lasciare dubbi né margini di interpretazione,
vedete
quanto sono breve: viviamo tempi gramigni, gramignissimi,
nghè
nghè, tutto aumenta oltremisura e l’inflazione galoppa, trotta,
hanno
toppato, questa non me la dovevano fare. È giustissimo paragonare Aran
alla politica degli altri editori: rispetto al vicino, si sa, la 1000Volte
Peggio Publishining è rimasta sempre più al verde, e
confrontare le
sue azioni con quelle altrui dà una idea della situazione. Ladri,
non
avete regalato le vostre creazioni a Pax Semper, c’è chi lo ha fatto,
sapete? Cattivi
in calzamaglia e Leopardar sono accostabili alla creatura
di Pax
Semper non soltanto e non esclusivamente nel formato. Il
resto è
tutto vicinissimo -a meno di non voler dire che Aran Cors
è più
simile ai manga- tiriterature comprese, che per Aran si sono
ridotte
perché non c’erano più i vecchi “ghost” ai testi, ed anche per la
concorrenza le
tiriterature sono affiancate da ristampe, riristampe, controristampe
coi controfiocchi, speciali, specialissimi vari
e storie
già pubblicate che ti tocca riacquistare in altra edizione, e uno
zoccolo di acquirenti tra i quali c’ero io, poi ho smesso ed ho
lasciato
solo Aran Cors, se no non avevo i soldi per lo zoccolo, al femminile
però. Quando
le tiriterature sono alte i prezzi si abbassano, le tipografie
parlano chiaro.
Intanto persisto nella mia polemica malmostosa visto che sono da sempre
un grosso
ignorante, dannoso soprattutto per me stesso e caldamente
invitato già
dalle maestre a studiare per smettere di farsi mettere
il
berretto dell’asino. Per i
criticoni c’è il supplemento Non ricordo
quando l’hoggboss lo ha scritto sui predazionali di Aran,
ma la frase ad effetto era più o meno questa: “Per il mio albo si
paga il
mio prezzo di copertina, per le critiche c’è da pagarla cara con un
supplemento“.
Da parecchio tempo a questa parte, il commento di Pax Semper
riguardo
alle contestazioni è diventato piuttosto laconico: “Se
non vi
piace, non compratelo … Se non vi piace, non
compratelo … Se
non vi piace, non compratelo … E NON È VERO NIEEEENTEEEEE!!!”.
La cosa più
comprensibile e sensata è trovare critici che… nemmeno
comprano più
Aran, col crollo della qualità che c’è stato, e si limitano alla constatazione
del semplice fatto che lui (re)siste anche dopo i mitici
settantacinque
numeri illustrati da Magnificus (!) Ovviamente, una persona che
oltrepassa
i venticinque, che non capisco neppure io che c’entri, e
raggiunge la sessantina
d’anni, che veramente sono di più ma io né conto -in tutti i sensi- né
so
contare, con qualche cicociacco ed irrigidite vedute desistenziali,
per
costoro dovrebbe cessare di scrivere. Ti
piacciono i bambini? La
mia amica trans mi ha detto che ha fatto di tutto per
cercare di
mettermi incinto, senza riuscirci; io le ho spiegato che sono un uomo,
e non
posso rimanere incinto (se no, a quest’ora, hai voglia), e che semmai
ci
riuscirebbe con la nostra amica massaggiatrice; lei ha commentato che, si,
lo farebbe, tanto anche questo secondo bambino lo manterrei io. L’ospite
di oggi Quest’oggi
abbiamo ospite MastroMarcoBabashov, storico, autore di fumetti e … cosa
ci puoi
dire? “L’oscurantismo
delle scuole materne è opprimente in maniera dissoluta, a meno che non
le
gestiscano le suore, che non sono dissolute ma assolute. Oggi hanno
palesemente
rotto regalando tutta la questione su ciò che ha tirato fuori Babbo
Natale dopo
una sessione erotica con la Befana al professore Giovanni Carnevale e
Pasqua,
che dopo il Natale e l’Epifania ci stanno bene, dicendo colossali
assurdità,
aiutati, un po’ senza volerlo ed un po’ si, da coloro che puliscono lo
studio
del professor Carnevale e Pasqua, mediante meschine corruzioni
economiche
[sarebbero troppo bello togliere gli stivali a tutti i turisti di
Aachen e riempirli
d’acqua per abbeverare mucche e bovini vari, vero?] e per conto loro
non dovrei
parlare, perché anche io pulivo lo studio del professore, ma poi lo
avevo
abbandonato … questioni di lana bovina”. Em,
erg, se lo dici tu, ma come mai avevi abbandonato il professore? Em,
senti, cambiando discorso, tu hai risentito delle difficoltà che hanno
colpito
il nostro paese? “Hanno
tentato di avvelenarmi con la scusa della pandemia, e ci sono riusciti,
dopo avere
dovuto fare per forza il vaccino anticovid io e una mia zia siamo
andati dal
medico a farci analizzare, ed hanno scoperto che le nostre vene ed
arterie
erano tutte incrostate di una sostanza giallastra creata dal vaccino,
che era
la stessa che avevano un vescovo ed un calzolaio in Svizzera che ebbero
per due
giorni di fila visioni con la Von Der Leyen e per questo stavano per
lasciare
questa valle di lacrime e di starnuti, ma si stabilizzarono stando una
settimana in monastero. Questa sostanza contiene dei nanobot e nanocct
che ti
iniettano assieme al vaccino, e come il plancton si divide in
zooplancton e
fitoplancton, anche qui abbiamo zoonanobot e fitonanobot, nonché
zoonanocct e
fitonanocct. Con questi naniti che non fumano condizioneranno le nostre
menti, mi
impediranno di trovarmi in un letto matrimoniale con una suora, mi
faranno
riscrivere i miei libri di storia con le biro economiche vendute dieci
al pacco,
che scrivono scolorito e si fermano subito, fino a mandarci in guerra
contro la
Santa Russia di Rasputin … Em,
erg, ma parliamo di fumetti: tu stai postando delle belle tavole di … “Si,
sono i miei amati Cuccio e Beppolo, che erano della Prealpe mentre
adesso sono miei,
non vi spiego perché, fidatevi e basta; nelle mie sapienti mani sono
tornati
bambini, e vagano nel Medioevo, dove li ho scaraventati, io studio ogni
giorno
la storia del Medioevo, volevo incatenarmi ad una torre medioevale ma
degli
scornacchiati l’hanno abbattuta a fine Ottocento, saranno ancora vivi,
il Male
li avrà tenuti in vita, se li becco … nella mia storia Cuccio e Beppolo
vengono
deportati dalle truppe delle croci frecciate ungheresi, sbattute nel
Medioevo
da Viktor Orban, che non voleva tra i piedi quei vecchi ruderi degli
anni
Trenta; in seguito i due giovani eroi vengono liberati da due
bellissime
ragazze pure ufficialesse capetrene dell'Armata Russa falce e pestello,
entrambe di nome Nikita
e patite di Elton John. Su ordine di Tallin, capitale della Estonia,
dove
scappano quando le due ufficialesse cercano di sposarli senza passare
per un
matrimonio religioso, sacrilegio osceno, si ritrovano imbarcati sulla
bagnarola
della flotta militare della Frigidonia diretti ad un monastero di suore
frigide
che loro dovrebbero “riscaldare”. Scappano anche da lì e finiscono in
dirigibile,
appena inventato, al Polo Nord, aggregati alla spedizione "Grande
Soldini"
ad assistere alla fantascientifica "Danza dei Pinguini clonati"! Ho
scritto corazzata e non peschereccio-spione (che erano andati a girare
un film
di Franco e Ciccio mangiando solo baccalà surgelato)?; chissà che dirà
un certo
professore, ma me ne frego. Siccome il dirigibile si schianta sulle
nevi, loro
chiamano aiuto con una RadioMarelli a pile galvaniche, ed arrivano i
soccorsi con
i cavalli termali dell’Imperatore Caracalla, che li riportano a Roma al
cospetto
di due giovani verginelle minorenni, non suore e neppure dissolute, le
cui virtù fanno subito colpo
su Cuccio e Beppolo, che vorrebbero sposarle seduta spiritica stante,
ma loro
cinguettando rispondono “Non ho l’età per amarti”, ed anche gli stessi
Cuccio e
Beppolo, che una volta erano due adulti accompagnati da un luposki
della steppa,
una cugina cangurata, un cugino jettatore ed un nemico trippone, adesso
si
ritrovano regrediti a bambini, e quindi anche loro … non rimane, per le
due
coppie, che ritirarsi in due monasteri, uno maschile ed uno femminile,
in
attesa di avere l’età per fidanzarsi. Non sanno, gli sventurati, che i
personaggi dei fumetti non crescono mai …”. CLIC
SVUM AAAAAAAAAAAAAAAAAH
TUMP Andato,
è uscito
dall’edificio. Ecco che si allontana … Ed
ora
riprovo a tornare in quel bel posto, adesso sono comodo, mi concentro …
si …
si… forse … sento la vista che si annebbia … no, non era vero … penso …
penso
di non riuscirci, niente, mi alzo dal water … Mo’ vado a
gratare er gratta e vinci preso da’ bottega de Gelindo er portajella e
a compra’
n’amuleto da su’ moje! Nobel
obligatorius
para mi! Conte
Tfracchia Chi stupido
nasce, stupiderie scrive in rete. |
La terza
volta di Manuelle |
Vediamo
a quale youdeltuber posso rompere l’anima
oggi … ci sarebbe Fumetti di cartapesta … osa dire che la trama
del
n.637 è confusa … adesso gli lascio un commento … ta-ta-ta, eccolo
scritto: Se
Aran Cors non si riconosce più, coccorre ricordare, coc
coc, che sta passando un pesante momento di lutto, coc, dopo anni di
matrimonio
e amore con Manuelle, coccodé, oggi mi esce ‘sto verso. Se tu parli
delle
storie che non hanno più lo stesso stile io ti rispondo deviando su
Aran che
deve essere descritto da felice a triste, insomma ti devio il discorso
dal
piano reale dei lettori delusi a quello di fantasia della finzione
narrativa.
Sono in disaccordo totale, coc, coccon la tua dialisi: la trama la
trovo ben
costruita e logica, e se lo dico io che non ne capisco niente allora è
sicuro
che è un bailamme con fagioli saltellanti sparsi sul pavimento. Può
piacere a
me o non piacere, ma chi mi dice quest’ultima cosa lo meno, ma non si
può
definire come leggibile e nemmeno saporita: il filo logico e il
costrutto
narrativo non c'è, anzi non ci sono, se ne indico due devo usare il
plurale, se
non mi scorderabbi di queste cose erasse meglio, coc. E visto che
queste cose
non ci sono, dovete ammirare l’arte del sommo Pax Semper, che è come
quella dei
quadri del pittore Picasseruola, coc, ci vogliono i veri esperti come
me,
coccodé, per spiegare al popolo ignorante cosa volerava dire l’artista
con quel
suo discomponimento. Occorre però leggere senza il mio pregiudizio,
coc, dato
che ormai la tendenza di voi youdeltuber, con tutto il risdoppiopetto
per le
persone interessate dai miei strali continui, è demolire questo mio
unico
passatempo ed ossessione personale, asp, yow, arg, coc! La illogica
della trama
è legata alla presenza di Doremitilla Carezzagatti, che io
vorrei legata
in pose sadomaso, che non è (purtroppo) una donna di coscia come
Manuelle, anzi
più di ala, coc coc, ed è pure una persona frivola e volubile, la mia
ossessione per lei la rendo pubblica pure in casa d’altri, nghè nghè,
coccodé,
alla pessima reputazione su I.N.T.E.R.W.C.N.E.T. ci tengo. Non
rintigolo ci sia
nessun derivato di idee nella direzione della storia. Semmaipiù, la
realtà è
nelle poche parole che hai detto sul passato: Aran Cors non è quello di
50 anni
fa. È un personaggio a spasso visti i tempi. E siccome va tutto a
rotoli deve
andare a rotoli anche la serie. Voilà,
vediamo se mi risponde … niente … ah, mi ignori eh?
Ma adesso ti ribadisco il concetto in un messaggio privato …
aspetta,
c’è un commento sotto … è di Recensioni Troppo Scarse, cosa
dice? “Hai
un messaggio in segreteria telefonica”, accidenti a quando ho riportato
un mio
numero di cellulare; sentiamo … Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, per la categoria condom
questa volta
ripascoliamo un albo importante che, per vari motivi, sembra
secondario nei confronti del ributto e rafferma di Manuelle. Al
secondo
piano? Nemmeno per sogno, caro ascensorista! Devo
incontrare una
persona al terzo e lì andrò. Come? Perché l’albo sarebbe importante? Me
lo
dimostro subito… Una ennesima
pagina senza protagonisti Una delle
pecuriosità di Aran Cors è quella di presentare sin
dalla prima
pagina i volti casti dei personaggi protoagonisti. Nel
numero quattrocentoventi
della Nerbini di Firenze, no, della MilleVoltePeggio de Milan, c’è una
totale assenza
di questa consuetudinaria formula consueta: non appare Aran, non
appare il gruppo J.L.S., non appare Kriminalik,
non
appare neanche Margarinot in topless, scandalo! Abbiamo
soltanto
un sottotitolo, qual è il comando per attivarlo, ah già, è un albo di
carta, e
i rispettivi creditori della casa editrice. Qualcosa di saporito
bolle in
pentola? Si sono stancati di pranzare al ristorante di Krakken, o non
hanno più
i soldi per farlo? Quando sono passato sotto le finestre della
casa
editrice si sentiva un profumino da cucina, tipo uovo in padella, io ho
provato
ad intingere il pane per aria, per catturare il sapore, ma l’aria è
troppo insipida,
il pane non sapeva di niente. Dal
principio… alla brutta fine Se il Semper
glassa sul suo predazionale, un altro indizio sibillatino è
fornito
invece da Karkhadhea Valsente che, in questo periodico,
accompagna
l’autore ai giardini pubbl…no, che dico, con una propria rubrica:
7
o’gluck Karkhadhea. La collabora-attrice dichiara: “Una mia
curiosonità, che ne pensate di Manuelle come ragazza fissa di Aran? A
me, anche
se sono gelosa, è molto simpatetica e la vorrei vedere smettere di fare
la
spina nel fianco (…) Scrivetemi le vostre opinioni che ho comprato un
cestino
nuovo”. Va bè, sono
al terzo piano, ecco il campanello … m’hanno aperto, tesoro, arrivo …
AAAAAAAAH! ANCORA IL LEOPARDO! Presto, devo fuggire, pant, puff … tutte
le
scale di corsa, per fortuna erano in discesa, dove sarò adesso? In
questa parte
della città non ci vengo mai … Come una
scarica di sciacquone Sapete quale
caratteristica cipolladitropeica è utilizzata nei fumosetti per
descrivere la raffica di una mitragliatrice? Bravi,
proprio
quella: MENTA-TA-TA-TA-TA-TANA. Casualmente è anche il titolone
del
numerino qui ricordato. Una bella sventata, che anche se bella
poco
avveduta rimane, che all’ultimo momento ritrova la prudenza ed
evita di
apparire sulla copertina, evitando così i proiettili messi per
richiamare l’attenzione del lettore, una scarica di sciacquone,
visto
che l’albo spesso lo si legge in bagno, per avvisarvi che la parigina Manuelle
è tostata, rampicante ed è pronta a riservarvi delle grosse disattese.
Il Semper, quattro quattro, cinque cinque, la riporta sul
palco-oscenico dopo
il ributto nel numero trecentonovantotto volte ricompratelo.
Caspita,
nella collana un qualche nuovo personaggio che non sia usa-e-getta, che
sciccheria! È solo un caso? Io non credo, come dicono Giacobbo e Razzi. La
tremarella
prosegue Maledetto
leopardo, ho ancora la tremarella, comunque sto riuscendo a tornare a
casa.
Dunque, nel ributto di Manuelle, Aran e la parigina sono
costretti a
separarsi dopo un classico matrimonio lampo
fatto dagli
immigrati per prendersi la cittadinanza. Infatti le prime parole
pronunciate da
Manuelle nella serie sono: “Voulez-vous cumpré?”.
Nonostante i
claudiolippi, tra i due scoppia la classica scintilla che fa
traboccare il
vaso di conserve. Aran non è nuovo alle cotte passeggere… e
alle
successive delusioni permanenti. Stavolta è quasi uguale. Manuelle
è sotto protezione perché testimone di un abigeato
e molto
presto la faccenda si complica tanto che per capire l’albo ho provato a
leggerlo a testa in giù sul divano. I due innamorati si ritrovano per
gentile
concessione della stessa parigina. Ma dopo due incontri hard-cuore
Manuelle
dice “pausa”, due volte passi ma tre no, da qui il titolo di questa
recensione.
Ma nel momento nel quale, di solito, scatta la puntuale fregonatura
sentimentale per Aran, Manu abbraccia un marito da tradire
stile Giuda,
mentre con Aran adotta un comportamento differenziale
che lascia
la situazione aperta ad anni di fan-service. Affascistante
e ternigua Manuelle dimostra
subito che pasta
mangia: farfalline in brodo. La parigina, mangiato pure un
controfiletto, non
è disposta a farsi abbindolare di nuovo dalle promesse del
controspionaggio,
con quel che gli han pagato le registrazioni a casa di Berluskaiser.
Più volte,
nel corso del medesimesimo albo, la situazione si rovescia
proponendo un comportamento triplogiochista da parte di Manu, e
tanto
caro all’arteria narrativa di Pax Semper. La parigina è colpevole
o innocente? Vittima o carnefice? Non lo so,
certo però
che è un bel bocconcino! C’è solo una incertezza: il suo attaccamento
al
biondo Aran. Il castoro
all’interno Sebbene anodinico
nella prima pagina a causa dell’assenza delle ghigne di
tutti i
personsenzaggi, l’albo presenta al suo interno l’abituale castor
del fumetto.
Oltre al protagonista corifeo Aran Cors, ritroviamo il gruppo
J.L.S.
pressogranché al completo – fatta eccezione l’assenza del conte
Onions
tornato nella Perfida Albione – e anche un buon numero
di sottocomprimari:
dal postino responsabile di suonare sempre due volte, al vecchietto
della Radiomarelli che, sfrattato dal vecchio indirizzo per colpa
di Aran
e Manu, adesso che abita di fronte cerca di vendicarsi spiando
la loro
camera da letto col binocolo, ma trova sempre le imposte chiuse, alla
coppia generale
Raw e Bertinott. Due rughe
sul contorno Nello spazio
Chef Pax, il buon Semper è sempre molto franco
fabbrica e puntuto.
È poco interessante la sua insofferente opinione sullo
spazio web
dedicato ai vari meritevoli forum – e la dice lunguacciuta
sulla illegittima
insofferenza dittatoriale nei confronti dell’ex glorioso
forum
dedicato ad Aran Cors, oggi purtroppo chiuso, e gestito da un
personaggio competente e meritevole, a cui io guardo in
modo iracondo
e molto petulante. La quarta di copertina presenta due
chicche:
il numero cinquanta volte ricompratelo di Aran e il numero novantanove
volte ricompratelo, tanto cari da pagare all’autore. Meglio non
averlo
che averlo Questo quattrocentoventi
volte ricompratelo, con la seconda storia dedicata a Manuelle,
è un importante
tasso grassottello per ciò che verrà male. Molto più che nel suo
ributto,
la parigina sbari, no, sfoggia caratteristiche
proprie lampadarizzanti
e rinnova il suo genuino formaggio in frigo, mangiandoselo, e
mostra
anche interesse nei confronti del protagonista – abbiamo una
Manu anche
in versione infermiera come quando si infiltrava alle feste di
Berluskaiser per fare le registrazioni – allo scopo di essere assunta
nella
serie in qualità di attrice di fan-service. Spesso il secondo
numero di
una saga è più scialbo rispetto al primo, specie su Aran Cors. Qui, il
buon Semper
conferma gli stereoradiotipi. Giudizio per
Aran Cors Menta-Ta-Ta-Ta-Tana Questo
numericchio
#420 non merita l’ingresso nella vostra biblioteca arancorsiana.
Ma
siccome siete masochisti vi ricordo che è facilmente reperibile
a prezzi
ragionevoli, no, non scontati, al prezzo
ragionevolmente
imposto da Pax Semper, e nei mercatini ricchi di intralci fisici e
nelle reti
dei pescatori. Una
nuova adepta per i fumetti La
mia amica trans si è convertita all’interesse per i
fumetti, glie
ne ho fatto leggere alcuni e sono piaciuti pure a lei, per cui
di tanto
in tanto legge le mie pile di albi in cantina e ne compra pure qualcuno
lei. La
sera poi, messo a letto il bambino, sta con me per
un’ora-un’ora e mezza
a raccontarmi tutte le sue impressioni ed a parlarmi di fumetti senza
sosta.
Una volta finito, si solleva dalla mia schiena e si mette a
sedere sul
letto, e io posso finalmente girarmi e guardarla. L’ospite
di oggi Rullo
di tamburi, questa volta l’ospite è nientedimeno che Kantikarchive! “Ho
mangiato
male stamattina a colazione! Comunque, abbasso la Buonomelli, la
Buonomelli fa
schifo, Tesk l’hanno affidato a Manfredi che rovescia il caffè sulle
sceneggiature, Milan Gol l’hanno affidato a Rob
Dallapartedifessomerril, i
lettori non li vogliono, i lettori dicono basta, i valori
dell’occidente vero,
quello della mia città con l’eccezione delle parti estranee a casa mia,
sono
corrotti da questi impuri ancora intrisi dalla maligna predicazione
delle
streghe seicentesche, le abbiamo fatte fuori tutte, ah ah ah ah, ma la
stregoneria continua ancora a corrompere le menti degli uomini, a parte
quelli
che ci dicono di essere sani di mente, io non ci credo, il mio amico
Napoleone
è scappato da Sant’Elena per confermarmelo. Andato, è uscito
dall’edificio. Che strano, somigliava molto a Jolly Roger Disunione … L’albo
leggetelo
voi, io ho già dato, vado a prendere il pupazzo di Casperino il
fantasmino per
mettermi con lui nel letto di mia cugina, forse con quello stavolta non
mi
caccia … Spe, Spi et
Opus Proclama, dateme valsente! Conte
Tfracchia Ndove nun
c’è
gusto è pecché nun c’è nulla da magna’. |
Aran Cors 640 – M’amo di più |
Cari lettori
a sbafo e non di Aran Cors, il nuovissimo aboriginal ora in
edicola ci
propone la quarta scarsissima avventura completa di Aran Cors
“vedovo”
della parigina Manuelle. In copertina è protagonista l’ormai
ricorrente
sui miei piedi Doremitilla assieme a Sua Eccedenza: ma
cosa ne
sarà del biondo ex agente squattrinato? Tempi di
gramigna “Del
doman non v’è certosezza” citava una canzone sanremata nel 1490,
grande
successo che venne oscurato solo da “Chanson Balladée” di Antonino
Riccardo
Luciani che era sigla dell’”Almanacco del giorno dopo”, e mai
inattuale
quanto oggi, specie nell’oceano spacifico dell’editoria, che tanto
sappiamo già
in anticipo che andrà tutto a rotoli. PierLorenzo De’ Geremiaci,
autore
dei versi della Canzoncina di Sbevacciuk, non poteva di certo
saperlo
che a distanza di tanti mesi l’inattualità sarebbe stata ancor più
spiedata.
Pax Semper, del resto, ci aveva ammoniti a
febbraio,
in occasione del precedente cospicuo aumento di prezzo,
dei grossissimi
problemi relativi a costi e aqualprovvigionamento della materia
prima:
Aran Cors sale a cinque euro, in attesa di
passare a
cinquecento. E può assicurare la stabilità dell’esoso prezzo di
copertina –
il secondo nell’arco dello stesso anno trisestile – solo per quattro-cinque
mesi al massimo senza sapere se poi si chiude o no. Tempi di
gramigna,
per l’appunto, ed è da un po' che non ne mangio, anche perché non me la
fanno
più fregare dal prato. I che rubino
maliziosi Negli ultimi
tempi diluviano critiche con un’antipatica (più di questo frog)
frequenza
sul mondo del fumetto, e non sono le mie, sacrilegio, solo io posso! Aran
Cors non fa eccezione. Tra i pareri avversari più reitanati ed
alquanto
acidi, con una fetta di limone, mossi (da) alcuni lettori c’è il rifiuto
prelatesco
da parte di Aran verso le ostinatissime avantemarces della
sciamposa
Doremitilla. Il nostro biondo protagonista dalla efebica
bellezza, modestamente
quando lo vedevo notavo subito il suo sbattere di ciglia, ma quando ci
rivediamo tesoro, dicevo, dalla natura clinicamente timidissima ma sensibile
al nudismo femminile, ha raggiunto negli ultimi anni un grado di maturità
da pera sul ramo e una malizia profumo di spesa
che rendono la
sua scelta, agli occhi dei lettori assennati, insensata. Ma è davvero
così! Integralerrimo
e fidolissimo In passato,
il triangolo amoroso Aran–Manuelle–Doremitilla ha
dato
origine a situazioni sparsissime, nelle quali la
parigina ha
spesso dovuto sudare le proverbiali sette camicie, che poi
si
toglieva tutte, per sottrarre il suo maritino dalle grinfie di
un’assartanata
rivale. E, per dirla tutta, Aran non ha mai mostrato totale
insensatibilità
alle iniziative di Doremitilla: anzi ha spesso rischiato di
cederle,
ma a guastare la festa ai lettori arrivava l’intervento scocciatore di Manuelle
ad impedito il capitolato. Al ritorno ormonale mio
nel vedere
le grazie di Doremitilla, Aran, per contrasto rispetto
a questa
cosa mia e non solo, ed anche per via della scomparsa della moglie, ha
però
dichiarato alla stampa di accettare dalla sciamposa soltanto
una danarosa
amicizia. Ma esiste un’altra ragione al ripetuto
rifiuto
criticato dai lettori non fanboy. Aran Cors nasce timido,
sempre ingenuo,
ma tra le sue qualità più ricognomate c’è l’integralità e la correnettezza.
La sua rettotitudine e l’umore hanno saputo peggiorare
l’atteggiamento sopra i quadretti e le righe di un’indomusabile Manuelle,
riportandola sulla via della legaligatà, e lei ha incrementato
la decrescita
e la scarsezza del marito, con aggiunto molto cicciolinismo. Doremitilla
è diversa dalla parigina, non conosce i valori bollati
importanti per Aran,
ha un passato macchiato da spogliarelli per il fan-service ad
uso dei
lettori ma, soprattutto, è ricca solo in apparenza, ha dei conti in
equilibrio come quelli dello Stato Italiano, però il
cicciolinismo
interessa molto pure a lei. E non ha la minima volontà di
cambiare
così come non l’aveva di accettare la mia corte! Il nostro ex
agente squattrinato
lo ha intuito e non dovrebbe cascarci: questa è la mera ragione
che
potrebbe impedire a Doremitilla di far breccia nel cuore tra le
braccia di
Aran, Pax Semper permettendo, ma presto sarò
io il
nuovo scrittore di Aran Cors, ed allora quella antipatica che mi
ossessiona
farà i conti con me … La pessima
storia
del numero 640 Ma cosa
succede
esattafloresamente in questo scarsissimo numero? Abbiamo due
potentemente
rimbambiti – e non mi riferisco a Sua Eccedenza che,
nonostante che come
età abbia preceduto Adamo di una ventina di mesi, appare sempre come il
più
lucido di tutti tranne che in buona parte delle storie degli ultimi
anni
dove l’autore lo scaricava in favore di Manuelle -. Il primo è lo
stesso Aran,
che descrive: “una cosa indecente, farmi dormire ore con un sonnifero“,
il viagra propinatogli da Doremitilla. Il secondo è il
ritornante
montano – finalemiliamente – Crotoneo, che si beve, mangiatosi
la fetta
di limone dal bicchiere, la favoletta raccontata dal gufo
olandese delle fiabe,
cioè no, da Aran sull’assenza di Manuelle: “è in
missione
speciale per conto dei Blues Brothers, non tornerà tanto presto“. Crotoneo
ha spesso dato del fil di ferro da torcere a barbastraccia, e
fa lo
gnorri sull’apparente morte della parigina, che se non ritorna ad
allietarmi dò
di matto? Come dicevo, due rimbambiti, ma perché non si accorgono
di quello di
cui mi accorgo anche io! In fin dei conti, loro sono solo dentro
l’albo, ed
io fuori, non è poi una differenza così grande … . Almeno il loquace
piumato
si riscatta subito, chiedendo (bravo!) il ritorno di Manuelle,
e vedendo
l’invadente e soffocante (tra le sue braccia) Doremitilla per
quella che
è: un’arpìa, a 40 corde, 47, quel che volete! C’è un terzo
rimbambito, e
sono io, che continuo a parlare di Doremitilla
come se fosse un
affare di Stato. Nuova
gente in casa La
mia compagna mi ha mollato, dicendomi che penso solo ai
fumetti, ed aggiungendo altre considerazioni su un mio presunto
stato di
salute mentale. Al suo posto, visto che al test del DNA
il
bambino è risultato figlio mio, è arrivata la mia amica
massaggiatrice,
che è la mamma, assieme alla sua amica trans che farà da baby-sitter al
bambino, visto che la massaggiatrice lavora tutto il giorno ad un
indirizzo di
un’altra parte della città. Si è anzi raccomandata con me di non
perdere
il posto di lavoro perché non può portare solo lei i soldi in casa. Un casto
ipernutrito Tornando a
noi, M’amo di più è un brutto numero scorporoso,
va detto.
Si apre con una splendorica spiantatesh-page di magnificusiana
memoria, (che) corre lungo il fil di ferro – tanto caro all’hoggboss
che l’albo lo fa pagar caro – della rinuncia sociale e
del salatace
sarcomasmo: in televisione approdano tutti,
artisti canini e politici,
soprattutto gli artisti mediocri (i politici mediocri lo sono tutti, al
punto
che non ci si fa più caso), ributtanti allo sbaraglio,
aspiranti divi privi
di qualsivoglia talento esattamente come queste mie recensioni. Alla
sempre più
fessa presenza di Aran e Doremitilla che mangiano
aragoste e
tortini al caviale mettendo tutto in conto al produttore
cinematografico, aggiungiamo
la scoperta del destino di Sbevacciuk, tra i più
dimenticati
della saga, lasciato nello scorso numero con la balia … cioè no, coi
pescecani.
Oltre a Sua Eccedenza, inedita stella televisiva che se fosse
andato
alla Tele Y del n.279 avrebbe fatto una figura migliore, abbiamo la
partecipazione di Rob Crock e del già citato pappagallo Crotoneo:
quest’ultimo autentico becco della verità. Pax Fert! Nella
paginuccia
di Pax Fert! l’hoggboss ricorda nostalgicamente
la
battaglia del gran … no, un passatore a china del suo Capitan
Americax,
collana western risalente al 1964
imperniata su un giubbotto
antiproiettile rosso e pubblicata dal cognato per diciassette albi;
disegnata da Sergio Dallealpialfiumepo – dal passato di
calciatore
dell’Inter, e difatti da allora Pax Semper tifa Inter – e Balzano
Virago – principale disegnatore anche di Vampirella … no, aspetta,
mi sa
che mi sto confondendo … -. Senza dimenticarsi un riferimento alla drammaticissima
situazione della carta, su quella igienica non posso risparmiare ma
sui
fumetti mi sa che mi tocca, colpevole del nuovo mega-aumento del
prezzo di
copertina e della situazione difficilissima affrontata (nel senso
che è un
affronto) dall’intero comparto editoriale. Chi dobbiamo
ringraziare, che ho
già la fionda pronta? È iniziato tutto da una certa repubblica
di mezzo
– non mi riferisco ai Talk Talk -. Il mese
prossimo
sventuro … Dariush
Persianush
ci delizia
con il suo tratto elefante
e punito anche il prossimo mese, oltre a scomparire sul seicentoquaranta
con le chine di Bonovoxis. In copertina troviamo una delle
coppie più dimenticate
della testata: Aran e Rob. Meditate
gente, meditate, ma su cosa? Lo sa
bene il vester semper vester Pax Semper
che non ci si può fidare di nessuno, nemmeno delle case editrici,
perché il fumetto
oramai è solo una trappola, ma noi ci siamo cascati! Big Persianuk
pinxit. (Predazionale
– da Aran Cors #640) YoudelTuber…
adesivo attack! Paraformulando
un recente titolo del nostro Aran, proseguo a caldeggiare le
caldarroste, aio, le metto via, dicevo, proseguo a nutrimi di
caldarroste, cioè
a nutrire verso gli YoudelTuber una forte cautela: prevenire
è meglio di curare, così non si va dal dentista. Avevo
indicato, nel
forum, YoudelTube come paradiso delle recensioni positive su Aran
Cors, mica come quei cerberi lamentosi di Facebook,
poi sono
andato lì e mi hanno mazzolato peggio che nel forum. Di recente, forse
per
diversificare, i suddetti tigrotti del video in rete
hanno messo nel
mirino un’altra storica collana dell’editoria italiana: Zigzagor.
Reo, come noto, di un gravissimo sconvolgimento narrativo, in
pratica
dopo l’incontro con la DC Comics hanno copiato la peggiore Marvel,
facendolo all’italiana, come quando in “Lupo Alberto” Mosè spara
all’uccellino
visto sino a quel momento, misfatto tale da rinunciare allo stesso
acquisto.
Hanno strappato l’albo davanti alle telecamere, io non faccio lo stesso
con gli
albi con dentro Doremitilla, massimo massimo vorrei che Doremitilla
strappasse di dosso gli abiti a me, em … Di questo galoppo, uno dopo
l’altro, i
periodici a fumetti di amatriciana, diciamo “produzione”
che è meglio, italiana
saranno presi di mira dal profondo acume degli esperti ed
acquirenti YoudelTuber,
così ogni singola collana verrà rilanciata nei ristoranti… cinesi:
sarà
la nuova confuciana strategia della repubblica di mezzo
per
accaparrarsi ogni fonte di guadagno di noi europei, oppure la totale
manchevolezza
di lungimirezza da parte di un certo propolino
alvearizzato? Ai poster
l’ardua sentenza appesa al muro, io comunque al ristorante cinese non
ci vado
più! Ospiti
di oggi: gli youdeltuber Avevo
posto parecchia fiducia negli youdeltuber che
parlavano di Aran Cors, li avevo pure additati come esempio nel
forum,
per esempio avevo citato come vero arancorsiano Canneto Tv, che
invece
poi ha commentato: “Non conosco granché la testata, e sono appunto fra
coloro
che hanno provato a seguirla per qualche mese ... Credo non faccia per
me
purtroppo. Mi spiace dire non mi abbia trasmesso alcunché”. Ma io non
mi
scompongo per questo tradimento, avevo segnalato anche Sergio il Da
Vinci,
ed ecco cosa ha detto: “Ho mollato pure io la testata. Mi spiace perché
ha un
disegnatore straordinario, un potenziale incredibile, ma Pax Semper lo
gestisce
male. Se per caso le cose dovessero risolversi, magari con un cambio di
guardia
(…) potrebbe risalire la china. Così è uno strazio, solo talento
sprecato”.
Avevo riposto fiducia pure ne Il mondo di Blog, e quello, che
all’inizio
aveva pure segnalato il mio frog, alla fine mi ha addirittura bannato
dal canale, solo perché dicevo la verità, e nel farlo sottraevo pure
tempo ad
altro perché dovevo provare il mio vestito da Napoleone: “Non sentirete
più le
negatività su questo canale”. ARG, ASP, YOW, fino ad adesso mi sto
contenendo,
ma ci sarà pure qualcuno disposto a proclamarmi imperatore.
Voi
youdeltuber avete abbandonato le critiche cortesi, anzi
avete perso il sale in zucca, credendovi lillipuziani padroni di un
qualche
baracchino su internet che lo sanno fare tutti, passando alle critiche
dai toni
aspri e da me non controfirmate, insofferenti al mio diritto di
replica. Ma non
sapete di stare andando incontro al martirio, ah ah ah ah! Dunque,
io sono calmo e VI SPARO! VI AMMAZZO! IN GINOCCHIO!
MI DOVETE CHIEDERE SCUSA IN GINOCCHIO! CINQUE MINUTI! CINQUE MINUTI E
POI VI
SPARO! Anzi, lo sapete cosa faccio? Premo un pulsante, si apre la
botola e voi
venite sbattuti fuori, ah ah! -un’ora
dopo- Mo’ vado a
pijamme il riso ala cantone’ mejore de quello che Doremitilla m’ha
vomita’ in
bocca! Nobel
obligatorius
para mi! Conte
Tfracchia Er più
pulito c’ha l’avviso de garanzia.
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